Akerman, Chantal
Daniela Turco
Regista cinematografica belga, di famiglia ebrea, nata a Bruxelles il 6 giugno 1950. La A. ha compiuto un percorso che, soprattutto agli esordi, si è intrecciato con quello [...] di colpo alla notorietà, mostrò tutta la forza e il coraggio della cineasta, principale interprete del film, e una scrittura filmica incisiva e trasparente. Il 1975 fu l'anno di Jeanne Dielman, 23 Quai du Commerce, 1080 Bruxelles, di inusitata ...
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Paisà
Giulia Fanara
(Italia 1946, bianco e nero, 124m); regia: Roberto Rossellini; produzione: Roberto Rossellini, Rod E. Geiger per OFI; soggetto: Sergio Amidei, Federico Fellini, Victor Hayes, Marcello [...] . Film storico, nonostante la breve distanza dagli eventi narrati, Paisà modificò lo statuto dell'immagine del mondo e la scrittura stessa della Storia, per il modo in cui esprime un nuovo rapporto tra universo e individuo, tra grandi svolte e ...
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Rotunno, Giuseppe
Stefano Masi
Direttore della fotografia, nato a Roma il 19 marzo 1923. Sensibile interprete della tradizione realista, dapprima nel bianco e nero e poi anche nel colore, ha attraversato [...] le immagini a colori di grandi produzioni italiane e americane, tra cui Tosca (1956) di Carmine Gallone, Policarpo, "ufficiale di scrittura" (1959) di Mario Soldati, The naked Maja (1959; La Maja desnuda) di Henry Koster. Nel campo del bianco e nero ...
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James Bond
Federica Pescatori
Agente 007, licenza di uccidere
James Bond è il più famoso agente segreto della letteratura e del cinema. Il suo nome in codice è 007, e il doppio zero gli conferisce licenza [...] (in Octopussy - Operazione Piovra, 1983, di John Glen), una penna stilografica può nascondere un meccanismo che brucia la scrittura (in Bersaglio mobile, 1985, sempre di Glen).
La vera passione di Bond sono però le automobili, dotate di spettacolari ...
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Pick, Lupu
Giovanni Spagnoletti
Attore e regista cinematografico, nato a Jassy (Romania) il 2 gennaio 1886, da padre austriaco e madre romena e morto a Berlino il 7 marzo 1931. Attivo nel cinema tedesco, [...] in maniera mimetica dei canoni teatrali aristotelici, interessato ai drammi della piccola gente, P. riuscì a creare una scrittura scenica minimalista, fatta di un plot privo di didascalie, di una scenografia essenziale (ma significativa) e di una ...
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Complesso di organi collegati in modo che determinate forze applicate, dette forze motrici, compiano lavoro in vista di un determinato scopo, vincendo certe forze resistenti; il termine è quasi sempre [...] fabbricazione industriale fu iniziata dalla Remington nel 1874, su brevetto Sholes, con una m. a scrittura invisibile. La prima m. industriale a scrittura visibile, in cui, cioè, ogni segno era visibile appena impresso, fu realizzata nel 1898 dalla ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] form all'Arte concettuale, dalla Body art alla Land art, al Comportamento -, si tende a considerare l'azione teatrale come scrittura scenica e a superare anche qui il concetto di prodotto.
L'esigenza di un tipo di spettacolo più aderente ai tempi ...
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Inquadratura
Serafino Murri
Per i. s'intende la porzione di spazio inclusa nel quadro visivo bidimensionale, entro la cornice rettangolare che delimita l'immagine proiettata del film, e ancora, sul [...] Méliès, rimasero legati in tutta la loro carriera), fino a un uso in funzione narrativa, in parte mutuato dalle tecniche di scrittura teatrale (per es. il primo piano come sviluppo dell'a parte sul boccascena), ma ancora di più dalla pittura, dalla ...
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MALERBA, Luigi
Giovanni Ronchini
MALERBA, Luigi (Luigi Bonardi)
Secondogenito di Pietro Bonardi e Maria Olari, nacque a Berceto, nell’Appennino parmense, l’11 novembre del 1927.
I Bonardi, sul finire [...] 137).
Fra cinema e impegno letterario e civile
Parallelamente alla letteratura, Malerba proseguì anche il suo impegno nella scrittura per il cinema e proprio in quel periodo avviò due importanti collaborazioni che si protrassero negli anni: quella ...
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Teatro
Giorgio De Vincenti
Il rapporto tra teatro e cinema
Il rapporto del cinema con il t. è stato presente fin dalle origini della storia del nuovo linguaggio. Il t. ispira la dimensione spettacolare [...] t. mette in gioco un livello generativo profondo del testo, il livello dell'intuizione drammaturgica che sta all'origine sia della scrittura di un dramma sia di quella di una sceneggiatura. Esso non soltanto può essere il medesimo nel dramma e nella ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.