PEZZANA, Giacinta
Maria Procino
PEZZANA, Giacinta. – Nacque a Torino il 27 gennaio 1841. Il padre, Giovanni, era un negoziante di mobili e falegname e la madre, Carla Tubi, una casalinga. Frequentò [...] anni e senza, tuttavia, che in questi anni si registrino eventi particolari.
Nel 1898 Pezzana e Alfredo De Sanctis furono scritturati dal critico Domenico Lanza al teatro d’Arte di Torino che aveva sede nel Politeama Gerbino e che aprì il cartellone ...
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GIACOMETTI, Paolo
Francesca Brancaleoni
Nacque il 19 marzo 1816 a Novi Ligure, quintogenito di Francesco Maria, senatore reggente il Reale Consiglio di quella provincia, e di Nicoletta Costa. Nel 1817, [...] nel 1848, e L'amico di tutti, rappresentato nel 1850.
Nel 1847, succedendo allo scomparso A. Nota, il G. fu scritturato da D. Righetti, conduttore dell'unica compagnia stabile in Italia, la Reale sarda, con un contratto, valido dal 1848 al 1850 ...
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INGEGNERI, Angelo
Anna Siekiera
Nacque intorno al 1550 a Venezia da un'antica famiglia originaria di Burano e residente alla Bragora. Mancano notizie sulla sua gioventù. Nel 1573 tradusse in ottava [...] premessa del trattato, in cui l'I. tenta la definizione del ruolo di letterato-confidente che sappia "negotiare" con la scrittura e gli fa ribadire (nel Discorso aggiunto nel 1613) la necessità di una "pura e naturale chiarezza" del genere epistolare ...
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COTTA, Pietro
Ferdinando Taviani
Attore, nato a Roma attorno alla metà del sec. XVII, viene generalmente ricordato fra i più celebri del suo tempo, antesignano di quella riforma del repertorio che segnerà [...] come attore eccezionale, ma che agì proprio in quegli anni alle soglie del Settecento, in cui il problema della scrittura e della rappresentazione della tragedia e il tema ad esso opposto e correlato degli abusi dei pubblici teatri dominati dal ...
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PILOTTO, Libero
Annamaria Corea
– Primogenito di quattro figli, nacque a Feltre (Belluno) il 27 marzo 1854, da Giovanni (detto Nane) e Rosa Miliani.
Il padre, di povera famiglia, aveva frequentato il [...] , che lo scopo fondamentale del teatro fosse proprio l’educazione del popolo d’Italia.
L’essere attore influenzò molto la sua scrittura, tanto che «il dialogo comico del Pilotto è vivo, fresco, facile, come quello che è scritto da un uomo di teatro ...
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DELLA VALLE, Federico
Giovanna Romei
Nacque intorno al 1560 nel territorio dell'Astesana, probabilmente nelle Langhe, sotto la giurisdizione gonzaghesca o sabauda. L'attributo di "Astegiano" che compare [...] del gusto per il romanzesco (F. Croce), d'altra parte viene ribadita la sostanziale estraneità del D. ad una scrittura propriamente teatrale, che lo condusse ad espungere dalle edizioni a stampa delle tragedie la divisione in atti e scene e a ...
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BENELLI, Sem
Ferruccio Marotti
Nacque in località Filettole, a Prato, il 10 ag. 1877, da umile gente; contro la volontà del padre Raffaello e della madre Giovacchina Borri, volle intraprendere gli studi [...] il verso del B. "prosa dove si va a capo ogni undici sillabe" (D'Amico, p. 347).
In realtà la scrittura del B. è affrettata, inelegante, ha modi desunti, è approssimativa, è un linguaggio scenico sonoro e incalzante, adatto ad essere declamato ...
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BRAGAGLIA, Anton Giulio
Sisto Sallusti
Nacque a Frosinone l'11 febbr. 1890 da Francesco, poeta vernacolo e direttore artistico della Cines, e da Maria Tassi. Dal padre, estroso e mordace, e dalla madre, [...] non giustificate dall'azione, e l'impiego di attori dilettanti anche se volenterosi; E. Falqui fu uno sferzante critico della sua scrittura pittoresca, ma sciatta; A. Fiocco sostenne che il B. fu il primo a capire che l'atmosfera della scena europea ...
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DE FILIPPO, Peppino (Giuseppe)
Sisto Sallusti
Fratello di Titina e di Edoardo, nacque a Napoli il 24 ag. 1903 da Edoardo (Eduardo) Scarpetta che lo ebbe da una relazione extraconiugale con la nipote [...] del 1923, poi fu lontano dalle scene perché in servizio di leva dal marzo 1923 al febbraio 1925.
Congedato, fu scritturato col solito ruolo e come tuttofare nella compagnia di Nicola Urcioli e debuttò al teatro Comunale di Chieti; qui sperimentò una ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] , p. 12). La differenza sta nella capacità di scivolare da un livello all’altro, dalla biografia al lavoro di scrittura di Pirandello, dai panorami del teatro del periodo a considerazioni letterarie o sceniche, tanto che una singola opera, anche ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.