POMILIO, Mario
Silvana Cirillo
POMILIO, Mario. – Nacque a Orsogna (Chieti) il 14 gennaio 1921, da Tommaso, maestro elementare, antifascista di forte credo socialista, originario di Archi, e da Emma [...] e recuperando il valore della coscienza e della conoscenza, seppure conflittuali e problematiche, opposte al grado zero della scrittura. A testimonianza pubblicò il saggio Contestazioni (Milano 1967), in cui riunì interventi militanti scritti fra il ...
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PEZZI, Giulia Giuseppina
Maria Teresa Mori
PEZZI, Giulia Giuseppina (Giulietta). – Nacque a Milano il 10 febbraio 1810 da Francesco e Giuseppa Quon.
Il padre Francesco (1783-1831), di origine veneziana, [...] quella di altre sue contemporanee appartenenti ai ceti borghesi: da un lato, l’amore per lo studio e per la scrittura, intesi come affermazione di sé e ricerca di uno spazio d’espressione, dall’altro, la vocazione patriottico-risorgimentale, vissuta ...
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BENIVIENI, Antonio, il Giovane
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze da Lorenzo e da Oretta Niccolini il 17 genn. 1533. Di debole complessione e di salute cagionevole, fu destinato fin dalla fanciullezza [...] pagina, erano autografe dell'autore dei testi, e cioè dei B., come risulta dal confronto con altri esempi della sua scrittura.
La studiosa trovava conforto alla sua tesi, oltre che in alcune allusioni dei Salvini, anche in un passo di Fìlippo Valori ...
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FIORETTI, Benedetto (Udeno Nisiely)
Gianfranco Formichetti
Nacque a Mercatale (Pistoia) il 18 ott. 1579 da Giovan Battista (si ignora il nome della madre).
A ventidue anni prese gli ordini minori, dopo [...] ben chiarito dalle prime pagine, nelle quali a proposito della poesia il F. rinvia alla necessità di tener presente la Sacra Scrittura. La poesia deve "generare virtù" e se "non contiene gli alimenti dell'anima, che sono benefizi sacramentali" essa è ...
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FERRARI, Giovan Francesco
Franco Pignatti
Le notizie intorno alla sua vita sono quanto mai scarse. Nella Biblioteca modenese G. Tiraboschi riporta la testimonianza dell'erudito Francesco Forciroli, [...] al canone medio dei genere, tra la meditazione paradossale e la narrazione aneddotica, senza punte di particolare originalità. La scrittura denuncia in maniera evidente le letture e le fonti dell'autore: L. Ariosto, L. Pulci, T. Folengo, insieme con ...
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CERESA, Marco Antonio
Francesca Romana De' Angelis
Figlio del nobile piacentino Antonio e di Giustina, nacque intorno al 1490.
Non si conoscono notizie precise del suo luogo di nascita né della sua [...] del discorso si salda nell'assolvere la funzione primaria di specificazione, e dove ogni dettaglio, nella concretezza della scrittura, contribuisce a determinare un risultato di testimonianza visiva e di armonia finale.
Bibl.: Sul C. cfr. M. Corti ...
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PALLANTIERI, Girolamo
Federica Meloni
– Appartenente a una famiglia molto antica di Castel Bolognese, nacque nel 1510 da Filippo (Emiliani, 1896). Spesso è stato confuso con il concittadino Bernardino [...] Bolognese con appendici, inscrizioni e note pubblicata da Gaetano Giordani, in Le Cronache castellane, Imola 1972, pp. 63 s.; L. Denarosi, L’Accademia degli Innominati di Parma: teorie letterarie e progetti di scrittura (1574-1608), Firenze 2003. ...
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DOVIZI, Bernardo, detto il Bibbiena
Giorgio Patrizi
Nacque a Bibbiena, nel Casentino, il 4 agosto 1470 da Francesco e da Francesca Nutarrini.
Secondo alcune fonti la sua famiglia sarebbe stata tra le [...] Gonzaga rivelano una vena letteraria che pure serpeggia in altri più seri dispacci, dove però, a volte, la scrittura s'impenna con toni ora drammatici ora epigrammatici (Dionisotti).
Le truppe di Ferdinando si dimostrarono inadeguate a fermare la ...
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CONVENEVOLE da Prato
Emilio Pasquini
Nacque a Prato da Acconcio di Ricovero, probabilmente tra il 1270 e il 1275.
Il nome e la patria di questo notaio e professore di retorica, primo maestro del Petrarca [...] o notarile, l'unico autografo di C. dimostra un equilibrio calligrafico ormai lontano dai modelli duecenteschi. Fu questa la scrittura da lui insegnata al figlio dell'amico Petracco; il quale ne trarrà poi uno dei suoi due tipi di grafia ...
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BORGESE, Giuseppe Antonio
Enrico Ghidetti
Nato a Polizzi Generosa (Palermo) il 12 nov. 1882 da Antonio e da Rosa Di Martino, compì gli studi liceali a Palermo, sotto la guida di U. A. Amico, approfondendo [...] di Nietzsche e di D'Annunzio. Comparvero in Hermes leprose "morali", in cui è evidente l'influsso della scrittura dannunziana, Il Vascello fantasma,Resurrezioni, esaltazione della poesia della Pasqua cattolica, il Giove e Prometeo (poi raccolte in ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.