Pseud. di Alberto Pincherle, scrittore (Roma 1907 - ivi 1990). Esordì con il realismo provocatorio de Gli indifferenti (1929), romanzo capitale nella letteratura italiana del Novecento che illustra, attraverso [...] di M., in cui, con una sobrietà di scrittura addirittura proverbiale e una affabulazione robusta e ingegnosa, il era registrato su personaggi socialmente deboli (Agostino, 1944; La Romana, 1947; La disubbidienza, 1948; L'amore coniugale, 1949; ...
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Umanista (Diano, Lucania, 1428 circa - Roma 1498). Erudito ed appassionato cultore dell'antichità classica, insegnò alla Sapienza e fu il fulcro dell'Accademia romana, cenacolo di letterati entusiasticamente [...] Roma fu l'animatore dell'Accademia romana, un gruppo di letterati e umanisti che si riunivano in casa sua, esploravano i monumenti pagani e cristiani, raccoglievano statue ed epigrafi, usavano datare le loro scritture ab Urbe condita, celebravano il ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] che non si ritroverà più nelle grandi imprese romane di Michelangelo frescante. Si distinguono trifogli, anemoni e uno svettante issopo contro il muricciolo, pianta citata nelle Sacre Scritture. Un’ispirazione al vero si riscontrerebbe anche nel ...
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Gli antichi attribuivano l'Iliade e l'Odissea (e molti altri poemi) a un poeta di nome O.; di lui, però, non sapevano nulla che non fosse leggenda. Le Vite di O. a noi giunte (una delle quali attribuita [...] o di Virgilio, attorno al quale molto si discusse. I Romani colti conobbero sempre bene O. e la latinità ne trasmise il (1795). Egli, partendo dall'affermazione della inesistenza della scrittura nell'età omerica, ne dedusse che poemi di tali ...
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Teologo e iniziatore della Riforma in Germania (Eisleben 1483 - ivi 1546). Figlio di un minatore divenuto agiato imprenditore, studiò a Magdeburgo, Eisenach e nell'univ. di Erfurt (1501-05), laureandosi [...] esistenti e buone in sé stesse, L. vide che nella Scrittura giustizia e peccato indicano i due modi del riconoscimento fra Dio e papa sulle anime del purgatorio e la venalità della curia romana. Redatte in forma provocatoria e in latino per suscitare ...
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L’atto e il modo di scoprire e spiegare quanto in uno scritto o discorso appare oscuro od oggetto di controversia, di attribuire un significato a ciò che si manifesta o è espresso in modo simbolico, attraverso [...] , partendo dai segni convenzionali e simbolici della scrittura musicale, porta alla realizzazione fisica delle intenzioni e Polluce, asserendo che l’identificazione è fatta secondo l’i. romana. Il concetto e stato esteso anche alla cultura greca, per ...
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Storico francese(Saint-Pierremont, Reims, 1632 - abbazia di Saint-Germain-des-Prés, Parigi, 1707). Monaco benedettino, è considerato tra i fondatori della diplomatica e della paleografia moderne, discipline [...] per la prima volta un'organica classificazione per tipi e periodi della scrittura latina, distinguendo scritture librarie da scritture documentarie e tipi di epoca romana da tipi "nazionali" altomedievali. L'impostazione data da M. con quest'opera ...
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Paleografo (Cerrione 1871 - Firenze 1934). Allievo a Monaco di L. Traube, collaboratore di P. F. Kehr nella raccolta delle bolle pontificie, dal 1903 insegnò paleografia e diplomatica all'Istituto di studî [...] cancellerie dei re d'Italia; riguardo la storia della scrittura latina, oltre a saggi sulla tachigrafia e sui sistemi straniere sulle scritture italiane altomedievali (1927) e un'importante opera su La scrittura latina nell'età romana (1921). ...
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Rugarli, Giampaolo. – Scrittore italiano (Napoli 1932 - Olevano Romano, Roma, 2014). Dopo la laurea in giurisprudenza ha iniziato a lavorare dal 1955 per una banca del nord Italia e nel 1972 è stato promosso [...] a Direttore della sede romana dell’Istituto. Dopo aver denunciato irregolarità è stato relegato a mansioni inferiori, esperienza che ha ha lasciato il lavoro per dedicarsi completamente alla scrittura, producendo oltre venti volumi, tradotti in moti ...
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Storico dell'antichità italiano (Bologna 1927 - ivi 2000). Prof. di storia romana nell'univ. di Bologna dal 1968 e socio nazionale dei Lincei (1993). Diresse missioni di ricerca nel Dodecaneso e in Bulgaria [...] (1960); Fonti per la storia greca e romana del Salento (1963); Il lapicida romano (1966, tradotto in varie lingue); Coloni romani dal Piceno al Po (1971); Epigrafia romana (1982); Compitare per via (1988); La scrittura e le pietre (1993); Epigraphica ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...