PANIGAROLA, Girolamo
Vincenzo Lavenia
PANIGAROLA, Girolamo (in religione Francesco). – Nacque il 6 gennaio 1548 a Milano dai nobili Gabriele ed Eleonora Casati.
Ultimo di quattro fratelli, fu battezzato [...] alle folle e soprattutto alle élites di molte città in nome del docere delectando. Ispirandosi a Cornelio Musso, attingendo alla Scrittura e dotandosi di formulari e compendi, seppe sfruttare la sua memoria e i vantaggi della stampa, privilegiò l’uso ...
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I protestantesimi
Gianni Long
Elementi comuni dei vari protestantesimi storici
Sin dall’età della Riforma il protestantesimo è stato plurale: ogni Chiesa nazionale fu riformata dai re, dai principi [...] che nessuna istituzione ecclesiastica sia stabilita una volta per tutte, ma debba sempre essere rinnovata alla luce della Scrittura. Questo elemento, unito a fattori teologici, ma anche storico-politici, ha portato al nascere continuo di nuove ...
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FRANCESCO MARIA di San Siro (al secolo Antonio Gorla)
Antonella Pagano
Nacque a Portalbera, nell'Oltrepo Pavese, il 24 apr. 1658, da Allegrina e da Pietro Paolo.
In assenza di documentazione parrocchiale [...] itinerari e le modalità di svolgimento di una missione tra Sei e Settecento. Di esso rimangono tre manoscritti: due, di scrittura nitida e regolare, con il titolo Itinerario orientale in cui si contengono varie notizie della Turchia, della Persia, di ...
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BENAMOZEGH, Elia
Renzo De Felice
Nacque a Livorno, dove trascorse tutta la sua vita, il 24 apr. 1823 da Abraham e da Clara Curiat, ebrei marocchini stabilitisi da vari anni nella città toscana. La famiglia [...] 1904 a cura di A. Lattes e A. Toaff).
Tra i suoi scritti plu significativi sono: Em la-Miqrà, "Matrice della Scrittura" (Livorno 1862), un ampio commento filologico e critico al Pentateuco in 5 volumi, Le missioni in Terrasanta (Firenze 1865), Cinque ...
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Calvino, Giovanni
(propr. Jean Cauvin) Riformatore religioso francese (Noyon, Oise, 1509-Ginevra 1564). Figlio di Gérard Cauvin, notaio e segretario del vescovo Charles de Hangest, C. studiò a Parigi [...] , 1543, 1550, 1559; traduzione fr. nel 1541, rist. nel 1545 e 1561). Convinto che la Riforma si riallacciasse alla Scrittura e alla patristica, vi espose i fondamenti di fede e i principi morali del cristianesimo seguendo la tradizione quanto alla ...
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PIEPER, Joseph
Vittorio Mathieu
Filosofo della morale e saggista tedesco, nato a Elte (Westfalia) il 4 maggio 1904. Studiò a Münster, dove si laureò nel 1928 con una tesi sul "fondamento ontico dell'etica [...] . ebbe un declino, anche se egli ottenne riconoscimenti internazionali, fra cui il premio Balzan (1981) per le scienze filosofiche. Scrittura e sensibilità, in P., fanno pensare al contemporaneo E. Wiechert, con il quale coincidono anche i momenti di ...
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INNOCENZO XI, papa
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto Odescalchi nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio e da Livia Castelli di Gandino.
La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - [...] prese in considerazione. Ancora, i ricchi non godevano più della "munificenza" pontificia e i poveri erano disperati. Secondo una scrittura anonima del tempo (ibid., cc. 39-42) - che pare esprimere con efficacia i sentimenti diffusi nel livello più ...
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GELASIO II, papa
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 e il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente a una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, [...] documenti e della corrispondenza. Durante questo periodo ebbe luogo una radicale riforma della scrittura, che portò all'affermazione della chiara minuscola come scrittura tipica dei documenti pontifici. La tesi a lungo sostenuta che la reintroduzione ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] inciso, che si ha notizia soltanto di pochi re mesopotamici che sapessero scrivere; la maggior parte del lavoro di scrittura e di lettura era infatti compiuto dagli scribi professionisti.
Ciò non significa che i codici di leggi fossero completamente ...
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DEGOLA, Eustachio
Marina Caffiero
Nacque a Genova, in una famiglia agiata della borghesia mercantile, il 20 sett. 1761, da Giovanni Pietro. Mancano notizie dell'infanzia e dell'adolescenza: le prime [...] Une célebrité, p. 95) -, egli aderì al "figurismo", alla convinzione, cioè, di alcuni giansenisti di poter trarre dalle Scritture prefigurazioni di avvenimenti per la vita della Chiesa, e all'attesa fiduciosa ed esaltata del prossimo nuovo splendore ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.