FONTEI, Nicolò
Letizia Lavagnini
Nacque ad Orciano di Pesaro, presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVII.
Non si hanno notizie riguardanti la famiglia e la sua formazione musicale. Certa è la [...] lunga più interessante rispetto alle opere precedenti. Nell'aria Lilla, se Amor non fugga, per esempio, la complessità della scrittura melodica e il notevole valore dell'insieme rivelano ampiamente le sue qualità di solido compositore.
Le due arie Se ...
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MALIPIERO, Gian Francesco
Virgilio Bernardoni
Nacque a Venezia il 18 marzo 1882, figlio di Luigi (1853-1918) - pianista e direttore d'orchestra, figlio a sua volta di Francesco (1824-87), operista apprezzato [...] ., 9, pp. 29-36; G.F. M. e le nuove forme della musica europea, a cura di L. Pestalozza, Milano 1984; M. scrittura e critica. Atti(, cit.; F. Nicolodi, Musica(, cit., pp. 200-235; V. Bernardoni, La maschera e la favola nell'opera italiana del primo ...
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DE TURA, Gennaro
Maria Cristina Bonvini
Figlio di Gennaro e di Angelina Ranieri, nacque a Napoli il 18 sett. 1875. Per volere del padre, avvocato, il D. e il fratello Michele frequentarono il liceo [...] la direzione di F. del Cupolo. Nel 1908 sposò Lucia Pennisi da cui ebbe otto figli.
Nel 1900 ebbe la sua prima scrittura all'estero, a Cefalonia, dove cantò Ernani, Rigoletto, Bohème; fu poi al teatro Mercadante di Napoli per La forza del destino e ...
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DI MAJO (De Majo, Majo, Maio), Giuseppe
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 5 dic. 1697. Dedicatosi precocemente allo studio della musica, entrò nel conservatorio napoletano della Pietà dei Turchini, [...] produzione religiosa, in gran parte perduta, fu molto apprezzata dai contemporanei che vi ravvisarono abilità di scrittura contrappuntistica e una particolare attitudine per una cantabilità lineare e scorrevole: lo dichiarava - ad esempio - Charles ...
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AGOSTINI, Rosa
Silvana Simonetti
Nata a Napoli verso la metà del sec. XVIII, giovanissima esordì come soprano al teatro Marsigli-Rossi di Bologna durante il carnevale del 1766 nell'opera di N. Piccinni [...] de oro di G. Scolari ed Eponina, sempre dello Scolari, data il 20 genn. 1772.
Nel 1776 l'A. ebbe una scrittura al Teatro Interinale di Milano - teatro provvisorio di legno in attesa della compiuta costruzione del teatro alla Scala - e, unitamente ai ...
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LOLLI, Giuseppe
Federico Pirani
Nacque presumibilmente a Roma intorno alla metà del XVIII secolo. Nulla si conosce sulla formazione musicale di questo cantante di opera buffa prima dell'esordio sulle [...] . Nei libretti di questi primi allestimenti il L. è definito "romano" nelle didascalie.
Dall'estate 1773 il L. fu scritturato per alcune stagioni in teatri palermitani, debuttando come Conte Bemol ne L'impresa d'opera di P.A. Guglielmi, rappresentato ...
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PACELLI, Asprilio
Daniele V. Filippi
Aleksandra Patalas
PACELLI, Asprilio. – Compositore e maestro di cappella, nacque a Vasciano (Narni), negli anni Sessanta del Cinquecento.
Secondo l’epitaffio apposto [...] alcune delle tendenze stilistiche in auge nella Roma post-palestriniana: da una parte, nel genere monocorale, una scrittura polifonica in sostanziale continuità con lo stile di fine Cinquecento; dall’altra, una tecnica policorale variegata, che ...
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CAMPORESE (Camporesi), Violante
Raoul Meloncelli
Nacque a Roma il 23 dic. 1785 da Giulio, noto architetto, e da Maddalena Belli. Avviata dal padre agli studi musicali, rivelò un singolare talento artistico [...] sempre il favore sia del pubblico sia della critica londinesi.
Nel 1818 fece ritorno in Italia e fino al 1820 venne scritturata dalla Scala di Milano per cinque stagioni consecutive con un compenso di oltre 50.000 franchi. In breve tempo consolidò la ...
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PIERO
Alessandra Fiori
(Magister Piero, ser Piero, Magister Petrus, Andreutii?). – Compositore di musica vocale polifonica nello stile dell’ars nova del Trecento, documentato nel quarto e quinto decennio [...] .
I quattro madrigali e le quattro cacce di Piero propongono soluzioni compositive assai varie e rivelano una propensione per la scrittura in canone: i madrigali, tutti a due voci, presentano in due casi il ritornello in forma canonica (A l’ombra ...
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CAMPIONI, Carlo Antonio
Renzo Bragantini
Nacque a Lunéville, in Lorena, da Jacques Campion, "chef de la Bouche" del duca di Lorena, e da Charlotte Bruget, il 16 nov. 1720. Nella città natale il C. rimase [...] venne definito dal Torrefranca come "il più pianista di tutti i cembalisti del suo tempo": Tuttavia anche la sua scrittura violinistica si rivela altrettanto originale e ricca d'innovazioni tecniche, tanto che non a torto potrebbe essere definito il ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.