ROTULO
G. Cavallo
Il r. costituì la forma normale di libro nel mondo antico, prima che, all'incirca tra i secc. 2° e 4°, venisse sempre più affiancato e poi definitivamente sostituito dal codice.Il [...] Non si può stabilire con precisione quando, nell'Antichità greco-romana, siano stati prodotti i primi r. illustrati, ma si , nel r. l'illustrazione seguiva l'andamento della scrittura, la quale era disposta in senso orizzontale, parallelamente ...
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GERINI, Niccolò di Pietro
Stefano Pierguidi
Figlio di Pietro e di Giovanna di Agnolo Bindo (Gaye), nacque a Firenze intorno al quinto decennio del XIV secolo.
Il G. si formò con ogni probabilità a Firenze [...] e altre, nel cortile, relative a episodi della Storia romana. Tra il 1390 e il 1395 realizzò, per la chiesa in Italy, II, London 1864, p. 23; C. Pini - G. Milanesi, La scrittura di artisti italiani (secc. XIV-XVII), I, Milano 1876, n. 8; Lettere di ...
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COTTON, Genesi di
M.V. Marini Clarelli
È così denominato dal bibliofilo inglese Robert Cotton, che lo acquisì prima del 1617, il codice Cott. Otho B.VI della British Library di Londra, che raccoglie [...] 31), datazione che coincide con quella avanzata per la scrittura da Cavallo (1967).Dal C. prende nome una 1731, London 1777; J.E. Grabe, Collatio codicis Cottoniani Geneseos cum editione romana, a cura di H. Owen, London 1778; T. Astle, The Origin ...
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ATESTINA, Civiltà
G. Fogolari
Con questa espressione si intende la civiltà che ebbe il suo massimo centro ad Este (l'antico nome è Ateste, forse dall'Adige che, fino al 589 d. C., solcava il luogo) [...] quindi con ogni probabilità un centro di formazione della scrittura. Altre iscrizioni sono incise sui piedistalli che sostenevano le tipo La Tène che domina nel IV periodo e in epoca romana. Dalla fine del II periodo e specialmente nel III, le fibule ...
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GUERRA, Camillo
Maura Picciau
Nacque a Napoli il 21 maggio 1797, secondo di cinque figli, da Pasquale e Angela d'Angelo. Il padre, capocantiere degli scavi di Pompei, proveniva da una famiglia di artisti [...] accademico con alto senso dell'ufficio: affiancò alla pratica la scrittura - anche a uso degli allievi - di numerosi saggi storiografici Capodimonte: Guerra jr., p. 55), in cui una matrona romana e un uomo anziano, in carcere, sono colti in atto di ...
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Vedi MAGDALENSBERG dell'anno: 1961 - 1995
MAGDALENSBERG
R. Egger
Il M. è, per quanto riguarda la sua altezza (m 1058), il secondo fra i monti di una catena situata, in direzione O-E, fra i fiumi della [...] sì da renderlo visibile anche da lontano. Esattamente a 100 piedi romani (m 29,6) dalla scalinata si eleva una singolare costruzione dei Veneti (v. atestina, civiltà). Di questa scrittura si servono ancora gli indigeni nella prima età imperiale ...
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FALLANI, Giovanni
Gemma Bracco Baratta
Nacque a Roma il 15 nov. 1910 da Achille ed Elvira Mazza; ordinato sacerdote nel 1933, si laureò in teologia all'università lateranense e in lettere nel 1937 presso [...] ) riunisce elzeviri, pagine più propriamente attente alla scrittura che alla storia e alla erudizione, ritratti umani S. Ragazzini, Per il centro dantesco di Ravenna; D. Mondrone, Passeggiate romane con G. F.; A. Vallone, Un'idea di F. dantista; L ...
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PARODI, Domenico
Daniele Sanguineti
PARODI, Domenico. – Nacque a Genova tra il 1644 e il 1653 da Giovanni Antonio maggiordomo presso una nobile famiglia della città.
Per questi estremi anagrafici è [...] , in questo Dizionario).
Si potrebbe piuttosto ipotizzare una presenza romana dello scultore a cavallo tra l’ottavo e il nono p. 404).
Non si può accettare, per questioni di scrittura, l’attribuzione a Domenico Parodi del gruppo ligneo con la ...
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CATANEO (Cattaneo), Pietro
Arnaldo Bruschi
È incerta la data di nascita, da porsi presumibilmente nei primissimi anni del sec. XVI, di quest'artista senese, figlio di Giacomo, il quale, benché attivo [...] senza frequenti citazioni bibliche e di storia romana. La preoccupazione principale è la sicurezza militare 'arte senese, Siena 1898, pp. 561-566 e note; C. Pini-C. Milanesi, Scrittura di artisti ital., s.l. né d., II, n. 178; J. Schlosser Magnino, ...
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GRIFFO (Grifi, Griffi), Francesco (Francesco da Bologna)
Paolo Tinti
Nacque presumibilmente a Bologna verso la metà del XV secolo da Cesare, di professione orefice.
Abbandonata definitivamente nel corso [...] , procurava di avvicinarsi il più possibile alla vivacità della scrittura a mano, in questo caso al tondo degli umanisti, Novellino di Masuccio Salernitano sono impressi entrambi con caratteri romani tondi di sorprendente e inusuale armonia, tanto che ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...