Aciman, André. – Scrittore statunitense (n. Alessandria d’Egitto 1951). Docente di Teoria della letteratura presso il Graduate Center of City University di New York, ha esordito nella scrittura con il [...] memoir Out of Egypt (1994; trad. it. Ultima notte ad Alessandria, 2009), nel quale si danno come già mature la coinvolgente capacità di evocazione e l’abilità nel costruire un tessuto narrativo fortemente ...
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Scrittore statunitense (n. Birmingham, Alabama, 1944). Dopo aver studiato alla Oxford University e alla Stanford University, ha cominciato a vivere tra New York e la California, insegnando scrittura creativa [...] e letteratura. Considerato l'erede di quel realismo americano che va da E. Hemingway a R. Carver, ha posto al centro delle sue storie la provincia americana con le sue esistenze a volte banali e prive ...
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Francese, letterature di lingua
Gianfranco Rubino
Francia
All'inizio del 21° sec. la letteratura francese conferma fondamentalmente i caratteri e gli orientamenti che si erano delineati nell'ultimo [...] in parte precede la memoria diretta dell'io narrante, nel quadro rurale di una regione restata ai margini della modernità. La scrittura di Bergounioux si fa sempre più captazione rigorosa e sottile di un rapporto con la natura e i luoghi (La ligne ...
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MACRORY, Joseph
Cardinale, nato a Ballygawley (Armagh; Irlanda) il 9 marzo 1861, morto ad Armagh il 13 ottobre 1945. Ordinato sacerdote nel 1885, insegnò teologia e sacra scrittura in diversi seminarî [...] irlandesi e inglesi. Nel 1915 fu nominato vescovo delle diocesi di Down e Connor, con sede a Belfast, e durante 13 anni diede prova di singolare capacità politica e pastorale in relazione alla difficile ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] dei suoi ministri è la missione.
Nonostante nella omilia dell'8 aprile venga ancora ribadita la completezza e la sufficienza della Scrittura, ciò non induce mai il B. a svalutare la tradizione, ma lo spinge a sottolinearne il valore specifico. Si può ...
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Musicista (Stavanger 1887 - Valevåg 1952). Studiò a Cristiania con C. Elling e a Berlino con M. Reger, M. Bruch e K. L. Wolf. Sin dal 1923 adottò una scrittura atonale simile a quella di A. Schönberg. [...] Compose lavori corali, orchestrali e da camera, tra cui cinque Sinfonie, due Quartetti, la cantata per soprano e orchestra La noche oscura del alma (1939) ...
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Forma occidentalizzata del nome dello scrittore siriaco nestoriano ῾Abd-Īshō῾ bar Bĕrīkā (m. 1318). Metropolita di Nisibi e Armenia, fu fecondo poligrafo. Scrisse un commento a tutta la Scrittura, compilò [...] trattati di dogmatica (Libro della perla sulla verità della fede), pubblicò canoni e leggi ecclesiastiche e molte poesie. È noto soprattutto per un catalogo in versi degli scrittori siriaci ...
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Teologo e orientalista, nato ad Amsterdam il 12 gennaio 1807, morto a Lovanio il 31 marzo 1884. Professore (1846-1875) di sacra scrittura in quella università cattolica; tenne corsi di ebraico, siriaco [...] ed arabo.
Lasciò molti scritti, parte in latino, parte in olandese. I principali sono: Chrestomathia rabbinica et chaldaica,cum notis grammaticis, historicis, theologicis, glossario ei lexico abbreviaturarum, ...
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Paleografo e diplomatista, nato a Roma il 13 giugno 1914 e morto ivi l'8 novembre 1958. Pubblicò giovanissimo un'importante raccolta di Esempî di scrittura latina dal sec. I a. c. al secolo XV (1934). [...] Combattente e decorato nella seconda guerra mondiale e nella guerra di liberazione, nel 1951 divenne professore di paleografia e diplomatica all'univ. di Messina, e l'anno dopo passò ad insegnare le stesse ...
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Biblioteconomia
Cenni storici
Il termine latino codex, nel suo significato originario, indicava, come liber, la parte interna del fusto degli alberi, cioè il legno; designò poi le tavolette cerate a uso [...] e più completo; codices recentiores, codici di data più recente; codex rescriptus o palinsesto, antico manoscritto in cui la scrittura originale fu raschiata per scrivervi sopra un nuovo testo; unicus, codice unico, quando di un’opera non esiste ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.