GIUSEPPE MARIA Tomasi, santo
Dario Busolini
Nacque a Licata, presso Agrigento, il 12 sett. 1649, primo figlio maschio di Giulio Tomasi-Caro e La Restia, duca di Palma di Montechiaro e signore di Lampedusa, [...] pregare, che davano valore assoluto alla Scrittura e importanza relativa alle devozioni popolari, , Palermo 1963, pp. 112-117 e passim; G.L. Masetti-Zannini, Meditazioni e impressioni romane del beato G.M. T., in Regnum Dei, XXV (1969), pp. 1-31; P ...
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CLARI, Giovanni Carlo Maria
Cesare Orselli
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Nacque a Pisa il 27 sett. 1677, da Costantino, suonatore di contrabbasso, conosciuto con il soprannome de "il romano" e Margherita Mariacini. Dopo i primi [...] 1705 nella Compagnia di S. Niccolò del Ceppo e S. Francesca Romana nella Compagnia di S. Marco. Ad essi fecero seguito: S. Romualdo riguarda la produzione più propriamente liturgica (messe), la scrittura è, in genere, sillabica e destinata a cinque ...
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LODOLINI, Armando
Anna Lia Bonella
Nacque il 26 marzo 1888 a Roma, da Alessandro, proprietario di una piccola tabaccheria-drogheria, e da Laura Diamantini.
Conseguita nel 1907 la maturità classica presso [...] militante" sia manualistica scolastica) alla scrittura introspettiva.
Si segnalano: Elementi di , Roma 1991, pp. 142, 170, 178, 193 s.; E. Lodolini, Gli istituti archivistici romani, in L'Archivio di Stato di Roma, a cura di L. Lume, Firenze 1992, pp ...
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GELIDO, Pietro
Guido Dall'Olio
Nacque a San Miniato al Tedesco (oggi San Miniato, in provincia di Pisa) alla fine del 1495 o ai primi del 1496. Il suo vero cognome era probabilmente Gelati. Della sua [...] G. e il Carnesecchi si alternavano nel tenere lezioni di sacra scrittura presso quel circolo (Arch. di Stato di Venezia, Sant'Ufficio, , Genève 1957, p. 243; P. Paschini, Venezia e l'Inquisizione romana da Giulio III a Pio IV, Padova 1959, p. 139; A. ...
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GISULFO (Gisolfo, Gisulfus, Gisulphus)
Paolo Cherubini
Principe di Salerno, primo di questo nome, nacque da Guaimario (II) e da Gaitelgrima verso il maggio del 930, mentre il padre era impegnato, al [...] che forse non escludeva un appoggio alla politica romana di riacquisizione territoriale ai danni dei Bizantini, per Principato longobardo di Salerno (secc. IX-XI), in Scrittura e produzione documentaria nel Mezzogiorno longobardo. Atti del Convegno ...
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PANCIATICHI, Bartolomeo
Giorgio Caravale
PANCIATICHI, Bartolomeo. – Nacque in Francia nel 1507 da una relazione extramatrimoniale del padre, Bartolomeo, legittimata il 29 marzo 1531 dal vescovo Alessandro [...] e nobili di ricchezze»), i quali «sprezzavano l’ordine della santa romana Chiesa e ogni rito santo e solo dicevano basta credere a Dio, aveva abbandonato il gusto per la lettura della Sacra Scrittura. Il 20 marzo 1576 dedicò alla duchessa Eleonora ...
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BARTOLOMEO da Bologna
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Ben poco è noto dei dati biografici di questo francescano, che pur non è da porsi tra gli ultimi teologi del sec. XIII, specie se si considera il contributo da lui dato all'approfondimento [...] un'attività di inquisitore che sarebbe durata, almeno per la provincia romana, fino al 1264; in tale anno infatti risulta con certezza Trionfo), ma procede sistematicamente attraverso l'esame della Scrittura, della tradizione - B. conosce solo quella ...
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GILIO, Giovanni Andrea
Michele Di Monte
Nacque a Fabriano in un anno non precisabile della prima metà del XVI secolo (la sua prima opera nota fu pubblicata nel 1550). Nulla si conosce circa la sua formazione [...] scelta delle forme e dei generi di espressione e di scrittura, che si muove con disinvoltura tra il modello classicheggiante del abbondanti esempi tratti dalla storia antica, greca e romana, accanto ad Aristotele compare anche Boezio, figura ...
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BROCARDO, Iacopo
Antonio Rotondò
Eretico e visionario del sec. XVI, non se ne conosce l'anno della nascita. Fino all'anno del definitivo espatrio (1568) le notizie su di lui sono frammentarie. Quel [...] ma con propensione alla lettura e studio della Sacra Scrittura; nel 15481549 lo incontrò in Francia, probabilmente a Parigi in Francia. Col distacco dei Paesi Bassi dalla Chiesa romana e con la pratica calvinista della direzione della Chiesa per ...
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POLENTON, Sicco
Paolo Viti
POLENTON, Sicco. – Figlio di Bartolomeo Ricci, detto Polenton, nacque a Levico, in Valsugana, nel 1375 o più probabilmente nel 1376. La famiglia era originaria di Padova e [...] per dilettare ed educare il lettore proponendo casi di storia antica, romana e sacra.
Si hanno di lui pure tre orazioni (per prestiti di libri, scambia giudizi su testi in lettura o in scrittura; ci sono anche lettere consolatorie. Così a Niccoli e a ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...