AGOSTINI, Arcangelo
Giorgio E. Ferrari
Nacque a Venezia, di casato cittadinesco, intorno al 1560; altri ritennero che egli appartenesse all'omonima famiglia di Enego (cfr. Rumor). Religioso carmelitano, [...] sue traduzioni il Discorso sopra la Storia Universale (Venezia 1712), la Politica estratta dalle proprie parole della Sacra Scrittura (ivi 1713), la Storia delle variazioni delle Chiese Protestanti (Padova 1721) del Bossuet, I Costumi degli Israeliti ...
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CAPACCIO, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Campagna d'Eboli (Salerno) negli ultimi mesi dell'anno 1552. Nella città natale egli venne avviato agli studi filosofici dai padri domenicani, probabilmente [...] "simbolica" dei geroglifici. Ed era l'impegno per una cultura privilegiata che poteva garantire spazio e vitalità alla nuova "scrittura" artificiosa degli emblemi, delle imprese e della letteratura in genere. La parte più importante dell'opera è però ...
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SANVITO, Bartolomeo
Teresa D’Urso
SANVITO (Sanvido, da San Vito), Bartolomeo. – Calligrafo tra i maggiori del Rinascimento e forse anche miniatore, nacque a Padova nel 1433 o nel 1435, da Alvise e [...] … Erice 1998, a cura di V. Fera - G. Ferraù - S. Rizzo, II, Messina 2002, pp. 459-555; S. Maddalo, Sanvito e Petrarca: scrittura e immagine nel codice Bodmer, Messina 2002, pp. 85-108; P. Shaw, B. S., in Letter Arts Review, XVIII (2003), 2, pp. 40-49 ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] p. LVII; P. de Nolhac, Pétrarque et l'humanisme, I-II, Paris 1965, pp. 74 s., 118 s., 165 s.; A. Petrucci, La scrittura di Francesco Petrarca, Città del Vaticano 1967, pp. 77-79; A. Foresti, G. da Ravenna e il Petrarca, in Id., Aneddoti della vita di ...
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LISI, Nicola
Monica Marchi
Nacque a Scarperia, nel Mugello, l'11 apr. 1893 da Giuseppe, piccolo possidente, e da Anna Savi. Nella sua città il L. portò a termine il corso di studi primari e poi si trasferì [...] ed elegante tra il detto e il non detto, il reale e il soprannaturale grazie all'ariosità che riesce a imprimere alla sua scrittura.
Di nove anni più tardi è La faccia della terra (ibid. 1959), in cui il L. recupera sia la tecnica compositiva delle ...
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GUANO, Emilio
Luca Rolandi
Nacque a Genova il 16 ag. 1900 da Giovanni Battista, impiegato portuale, e da Santina Ugo, casalinga, in una famiglia con salde radici religiose.
Il G. entrò in seminario [...] alle armi nella Marina, da cui fu congedato nel febbraio 1919.
Nel 1920 si trasferì a Roma, per specializzarsi in Sacra Scrittura presso l'Istituto biblico, dove conseguì la licenza in scienze bibliche nel 1922. Il 23 dicembre dello stesso anno, a ...
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LANDOLFO Sagace
Paolo Chiesa
Con questo nome è noto l'autore di una compilazione storiografica elaborata con ogni probabilità nell'Italia meridionale nell'ultimo quarto del X secolo. Il titolo originario [...] manoscritto principale che ce la riporta, il Pal. lat. 909 della Biblioteca apostolica Vaticana, un codice in scrittura beneventana oggi riconosciuto dalla maggior parte degli studiosi come esemplato sotto il diretto controllo dell'autore, in virtù ...
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TRENTA, Filippo
Alviera Bussotti
Nacque ad Ascoli Piceno il 21 aprile del 1731. Ultimo di quattro fratelli, a undici anni ricevette gli ordini minori. Il fratello Antonio divenne parroco di Marrano [...] Maino, Torino-Londra-Venezia 2002, passim; F. Fedi, Un programma per Melpomene. Il concorso parmigiano di poesia drammatica e la scrittura tragica in Italia (1770-1786), Milano 2007, p. 21; G. Metelli, Il testamento e la collezione d’arte del vescovo ...
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FONSECA, Juan de
Silvano Giordano
Nacque a Medina del Campo (presso Valladolid in Spagna), sembra nei primi anni del '500, figlio di Juan Hernández de Bobadilla, "contador" di Castiglia, e di Isabel [...] esami di laurea. All'inizio del suo mandato il F. volle istituire presso lo Studio napoletano due cattedre: una di scrittura e una di sentenze, offiendole al gesuita A. Salmerón. L'offerta venne declinata da Ignazio di Loyola giacché, comportando uno ...
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LANFRANCO
Umberto Longo
Di questo notaio pontificio non conosciamo il luogo né la data di nascita, che può presumibilmente essere collocata intorno alla metà dell'XI secolo. Non si hanno notizie sulla [...] di particolare rigoglio culturale della Cancelleria papale, nel corso del quale si ebbe una radicale riforma degli usi e della scrittura che comportò l'adozione sempre più frequente del cursus leoninus e la formazione e la definizione di una nuova e ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.