Tutte le storie della lingua latina portano una sezione, un capitolo, se non altro un cenno, all’influenza esercitata dal cristianesimo (assai sinteticamente Meillet 19333: 276; più estesamente Devoto [...] morali dei Vangeli (parabolare, si noti, non fu di tutta la Romània, perché lo spagnolo ha hablar da fabulare). La maggior parte dei da la Riva, il cui libro più noto è quello delle Tre scritture, che ha per tema l’oltretomba, materia che sarà poi di ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] considera la lingua parlata in epoca romana dividendola in "prisca, latina, romana e mista "in corrispondenza di quattro fasi diverse e susseguenti. La prima lingua risale al periodo in cui non c'era scrittura, la seconda è quella parlata "sotto ...
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L’Emilia-Romagna è formata da due parti di estensione equivalente, l’una piana e l’altra collinare e montuosa, unite da un asse che va da Cattolica, sull’Adriatico, a Stradella, presso il Po. Il territorio [...] ) di Bologna (Felsina), Marzabotto e Spina. Quando la conquista romana giunge sull’Adriatico, agli inizi del III secolo a.C., gallica – con l’arrivo di popolazioni prive di scrittura – responsabile del lento tramonto degli Etruschi.
La colonizzazione ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] fin dall’antichità. Ci sono, infatti, sigle nelle scritture esposte del mondo classico greco-latino, cioè nelle iscrizioni Iovi Deo Magno «al grande dio Giove»; RC Romana civitas «cittadinanza romana» o Romanus civis «cittadino romano»). Alcune sigle ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] insieme, motivi di dolore e la convinzione del valore assoluto della scrittura poetica, luogo della verità e della coincidenza tra il personale e sono offerti dai due fortunati romanzi d’ambientazione romana e, da ultimo, dall’informe e incompiuto ...
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PERROTTA, Gennaro
Carmine Catenacci
PERROTTA, Gennaro. – Primo di tre figli, nacque a Termoli (Campobasso) il 19 maggio 1900, da Giuseppe, direttore del locale ufficio delle poste che fu anche poeta [...] la passione sincera di ogni pagina e la limpidezza della scrittura rendono ancora oggi la Storia della letteratura greca un testo dall’insegnamento fiorentino di Vitelli, giunse alla cattedra romana di Romagnoli: proprio i due protagonisti dell’aspro ...
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La tecnica della stampa a caratteri mobili, nata a Magonza prima dell’agosto 1456 (la data non compare nella Bibbia di Gutenberg, ma si ricava da un’indicazione manoscritta su di un esemplare dei quarantasei [...] Metamorfosi di Ovidio che segue il Phoenix, in un’edizione romana di Lattanzio del 1468, terzine già segnalate da Migliorini ( quasi abolendo le forme di tachigrafia ereditate dalla scrittura manoscritta e stabilendo molte convenzioni che sono ancora ...
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Il rebus è un gioco enigmistico (➔ enigmistica) che propone un insieme di lettere e figure in una successione ordinata oppure nel contesto di un’illustrazione. Se sono correttamente combinate e interpretate [...] (nar) e di uno scalpello (mer).
Il passaggio alla scrittura alfabetica decretò l’abbandono dell’iconismo diretto della rappresentazione, ma d colonna che campeggia nello stemma della famiglia romana Colonna: la semplice scomposizione che mantiene l ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] (quadrata o capitale o monumentale), a caratteri sempre maiuscoli, tipica della scrittura epigrafica romana, impeccabile, solenne, armonica nelle proporzioni. Le principali scritture manoscritte, in uso dal I secolo circa in poi, sono le capitali ...
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Popolazione che in origine occupava l’omonima regione (Fenicia), nella zona costiera del Mediterraneo orientale. Era questo l’unico tratto della costa del Vicino Oriente ben dotato di porti, e stretto [...] i f. furono i primi ad adottare un sistema di scrittura alfabetico, composto da un numero limitato di segni, ognuno dei che Cartagine venne assai presto in contatto con Roma. I romani chiamavano Poeni i cartaginesi, da cui l’aggettivo punico con il ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...