Betacismo (dal greco bētakusmós, all’incirca «il parlare usando il suono corrispondente alla lettera beta») è il processo fonetico in cui un suono fricativo labio-dentale sonoro /v/ o vocale alta posteriore [...] suoni nel parlato, e di lettere nello scritto, già nella tarda latinità, spec. nel passaggio dal latino alle lingue romanze. La scrittura quindi è la prova che la confusione tra i due suoni, ben distinti in latino classico, è avvenuta su larga scala ...
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PARAGRAFO
Con il termine paragrafo si fa riferimento a due concetti diversi.
• Il paragrafo (o capoverso) è innanzitutto una porzione di testo formata da uno o più periodi e isolata da ciò che precede [...] perciò il passaggio a un nuovo capoverso (il cosiddetto a capo) implica una pausa molto forte nel testo.
Nell’editoria e nella scrittura con il computer il paragrafo è messo in evidenza con un breve rientro della riga di inizio del primo periodo del ...
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Capo spirituale di una comunità ebraica. Il termine deriva da rabbi, titolo onorifico (‘mio maestro’: nei Vangeli, è appellativo frequente con cui i discepoli si rivolgono a Gesù) che, a partire dal 1° [...] della vita religiosa di una città; altrove la giurisdizione può essere più estesa (regionale, nazionale).
La scrittura rabbinica è la scrittura ebraica derivata dalla quadrata, impiegata per libri d’importanza minore o per i commenti marginali ai ...
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Popolazione dell’America Centrale, stanziata negli Stati messicani di Chiapas, Tabasco, Campeche, Yucatán e Quintana Roo, oltre che in Belize, in Guatemala, nell’Honduras occidentale e nel Salvador settentrionale.
Antropologia
Gli [...] con esattezza i cicli di Venere e dei maggiori pianeti e di prevedere le eclissi. Altra conquista maya fu la scrittura, che per mezzo di un complesso sistema di glifi, spesso con valore fonetico (sillabico), permise la registrazione su monumenti e ...
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Tecnica di rappresentazione di un messaggio in una forma tale che l’informazione in esso contenuta possa essere recepita solo dal destinatario; ciò si può ottenere con due diversi metodi: celando l’esistenza [...] condizionato dall’evoluzione delle tecnologie di comunicazione adottate in questi campi. Le tecniche più note sono: scrittura invisibile, ottenuta mediante l’utilizzo di inchiostri simpatici, ovvero sostanze che, una volta asciugate, risultino ...
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al-Kūfa Antica città dell’Iraq, sorta nei primi anni della conquista araba (intorno al 638 d.C.) sul corso inferiore dell’Eufrate, poco a S delle rovine di Babilonia. Si sviluppò come grande metropoli, [...] dell’Iraq, fino alla fondazione di Baghdad, al cui sorgere iniziò la decadenza della città, che si accentuò e confuse con quella generale dell’Iraq dopo il 13° secolo.
Da al-K. prende il nome un tipo di antica scrittura (➔ cufici, caratteri). ...
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Strutturalismo
GGiulio C. Lepschy
di Giulio C. Lepschy
Strutturalismo
SOMMARIO:
1. Introduzione. 2. Saussure: a) sincronia e diacronia; b) lingua e parole; c) sintagmatica e paradigmatica; d) significante [...] Paris 1967 (tr. it.: Della grammatologia, Milano 1969).
Derrida, J., L'écriture et la différence, Paris 1967 (tr. it.: La scrittura e la differenza, Torino 1971).
Di Girolamo, C., Critica della letterarietà, Milano 1978.
Ducrot, O. e altri, Qu'est-ce ...
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Le date sono composte da tre elementi: il giorno del mese, il mese e l’anno. Per ciascuno di questi elementi valgono principi e regole distinti.
Il giorno del mese è un numerale cardinale (uno, due, tre, [...] in cifre arabe. Il primo giorno di un mese può anche essere pronunciato e letto come numerale ordinale: primo; ma, nella scrittura, è solitamente seguito dal segno ‹°›: il 1° aprile.
Il mese può essere scritto sia per esteso in caratteri alfabetici ...
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DALLE LASTE (Delle Laste), Natale
Paolo Preto
Nato a Marostica (Vicenza) il 30 marzo 1707 da Pietro e Margherita Tisocco, entrò in seminario a soli undici anni e conseguì a ventidue la laurea in teologia. [...] subito in evidenza tra gli allievi padovani e indusse i superiori a trattenerlo come docente di umanità. Facilità e politezza di scrittura in prosa e in versi, in italiano e in latino, lo imposero ben presto all'attenzione degli ambienti di Padova e ...
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MERIGGI, Piero
Linguista, nato a Como il 12 gennaio 1899; allievo a Pavia di L. Suali che l'avviò agli studi di linguistica anatolica. Lettore, poi libero docente di linguistica generale ad Amburgo (1930-39), [...] occupato di problemi di linguistica generale.
Opere principali: Manuale di eteo geroglifico, 2 voll., Roma 1966-67; La scrittura proto-elamica, ivi 1971. Inoltre più di un centinaio di contributi, in riviste italiane e tedesche, su problemi fonetici ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.