La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] ‒ e sulla credenza in una salvezza universale per tutti gli esseri animati, cosa che presuppone una reinterpretazione delle scritture in un senso nuovo rispetto all'esegesi indiana. Inoltre, una volontà di sintesi tipicamente cinese si esprime nel ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] tempo si è creduto di poter riconoscere in A. medesimo l'inventore e il principale responsabile della fortuna della nuova scrittura nelle scuole dell'Impero.
Nella stessa prospettiva va intesa l'attività svolta da A. in qualità di revisore del testo ...
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DELFINI, Giovanni Antonio
Raffaella Zaccaria
Nacque il 25 febbr. 1506 a Rompeano, o, secondo alcuni, a Pomponesco, nell'odierna provincia di Mantova. Del padre si conosce solo il nome, Marco, e che [...] opinioni dei pitagorici, di Eudosso, di Aristotele, circa il numero e il moto dei cieli, anche alla luce delle Sacre Scritture, dei padri della Chiesa e dei canoni; il De tractandis in Concilio Oecumenico (Romae 1561), dedicato al cardinale Rodolfo ...
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ISIDORO da Chiari (Clario Isidoro, Chiari Isidoro)
Silvano Giordano
Taddeo Cucchi nacque a Chiari, presso Brescia, verso il 1495, probabilmente da una famiglia di modesta condizione. Il 24 giugno 1517 [...] Kirche, II, Freiburg i.Br. 1994, col. 1212; G. Fragnito, La Bibbia al rogo. La censura ecclesiastica e i volgarizzamenti della Scrittura (1471-1605), Bologna 1997, pp. 207, 268; A. Prosperi, L'eresia del Libro Grande. Storia di Giorgio Siculo e della ...
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CAPELLA, Giovanni Maria
BB. Ulianich
Sarebbe nato, stando al Lancetti, a Cremona nel 1520. Questa data per altro desta notevoli perplessità, se è vero che il C. morì consunto dalla vecchiaia, come affermano [...] atque contingentiae rerum... . L'opera del C., che non è diretta contro persone particolari di eretici, è impregnata di Scrittura e segue, per esplicita confessione del C. nella "Authoris praefatio", le orme di Agostino, di s. Anselmo, di Severino ...
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FARNESE, Agnese
Carla Zarrilli
Nacque, probabilmente a Roma, intorno alla metà del sec. XV da Gabriele Francesco di Ranuccio e da Isabella di Aldobrandino Orsini - conte di Pitigliano e di Nola - che [...] Giovanni, in quel periodo residente a Roma.
I testi, tutti certamente di suo pugno, sono redatti in una elegante scrittura "italica" e dimostrano una grande competenza testuale e grafica da parte dell'autrice, nonché un suo vero e proprio gusto ...
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DONDINI, Guglielmo
Flavio De Bernardinis
Nacque a Bologna da Giacomo, nobile, il 4 dic. 1606. Lo troviamo prestissimo a Roma, convittore al Collegio Romano, dove, nel 1623, viene già presentato come [...] all'attività didattica. Viene segnalato, infatti, professore di eloquenza per diciassette anni, dal 1641 al 1657 e lettore di Sacra Scrittura prima dal 1658 al 1667, quindi dal 1673 al 1675.
Tutte le notizie riguardanti la sua vita non valicano il ...
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CRISTOFORO da Varese (Cristoforo Picinelli)
Ambrogio Maria Piazzoni
Nacque a Varese presumibilmente attorno al 1420. Nulla si sa della sua famiglia. Compì gli studi giuridici divenendo utriusque iuris [...] modo di predicazione, che consisteva nell'utilizzare con dovizia le fonti giuridiche applicandole all'esegesi della Sacra Scrittura. Una fonte (il Memoriale diKomorowski) ne ricorda anche la rigorosità e la tensione francescana alla povertà. che ...
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ALBERTI, Giovan Giorgio
Armando Sapori
Nacque a Firenze da Braccio Andrea il 15 sett. 1712. Abbracciato lo stato ecclesiastico, studiò a Pisa scienze e diritto canonico e si addottorò poi a Firenze [...] (Firenze?) 1740, riassume le lezioni da lui tenute nella cattedrale fiorentina ed è una difesa della interpretazione letterale della Scrittura contro quella mistica.
Ma buon conoscitore del francese e dell'inglese e appassionato di cose teatrali, l'A ...
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Esegeta luterano e storico delle origini cristiane, nato a Strasburgo il 25 febbraio 1902. Prof. a Strasburgo (1930-38 e 1945-48), a Basilea (dal 1938) e contemporaneamente (dal 1949) all'École des Hautes-Études [...] di vista cattolico affermando che per mezzo della Chiesa la storia della salvezza continua, ma fa della tradizione apostolica (S. Scrittura) l'unica norma per la valutazione d'ogni tradizione post-apostolica. Ammette la venuta di Pietro a Roma, ma ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.