Feminist Film Theory
Maria Nadotti
Quella che nel mondo cinematografico anglosassone è stata definita Feminist Film Theory, la teoria e critica cinematografica femminista, è la creazione di un nuovo [...] sono essi stessi, nel doppio senso del termine, dei new talkies.
Optando per la visibilità, la F. F. Th. ha prodotto molte scritture e creato una serie di canali attraverso i quali far circolare le proprie idee. Numerose sono le case editrici che al ...
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CHIARINI, Luigi
Gianni Rondolino
Nacque a Roma il 20 giugno 1900 da Carlo e da Giulia Rosada. Dopo la laurea in giurisprudenza, si occupò di critica e di teoria letteraria, collaborando ad alcune riviste [...] di riferimento storiografico, completando la trattazione con una serie di profili critici, veri e propri microritratti, di vivace scrittura. In tal senso, questo volume può essere considerato come la summa d'una attività teorica e critica che lo ...
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LANDI, Mario
Caterina Cerra
Nacque a Messina il 12 ott. 1920 da Giulio e Giulia Nicotra.
Il L. trascorse l'infanzia a Taormina, ma tornò poi a gravitare su Messina, dove aveva maggiori opportunità di [...] cinematografica fu uno strano horror, Patrick vive ancora, del 1980.
Ritiratosi a vita privata, continuò a coltivare la passione per la scrittura, che lo aveva visto in passato autore di originali televisivi.
Il L. morì a Roma il 18 marzo 1992.
Fonti ...
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ANTONIONI, Michelangelo
Sandro Bernardi
Carlo di Carlo
Nacque il 29 settembre 1912 a Ferrara da Ismaele ed Elisabetta Roncaglia, appartenenti a una famiglia della media borghesia. Due anni prima era [...] In questo suo primo film sperimentò un genere di scrittura cinematografica che non voleva essere collocato né dentro il al personaggio. Dopo il rifiuto di Gina Lollobrigida, già scritturata per questo film, di interpretare il ruolo di protagonista ...
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Montaggio
Pietro Montani
Con il termine montaggio si intende in genere l'operazione tecnica che consiste nel selezionare e combinare segmenti più o meno estesi di pellicola impressionata secondo diversi [...] temporali hanno la proprietà di orientare la ricezione sul processo stesso che converte la rappresentazione in immagine. La scrittura letteraria e quella cinematografica, cioè, possono introdurre il lettore e lo spettatore all'interno di un processo ...
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LEONE, Sergio
Valerio Caprara
Nacque a Roma il 3 genn. 1929 da Vincenzo, in arte Roberto Roberti, apprezzato e prolifico "direttore artistico" del cinema muto, e da Edvige Valcarenghi, attrice col nome [...] " e che l'abilità nel gestire i figuranti e nell'allestire le scene di battaglia gli avrebbe permesso di essere scritturato sui set dei kolossal hollywoodiani realizzati in Italia.
Con le importanti esperienze in Quo Vadis? di M. LeRoy (1951), Elena ...
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Visconti, Luchino
Lino Miccichè
Regista cinematografico, teatrale e lirico, nato a Milano il 2 novembre 1903 e morto a Roma il 17 marzo 1976. Con la sua attività, intensa fino alla morte, comprendente [...] , ci si rende conto che è soprattutto nei primi tre atti che ‒ al di là dell'altissimo livello della scrittura filmica, della ricchezza compositiva e dinamica dei piani, della felicissima partitura musicale di Rota, del virtuosismo di una direction ...
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BUFFA (in arte Nazzari), Amedeo
Sisto Sallusti
Nacque a Cagliari il 10 dic. 1907 da Salvatore, proprietario di mulini e di un pastificio, e da Argenide Nazzari. Morto il padre nel 1913, la madre si [...] Koster (1958, in cui dovette, a malincuore, recitare in inglese) e il carabiniere generoso nell'estroso Policarpo, ufficiale di scrittura di M, Soldati (1959), un garbato richiamo alle tavole di A. Beltrame per La Domenica del Corriere. Sofferente di ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] e narrativa: raccontare una storia senza mai ricorrere alle parole o ai dialoghi. Alla sapienza di un regista di fine scrittura e cultura non convenzionale come Joseph L. Mankiewicz si deve invece Five fingers (1952; Operazione Cicero): tratto dal ...
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Erotico, film
Bruno Roberti
Codificazione di una tipologia
Il f. e. rappresenta una tipologia cinematografica, codificatasi come vero e proprio genere tra gli anni Sessanta e Settanta, costantemente [...] , e dall'altro, con Néa (1976; Lettere ad Emmanuelle) di N. Kaplan, film tutto incentrato sull'erotismo della scrittura, una sua curiosa 'variazione' femminista.Se nel cinema spagnolo gli inizi di un regista come Pedro Almodóvar furono caratterizzati ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.