GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] dove si stabilì il mese successivo. La sua residenza romana divenne un punto di riferimento e un luogo d'incontro scritto che il G. era "probabilmente il più dotto nelle Sacre Scritture in Roma" (Le condizioni religiose in Italia, in Riv. di studi ...
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GERARDO da Bologna
Silvana Vecchio
Nacque a Bologna in una anno imprecisato, che le più antiche biografie collocano tra il 1240 e il 1255.
Incerta è anche la data del suo ingresso nell'Ordine carmelitano, [...] e vi fondò lo Studio dell'Ordine carmelitano aggregato alla Curia romana, destinato pochi anni dopo a trasferirsi ad Avignone al seguito dell'autorità ecclesiastica nell'interpretazione della Scrittura medesima. Se nelle questioni introduttive della ...
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GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] pregare, che davano valore assoluto alla Scrittura e importanza relativa alle devozioni popolari, , Palermo 1963, pp. 112-117 e passim; G.L. Masetti-Zannini, Meditazioni e impressioni romane del beato G.M. T., in Regnum Dei, XXV (1969), pp. 1-31; P ...
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GELIDO, Pietro
Guido Dall'Olio
Nacque a San Miniato al Tedesco (oggi San Miniato, in provincia di Pisa) alla fine del 1495 o ai primi del 1496. Il suo vero cognome era probabilmente Gelati. Della sua [...] G. e il Carnesecchi si alternavano nel tenere lezioni di sacra scrittura presso quel circolo (Arch. di Stato di Venezia, Sant'Ufficio, , Genève 1957, p. 243; P. Paschini, Venezia e l'Inquisizione romana da Giulio III a Pio IV, Padova 1959, p. 139; A. ...
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Mesopotamia
Pietro Mander
La terra fra due fiumi dove iniziò la storia
Se si prende la nascita della scrittura come punto di riferimento per separare la storia dalla preistoria, allora i popoli che [...] avevano molto poco o persino nulla) e la nascita della scrittura. L’onda lunga di questi avvenimenti, che hanno impresso il va ricordato che unità di peso usate per gran parte dell’antichità, anche romana, come la mina (pari a 0,50 kg) e il siclo (1/ ...
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ZEFIRINO, santo
Emanuela Prinzivalli
In base alle date consolari indicate nella cronologia del Catalogo Liberiano l'episcopato di Z., che secondo il Liber pontificalis era romano di nascita, successore [...] vescovo Callisto, e da Eusebio. Ai fini dell'assestamento della Chiesa romana l'episcopato di Z. fu, in ragione della sua stessa durata sotto Z. il dibattito sul montanismo e quello sulle Scritture, in parte connesso al primo in quanto i montanisti ...
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BARTOLOMEO da Bologna
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Ben poco è noto dei dati biografici di questo francescano, che pur non è da porsi tra gli ultimi teologi del sec. XIII, specie se si considera il contributo da lui dato all'approfondimento [...] un'attività di inquisitore che sarebbe durata, almeno per la provincia romana, fino al 1264; in tale anno infatti risulta con certezza Trionfo), ma procede sistematicamente attraverso l'esame della Scrittura, della tradizione - B. conosce solo quella ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] scelta delle forme e dei generi di espressione e di scrittura, che si muove con disinvoltura tra il modello classicheggiante del abbondanti esempi tratti dalla storia antica, greca e romana, accanto ad Aristotele compare anche Boezio, figura ...
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BROCARDO, Iacopo
Antonio Rotondò
Eretico e visionario del sec. XVI, non se ne conosce l'anno della nascita. Fino all'anno del definitivo espatrio (1568) le notizie su di lui sono frammentarie. Quel [...] ma con propensione alla lettura e studio della Sacra Scrittura; nel 15481549 lo incontrò in Francia, probabilmente a Parigi in Francia. Col distacco dei Paesi Bassi dalla Chiesa romana e con la pratica calvinista della direzione della Chiesa per ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] una denunzia da parte del generale dell'Ordine all'Inquisizione romana.
L'episodio fece esplodere la crisi da tempo in chiarisce la cerimonia della evocatio, cui allude talvolta la Scrittura; il secondo commenta alcuni passi oscuri dell'Epistola ai ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...