Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] oppure dal correntista, i quali compiono l’operazione da rilevare. Le s. di conformità sono redatte in contrapposizione alle scritture d’iniziativa da chi non ha compiuto l’operazione direttamente, ma è interessato a essa.
Un’ulteriore distinzione è ...
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(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] diversi centri scrittori e fondata, secondo una plausibile ipotesi, sull’imitazione di modelli in antica minuscola romana, fu scrittura piccola, elegante, rotondeggiante e di facile lettura, essendo quasi del tutto priva di legamenti tra le lettere e ...
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La scrittura usata nei codici, in opposizione a quella dei documenti (documentaria); si distingue per l’andamento posato (➔ ductus) e regolare e l’impronta calligrafica, anche se spesso furono usate in [...] campo letterario scritture corsive. ...
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Scrittura libraria (ma diffusa anche nell’uso documentario) formatasi verso la fine dell’8° sec. nello scriptorium del monastero di Montecassino sotto l’influenza di scribi provenienti dall’Italia settentrionale [...] e in particolare da Nonantola, e diffusasi nei maggiori centri culturali dell’Italia meridionale: Cava dei Tirreni, Salerno, Napoli, Tremiti ecc. Attraverso una graduale evoluzione raggiunse il suo pieno ...
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Scrittura antica, in cui la direzione cambia da riga a riga, cioè da sinistra a destra, poi da destra a sinistra, e così via, come i buoi che arano. Se si eccettua Creta, dove durò sino a tutto il 5° sec. [...] a.C., scomparve nel 6° secolo. Ne sono esempi l’iscrizione greca delle leggi di Gortina (Creta), scoperta da F. Halbherr nel 1884, e quella latina arcaica del cippo del Foro ...
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scrittura minuscola
Tipo di scrittura latina comparsa nei secc. 2°-3° d.C. come evoluzione della scrittura capitale, caratterizzata a differenza di questa, che aveva le lettere inscritte in un modulo [...] in uno schema formato da quattro linee. Secondo alcuni originata dal passaggio dal rotolo al codice, secondo altri nata nel contesto della scrittura usuale e non in quella libraria, la s.m. è all’origine del modo di scrivere a mano e a stampa di ...
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mercantesca (o mercantile o fiorentina), scrittura Tipo di scrittura documentaria corsiva dei sec. 13°-15°, che trova esempi notevoli nei libri di commercio e nella corrispondenza dei mercanti fiorentini, [...] Francesco Datini (m. 1410). Peculiarità grafiche della scrittura m. sono la larghezza e rotondità della scrittura e la facilità dei legamenti. Caso tra i più interessanti di scrittura professionale, la scrittura m. fu usata pure nella trascrizione di ...
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In calligrafia e in paleografia, scrittura eseguita con i singoli tratti ben distinti tra loro e quasi disegnati più che scritti, con prevalente orientamento diritto, con speciale riguardo alla bellezza [...] e perfezione della forma ...
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Sono così designate, cumulativamente, le scritture adoperate in Irlanda e in Gran Bretagna nell’Alto Medioevo. Di esse, la cosiddetta maiuscola o semionciale, estremamente calligrafica e rotondeggiante, [...] runico, e il sistema abbreviativo, assai complesso e basato direttamente sul sistema romano delle notae iuris. La scrittura si diffuse anche sul continente, grazie alla migrazione in Francia, Germania e Italia di monaci irlandesi e anglosassoni ...
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La scrittura siriaca più antica, derivata dalla scrittura aramaica: le singole lettere sono grandi e di forma arrotondata. Fu poi sostituita dal sertō presso i giacobiti e dalla scrittura nestoriana presso [...] i nestoriani ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.