Collezionista, conoscitore e mercante d’arte antica. Nell’antichità l’a. è chi coltiva e insegna la lingua classica e la scrittura, mentre nel Medioevo è definito anche a. l’amanuense che copia testi antichi. [...] Nel Rinascimento l’a. è colui che studia e raccoglie, per sé o per il principe o il signore, reperti antichi, sculture, gemme, cammei. Tali collezioni hanno spesso costituito il nucleo di moderni musei, ...
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NOTAZIONE musicale
Guido Gasperini
Tre sono state le maniere con le quali si è provveduto, nelle diverse epoche della storia musicale, alla rappresentazione grafica dei suoni musicali. La più antica [...] , può avere servito a ricordare ai cantori i movimenti della melodia e a suggerire l'intonazione giusta da darsi ai suoni; scrittura, questa, che si può chiamare diastematica e che più della prima sembra destinata a un serio sviluppo.
Non è possibile ...
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Franco Cambi
Favola
C'era una volta… e c'è ancora, il libro per ragazzi
Scrivere per i ragazzi oggi
di Franco Cambi
16 febbraio
Esce in libreria l'attesissima traduzione italiana di Harry Potter e il [...] bambini (famiglia e scuola), ma qui rese estraniate (la famiglia di maghi e la scuola dei maghi), e secondo una scrittura media, ma veloce ed efficace. Certamente la qualità estetica e letteraria, ma anche quella formativa e pedagogica, di tali testi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] (1974). A dispetto dell’orizzonte dialettale in cui nacque e del rapporto di stretta interdipendenza che seppe creare tra la sua scrittura per la scena e il suo peculiare modo di recitare le proprie opere, Eduardo è oggi uno degli autori italiani più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il tramonto della cultura babilonese in eta ellenistica
Michael Jursa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Il babilonese, la scrittura [...] da un lato e la divinazione dall’altro, affiancati dai cosiddetti testi scolastici che servono sia per l’insegnamento della scrittura sia come opere di consultazione (liste di parole con glosse, liste di segni cuneiformi ecc.). In un caso si trovano ...
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Carrière, Jean-Claude
Bruno Roberti
Sceneggiatore cinematografico, scrittore e drammaturgo francese, nato a Colombières-sur-Orb (Hérault) il 19 settembre 1931. Nella sua scrittura, che manifesta l'acume [...] , dal romanzo di O. Mirbeau), che diede inizio a un sodalizio con il regista spagnolo con il quale lo stile di scrittura di C. trovò una sua misura esemplare, insieme sofisticata e tersa, che legò in un unico timbro, ironico ed enigmatico, la ...
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Fosse, Jon. – Scrittore, poeta e drammaturgo norvegese (n. Haugesund 1959). Intellettuale poliedrico, tra le voci più significative della drammaturgia contemporanea, ha esordito nella scrittura nel 1983 [...] komme ("Qualcosa sta per arrivare", 1992-93) è compiutamente espressa la sua cifra stilistica, caratterizzata da una scrittura scarna e spietata, pronta a cogliere tutte le contraddizioni del linguaggio e delle reti relazionali, indagando temi quali ...
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Semitista tedesco (Grasmannsdorf, Baviera, 1878 - Halle 1937), prof. nell'univ. di Halle (dal 1922); fu uno dei primi studiosi e interpreti della scrittura cuneiforme alfabetica di Ugarit. Fondamentali [...] i suoi studî sulla grammatica dell'Antico Testamento, fra cui, in collaborazione con P. Leander, una Historische Grammatik der Hebraïschen Sprache des Alten Testaments (1922) e una Grammatik des Biblisch-Aramäischen ...
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Marse, Juan
Marsé, Juan. – Scrittore spagnolo (n. Barcellona 1933). Ha lavorato come operaio in un orificeria fino al 1959, approdando alla scrittura piuttosto tardi. Il suo primo romanzo, Encerrados [...] con un solo juguete, risale al 1960, seguito da Esta cara de la luna (1962) e dalla sua opera più nota, Últimas tardes con Teresa (1966). Con stile sapiente e minuzioso e utilizzando spesso il filtro dell’ironia, ...
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Regista cinematografico (Buenos Aires 1924 - ivi 1978), tra i più noti e affermati dell'America Latina. Seppe raggiungere una particolare felicità di scrittura nell'evocazione dei sentimenti più oscuri [...] dell'animo umano o nella rappresentazione di personaggi enigmatici che si dibattono fra le proprie ossessioni e il peso di soffocanti convenzioni: Casa del ángel (1957); Gouape de 1900 (1959); Fin de fiesta ...
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scrittura
s. f. [lat. scriptūra, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. Rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche: apprendere l’uso della scrittura. 2. a. L’insieme dei...
scritturabile
scritturàbile agg. [der. di scritturare]. – 1. Che si può scritturare, che può essere scritturato, detto di artista o attore. 2. Che può essere passato a scrittura, detto di dati contabili.