LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] L'ebraico è la lingua del culto e della Scrittura, della produzione teologica e filosofica, ma rimane 'Italia, Modena 1915; E. Monaci, Le Miracole de Roma, "Archivio della Società Romana di Storia Patria", 38, 1915, pp. 551-590; Id., Storie de Troia ...
Leggi Tutto
Andrea Gareffi
Premi letterari
È questa la celebrità?
I premi letterari e il mercato dell'editoria
di Andrea Gareffi
3 luglio
Si svolge al Ninfeo di Villa Giulia a Roma la tradizionale cerimonia di assegnazione [...] 1953) ad A. Gatto (La forza degli occhi, 1955), G. Vigolo (Le notti romane, 1961), A. Banti (Je vous écris d'un pays lointain, 1972), S. Penna giuria di sole donne e rivolto a favorire la 'scrittura femminile' e a intessere legami più saldi tra le ...
Leggi Tutto
CASTRO, Scipio di
Roberto Zapperi
Nacque da un Pietro, del quale non si ha alcuna notizia, intorno al 1521 probabilmente in Policastro, la cittadina sul golfo omonimo, che era una antica sede vescovile [...] nel 1557 pubblicò tre sonetti encomiastici in una raccolta romana (Rime di diversi in lode de' Signori Cavalieri S. di C. a papa Gregorio XIII, in Raccolta di varie scritture e notitie concernenti l'interesse della remotione del Reno dalle valli, ...
Leggi Tutto
L’opera apologetica di Eusebio di Cesarea
Sébastien Morlet
Eusebio è in primo luogo un erudito cristiano e un apologista. La sua opera – composta mentre si giungeva a un punto di svolta nella storia [...] e., invece, Eusebio spiega che solo i cristiani hanno capito le Scritture. Se da un lato la p.e. può apparire a prima pp. 345-356.
22 T.D. Barnes, Two Speeches by Eusebius, in Greek Roman and Byzantine Studies, 18 (1977), pp. 341-345.
23 Si veda, su ...
Leggi Tutto
CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] dell'abate, il quale sa trasformare la scrittura odeporica in vivace relazione antropogeografica. La sua a Pisa) venne scambiato dal Foscolo per una caricatura della romanità, scritta "affinché Cicerone e Catone paressero al volgo buffoni": ...
Leggi Tutto
LOREDAN (Loredano), Giovan Francesco
Clizia Carminati
Nacque a Venezia il 27 febbr. 1607 da Lorenzo di Giovan Francesco, del ramo dei Loredan da S. Maria Formosa, e da Leonora di Carlo Boldù, che gli [...] , La dernière étape de l'italianisme. Les traductions françaises du roman italien, in XVIIe siècle, 1997, n. 197, pp. 767 X (2002), pp. 11-67; C. Carminati, Alcune considerazioni sulla scrittura laconica nel Seicento, ibid., pp. 91-112; G.L. Betti, ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Scienza e cultura popolare
Tony Hunt
Scienza e cultura popolare
Nonostante le difficoltà di definire e di giustificare l'espressione [...] di scienza popolare redatta in lingua latina è l'enciclopedia romana di Plinio il Vecchio ‒ la Naturalis historia del I sulla parete, per scrivere alla rovescia, per fabbricare una scrittura invisibile che appare soltanto se esposta al calore, per ...
Leggi Tutto
MANUZIO, Aldo, il Vecchio
Mario Infelise
Nacque a Bassiano, un piccolo borgo della campagna laziale nel ducato di Sermoneta. La data di nascita è stata oggetto di discussioni. Il figlio Paolo la collocava [...] caratteri. A esso si ispirarono tutte le principali serie romane successive, da quelle incise da Claude Garamond nel XVI un esperimento che avrebbe dovuto preludere alla stampa delle Scritture sacre nelle tre lingue classiche di cui già si parlava ...
Leggi Tutto
Le Origini: Testi latini, italiani, provenzali e franco-italiani – Introduzione
Antonio Viscardi
Il presente volume vuole offrire un quadro quanto più possibile preciso della cultura letteraria italiana [...] , esausta, inaridita e isterilita, la civiltà greco-romana, nel momento in cui anche il grande edificio dei bassi tempi e dell'alto medio evo: il latino delle scritture medievali sarebbe il latino del volgo, che si sostituisce al latino letterario ...
Leggi Tutto
GRAVINA, Gian Vincenzo
Carla San Mauro
Nacque a Roggiano, nei pressi di Cosenza, il 18 febbr. 1664, da Gennaro e Anna Lombardi, ambedue di famiglia facoltosa. Dopo avere ricevuto la prima istruzione [...] la prima fase, mentre il XIX contiene le Scritture dello scisma del 1711 fino alla mutazione che fecero in Roma di mons. Gio. Fr. Pignatelli, in Arch. della R. Società romana di storia patria, XLVIII (1925), pp. 201-391; B. Barillari, Preestetica e ...
Leggi Tutto
visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...