Il potere di Costantino
Dimensioni e limiti del potere imperiale
Averil Cameron
Non vi è un solo modo di interpretare il regno di Costantino, la sua personalità e i suoi obiettivi. Le contraddizioni [...] cit., pp. 61-89; per le fonti numismatiche si vedano in particolare The Roman Imperial Coinage VI. From Diocletian’s Reform (a.d. 294) to the Death 31); paiono eccessive le cinquanta copie delle Scritture che secondo Eusebio gli furono richieste dall’ ...
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Il concilio
Manlio Simonetti
Col nome di concilio, o sinodo, s’intende, nella Chiesa antica, un’assemblea di vescovi riuniti per discutere di questioni importanti che trascendevano l’autorità dei singoli [...] sede e l’altra favoriscono l’ingerenza della sede romana. Stando così le cose, si prospetta una situazione scuola di Luciano d’Antiochia, un dotto presbitero, studioso della Scrittura, che aveva confessato la fede col sangue negli ultimi tempi ...
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IPPOLITO, antipapa, santo
Emanuela Prinzivalli
I. viene definito il primo antipapa, in opposizione a Callisto, nella storia della Chiesa, secondo la ricostruzione biografica accreditata dagli studi [...] Pasqua e ciò che è nella tavola, Odi su tutte le scritture, Su Dio e la resurrezione della carne, Sul bene e donde suo corpo da lì avrebbe avuto sepoltura sulla Tiburtina. La romana Passio Polychronii nella seconda metà del IV secolo adatta la storia ...
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L'uomo medievale
Chiara Frugoni
Il Medioevo
Medioevo è una parola formata da due vocaboli di origine latina e significa "età di mezzo". Per lungo tempo si è pensato che fosse un'età 'buia' compresa [...] barbari stettero poco tempo, la cucina conserva le tradizioni degli antichi Romani: si usa l'olio e l'alimentazione è per lo più gira i fogli con delicatezza, tieni lontano il dito dalla scrittura, per non sciuparla. Chi non sa scrivere crede che non ...
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STORIOGRAFIA, FINO ALL'ILLUMINISMO
FFrancesco Tateo
La narrazione delle gesta di Federico II e la rappresentazione della sua figura si fondano soprattutto, nei secoli successivi alla caduta della dominazione [...] formula, che ci riporta al momento critico della storia romana precedente alla caduta della repubblica, si apre il libro XXII; F. Ragone, Giovanni Villani e i suoi continuatori: la scrittura delle cronache a Firenze nel Trecento, Roma 1998. Sul Bruni, ...
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Il Risorgimento e il paradigma intransigente
Ulderico Parente
Intransigenti e Risorgimento: una questione non solo politica
La questione degli intransigenti cattolici, caratteristica dell’Ottocento, [...] una lettera del 7 marzo 1849, riportata in G. Martina, Le censura romana del 1848 alle opere di Rosmini, «Rivista rosminiana», 61, 1968, pp. opera di una forza superiore all’umana, e la stessa scrittura, molto posteriore, è, al paragone, il segno più ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Robert Halleux
Le arti meccaniche e la scienza dal VI all'XI secolo
Il problema [...] dei saperi artigianali, dal momento che la Scrittura utilizzava immagini e figure che potevano essere comprese a Olivier de Serres e alla Villa rustica di Estienne. Furono i Romani a conferire a questa disciplina la sua struttura e, allo stesso tempo ...
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storiche, eta
storiche, età
Epoche, periodi di durata secolare nei quali viene divisa la storia dell’umanità. Solitamente se ne individuano quattro: l’Età antica, quella medievale, quella moderna e [...] si collega l’inizio dell’Età antica con l’introduzione della scrittura, databile verso il 3100 a.C., e si individua la incoronato da papa Leone III re d’Italia e imperatore dei romani. Nasceva così l’impero carolingio, che costituì la forza egemone ...
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LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] , La dernière étape de l'italianisme. Les traductions françaises du roman italien, in XVIIe siècle, 1997, n. 197, pp. 767 X (2002), pp. 11-67; C. Carminati, Alcune considerazioni sulla scrittura laconica nel Seicento, ibid., pp. 91-112; G.L. Betti, ...
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KANTORÓWICZ, ERNST HARTWIG
RRoberto Delle Donne
Nacque a Posen (oggi Poznań) da un'agiata famiglia di industriali ebrei il 3 maggio 1895. Nella città natale, allora capitale dell'omonima provincia prussiana, [...] , mosso dall'odio per l'umanità superiore dei romani che stava rinascendo, aveva espunto dal protestantesimo quei resti a fondare l'unità del mondo nella parola. Se la scrittura epica è sempre la rappresentazione di un mondo integro e significativo ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...