DE AMICIS, Edmondo
Lucia Strappini
Nacque a Oneglia (Imperia Levante) il 21 ott. 1846 da Francesco, "banchiere regio dei sali" e Teresa Busseti. A Cuneo, dove la famiglia si era trasferita nel 1848, [...] nello stesso mese, sul Preludio di Bologna), accomunando la scrittura deamicisiana (pur senza esplicitamente nominarla) a quella dei violenza, dai suoi stessi personaggi"; e aggiungeva, a proposito del roman zo: "Non mi piace più, non ci ho più fede, ...
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DRAGHI, Antonio
Raoul Meloncelli
Nacque a Rimini tra il 17 genn. 1634 e il 16 genn. 1635 come risulta dal certificato di morte conservato nella cattedrale di S. Stefano a Vienna, datato 18 genn. 1700.
Scarsissime [...] Leopoldo I); La varietà di Fortuna in L. J. Bruto, l'autore della libertà romana, festa musicale (libr. N. Minato, 18 giugno 1692, con arie di Leopoldo I melodica aggraziata e scorrevole e una scrittura tutto sommato ricca anche se talora ridondante ...
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PARINI, Giuseppe
Giuseppe Nicoletti
– Suddito lombardo dell’impero asburgico, nacque il 23 maggio 1729 a Bosisio, sul lago di Pusiano nei pressi di Erba in Brianza, da Francesco Maria e Angiola Maria [...] un tempo) l’esercizio letterario e la privata e più ispirata scrittura poetica. Più di recente è stato Gennaro Barbarisi (cui si Elidonio, già dal 1777 Parini era stato accolto nella romana Accademia dell’Arcadia, facendo stampare qualche tempo dopo, ...
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FIAMMA (Flamma, de Flama), Galvano
Paolo Tomea
Nacque verosimilmente in Milano, sul cadere dell'anno 1283 come egli stesso riferisce nella Chronica parva (ed. Reichert, p. 102). Si ignorano i nomi e [...] alla stesura della Chronica extravagans e che la scrittura delle due opere si sia parzialmente sovrapposta.
Anonimo ravennate a G. F., in Atti d. Centro studi e documentazione sull'Italia romana, I (1967-1968), pp. 251-272; V. J. Koudelka, Il fondo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Cesare Baronio
Vincenzo Lavenia
«Formidabile […] autore di un’opera che è presente in tutte o quasi tutte le […] biblioteche» (Cantimori 1975, p. 272), campione di una ricostruzione del passato priva [...] un maggiore scandaglio delle fonti di cui sono testimonianza la scrittura disadorna di Baronio e, sul piano teorico, il libro stimolò la stesura di agiografie come quelle delle vergini sante romane di Gallonio (che si segnalò per il suo Trattato de ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Delio Cantimori
Giovanni Miccoli
Delio Cantimori è stato agli occhi di tanti un «grande maestro» (Sasso 2005, p. 278) nella cultura italiana ed europea del Novecento. È questa realtà di fatto che sollecita [...] il grande storico del Concilio di Trento, ospite frequente della sua casa romana (cfr. Jedin 1984; trad. it. 1987, pp. 239 e del totale fraintendimento di questo stile di lavoro e di scrittura, oltre che di una totale incomprensione del suo modo di ...
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BARTOLI, Daniello
Alberto Asor-Rosa
Nacque a Ferrara il 12 febbr. 1608, ultimo fra tre figliuoli di Tiburzio. Alle scuole del collegio della Compagnia di Gesù studiò grammatica, lettere umane e retorica. [...] a Malta, e lesse per un semestre la Sacra Scrittura nella chiesa dei gesuiti in Roma. Solo nel 1648, complesso, i quarant'anni trascorsi dal B. nella tranquillità della Casa romana dei professi si riassumono in una sola, lunghissima giomata di studio, ...
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DELLA VALLE, Pietro
Claudia Micocci
Nacque a Roma l'11 apr. 1586 da Giovanna Alberini e da Pompeo, la cui nobile famiglia vantava origini medievali (di essa il D. scrisse una Storia oggi perduta).
Il [...] secondo il modello antico sottesa all'insieme di queste scritture di viaggio.
Salpato da Venezia in abito e con 28; G. P. Bellori, Vita di P. D. il Pellegrino, premessa all'ed. romana dei Viaggi del 1662, cit.; F. M. Bonini, Vita di P. D., nell'ed ...
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CESARINI, Giuliano
Alfred A. Strnad
Katherine Walsh
Nacque a Roma nel 1398 da Andreuzzo e da Paolotia di Lorenzo Rustici.
Apparteneva ad un'antica famiglia patrizia romana, ormai decaduta, staccatasi [...] seduta, nel corso della quale il C. predicò sul passo della Sacra Scrittura "Mundamini, qui fertis vasa domini" (Isaia, 52, 11). Pochi si stabiliva l'unione tra la Chiesa greca e quella romana. In una solenne cerimonia svoltasi nel duomo di Firenze il ...
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GONZAGA, Ludovico
Gino Benzoni
Quarto dei cinque figli maschi del duca di Mantova Federico II e di Margherita Paleologo, vede la luce il 18 sett. 1539: lo precedono Francesco, Federico (che muore in [...] prima valutazione, la sua missione: mentre egli consegna una "scrittura" con l'"istesse cose" che ha tentato di dire Y. Caraux, Henri IV…, Paris 1977, ad ind.; A. De Maddalena - M.A. Romani, Vivre à côté du roi… L. G. à la cour… (1549), in La France ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...