GRANDI, Orazio
Paolo Zublena
Nacque a Montecatini (l'odierna Montecatini Terme) il 13 genn. 1851 da Arcangelo, avvocato, amico di G. Giusti e di F. Carrara, e da Enrichetta Del Grande Pierallini. Trascorse [...] a Roma.
Intanto il G. si dedicava con passione alla scrittura. A venticinque anni fece uscire il suo primo romanzo, Margherita, cui protagonista, un pittore, si muove nella vita artistica romana e fiorentina.
All'attività di romanziere il G. affiancò ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] vita, sorretta dal comune amore per la poesia e la Sacra Scrittura: a lui il poeta dettava di notte la versione poetica dei , avendo deciso di abbandonare il servizio del duca e la Chiesa romana. Giunto ai confini con la Francia, in Piemonte, il B. ...
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GASTALDON, Stanislao
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 6 apr. 1861 da Luigi e da Luigia Grazioli, apprese dal padre le prime nozioni musicali. Trasferitosi a Firenze, studiò pianoforte con T. Meliani, [...] Carlos di Lisbona, con la direzione di L. Mancinelli. La rappresentazione romana, di cui fa menzione lo stesso G. Puccini in una lettera detta Blanche Lescaut, fu apprezzata dalla critica per la scrittura chiara ed elegante.
Frattanto il G. compose l' ...
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LACCETTI, Valerico
Elena De Luca
Nacque a Vasto il 18 giugno 1836 da Antonio, capo plotone della guardia d'onore del re, e da Glafira dei conti Mayo.
Ricevette una buona formazione letteraria, studiando [...] della Corona d'Italia.
Nel 1875 tornò a esporre alla mostra romana degli Amatori e cultori, nelle sale di piazza del Popolo. Presentò .
Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura di opere teatrali. Il dramma storico Arrigo VIII re ...
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DELLO SCHIAVO, Antonio
Paolo Procaccioli
Nacque quasi sicuramente a Roma nella seconda metà del sec. XIV da Giovanni di Pietro.
Appartenente a una famiglia la cui nobiltà supposta dall'Isoldi, non è [...] la sua attività di storiografo e la sua scrittura non risentono degli influssi innovatori del primo umanesimo D. Studio preparatorio alla nuova edizione, in Arch. della R. Soc. romana di storia patria, XIII (1890), pp. 295-345, e nella prefazione di ...
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GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] non vi era nulla di contrario a quanto insegna la Scrittura circa la creazione. In origine la filosofia cartesiana, introdotta la messa all'Indice da parte della omonima congregazione romana (1663), senza concedere tuttavia che essa fosse da ...
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CALZOLAI, Pietro
Renato Pastore
Nato a Buggiano in Toscana, probabilmente nel primo decennio del 1500, il C. era noto ai contemporanei, e fu poi ricordato dai repertori eruditi più tardi, sotto varie [...] Professione, e da ultimo la carica di priore della basilica romana di S. Paolo fuori le Mura. Al periodo padovano ( sigla conclusiva (Giorn. II) - alle movenze più interne della scrittura, che certo non ignorano la maniera boccaccesca, per es. in ...
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GHIRON, Samuele
Fiammetta Lozzi Gallo
Nacque il 5 ott. 1842 a Casale Monferrato da Elia Vita e Rosa Sacerdote. La sua era una importante famiglia ebraica piemontese, colta e agiata, che annoverava tra [...] da A. Bergamini, già suo collega al Corriere.
Della scrittura del G., sempre agile, piana, d'intento visibilmente , III, Torino 1960, p. 76; O. Majolo Molinari, La stampa periodica romana dell'Ottocento, I, Roma 1963, p. 259; G. Licata, Storia del ...
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BUZZI (Buzi), Antonio
Licia Donati
Nacque a Roma da Leopoldo e Teresa Lucidi il 13 nov. 1808 (Liber bapt.)e non nel 1815, come è comunemente accettato. Di una attività musicale non si ha notizia prima [...] arte dell'orchestrazione, e una certa fluidità di scrittura, gli negarono però - non sempre giustamente Regio di Torino..., Torino 1892, p. 149; A. Cametti, L'Accad. filarmon. romana dal 1821 al 1860. Mem. storiche..., Roma 1924, pp. 73, 82; Id., ...
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FIESCHI, Battista (Giambattista)
Aurelio Cevolotto
Nacque, probabilmente a Genova, tra il 1460 e il 1471 da Luca dei conti di Lavagna, e da Caterina Di Negro Saliceti. Dottore utrisque legis, sposato [...] residente in Roma, compare fra gli ascritti alla sede romana della Compagnia.
La formazione giuridica e gli illustri testimonianza della Vernazza risulta anche che l'eretico, "esponendo la scrittura a suo modo", affermava "che tutto ciò che è ordine ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...