CALZOLAI, Pietro
Renato Pastore
Nato a Buggiano in Toscana, probabilmente nel primo decennio del 1500, il C. era noto ai contemporanei, e fu poi ricordato dai repertori eruditi più tardi, sotto varie [...] Professione, e da ultimo la carica di priore della basilica romana di S. Paolo fuori le Mura. Al periodo padovano ( sigla conclusiva (Giorn. II) - alle movenze più interne della scrittura, che certo non ignorano la maniera boccaccesca, per es. in ...
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FIESCHI, Battista (Giambattista)
Aurelio Cevolotto
Nacque, probabilmente a Genova, tra il 1460 e il 1471 da Luca dei conti di Lavagna, e da Caterina Di Negro Saliceti. Dottore utrisque legis, sposato [...] residente in Roma, compare fra gli ascritti alla sede romana della Compagnia.
La formazione giuridica e gli illustri testimonianza della Vernazza risulta anche che l'eretico, "esponendo la scrittura a suo modo", affermava "che tutto ciò che è ordine ...
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CECILIA, beata
Marco Palma
Nacque a Roma all'inizio del sec. XIII. Doveva uscire da una nobile famiglia, ma il cognome Cesarini, che le viene più frequentemente attribuito (in alternativa a quelli di [...] Diana d'Andalò e di una suor Amata romana, sulla cui effettiva esistenza storica pesano gravissimi dubbi , Firenze 1938, pp. 255 s.; Id., Sulla dubbia autenticità di un'antica scrittura, in Memorie domenicane, LXI (1944), pp. 37-40; M.-H. Laurent, ...
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ARNOLFO
Cinzio Violante
Pronipote del fratello dell'arcivescovo di Milano Arnolfo (I) di Arzago (970-974) secondo la sua stessa affermazione, A. deve considerarsi nato negli ultimi anni del sec. X o [...] inferiore.
Per la sua grande conoscenza della Sacra Scrittura, per la sua prosa tutta permeata intimamente di riconoscendo - nei due libri che vi aggiunse - la supremazia romana alla quale aveva nel fervore della polemica già contrapposto la dignità ...
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BERGOMOZZI, Giovanni
Antonio Rotondò
Membro di una cospicua famiglia di Conselice, nel contado di Rovigo, trasferitasi a Modena agli inizi del sec. XVI, è detto "maior annis viginti" in un atto notarile [...] fortuna - La lettura del Sommario della Sacra Scrittura e dei Trattato utilissimo del beneficio di Gesù Santo Offizio di Roma da Paolo III a Paolo IV, in Archivio della Soc. romana di storia patria,III(1879), p. 277; C. Cantù, Glieretici d'Italia. ...
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CORTESI, Tommaso
Franca Petrucci
Nato a Prato nel 1470 circa, intraprese gli studi giuridici e si addottorò a Pisa. Si trasferì a Roma sotto il pontificato di Alessandro VI e prese servizio presso il [...] nave che lo condusse a Pisa. Aveva lasciato tanto in fretta la casa romana, che vi abbandonò oltre alla sorella e ad un nipote, anche il parte alla preparazione del decreto sulla S. Scrittura e al dibattito sulla predicazione. Partecipò attivamente ...
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ANTONIO d'Azario
Abele L. Redigonda
La prima notizia sicura circa questo scrittore domenicano e oratore sacro parmense e circa la sua opera vien fornita da L. Alberti. Parlando dei predicatori, lo presenta [...] loro pratica utilità, sia all'essere compilati sulla liturgia romana, e quindi alla portata di mano di ogni sacerdote per forniva del materiale solido tratto prevalentemente dalla S. Scrittura e dalla dottrina teologica e applicabile alla vita ...
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BONAVENTURA
Giampaolo Tognetti
Se ne ignorano la famiglia e il cognome. Nacque verso il 1482, in località forse fra Bologna e Ferrara. Sarebbe entrato da giovane fra i minori conventuali, passato poi [...] ancora in un eremo. Mostrava buona conoscenza della Scrittura. Biasimava i costumi, attaccando anche prelati e indirizzato al doge di Venezia, in cui proclamava la Chiesa romana abbandonata da Dio e dichiarava destituiti e scomunicati il papa e ...
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BERNARDINO d'Asti (Bernardinus Palladius, Bernardino Palli, Bernardino Pallido)
Leandro Perini
Nacque nel castello di Rinco presso Asti verso il 1484, dal conte Bonifacio Palli. Della sua formazione [...] di pietà e di cultura, prima ministro provinciale per la provincia romana, poi procuratore dell'Ordine. Verso la fine del 1533 passò Cristo crocefisso. Essi si dovranno servire della Sacra Scrittura e soprattutto dei Nuovo Testamento e predicare la ...
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ASSEMANI, Simone
Giorgio Levi della Vida
Di origine maronita, nacque a Roma il 19 febbr. 1752 da Elia Antonio e da madre italiana. Si addottorò in teologia alla Sapienza di Roma e, ordinato sacerdote, [...] fu molti anni più tardi preposto all'insegnamento di Sacra Scrittura e di lingue orientali di quell'università (1807), e agente del patriarca maronita e professore di siriaco nell'università romana della Sapienza dal 1790. Gli si attribuisce un'opera ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...