Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] progetto di una decorazione all’antica, con fregi, «ventiquattro storie romane» e «filosafi» di cui si legge il preventivo sul Tuttavia questi disegni risalgono, per stile di tratto e di scrittura, a un periodo intorno al 1478-1480, quando Leonardo ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] cavallo al quale un villano mostra la carcassa della nave romana che traspare dal fondo del lago (Firenze, Biblioteca dispongono di abilità e pratica nel disegno. "Concordare con la scrittura il disegno" diventa la sua parola d'ordine contro chi ...
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ANTICO
O. Grabar
Aggettivo sostantivato invalso nel linguaggio degli studi storico-artistici per designare globalmente elementi o procedimenti formali, iconografici, tecnici e anche presupposti ideologici [...] più facilmente e rettamente nei misteri della divina scrittura, recupera perciò un programma ben solido nelle sue H.P. L'Orange, Art Forms and Civic Life in the Late Roman Empire, Princeton 1965; G. Carettoni, I problemi della zona augustea del ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] provano gli impegni che continuò a prendere e la sua stessa scrittura. Proseguì gli studi di geometria e scrisse il trattato De a evocare, ma da un altro punto di vista.
Le aste romane, bianche, verdi, rosse, dorate si levano diritte contro il cielo ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] reca alla fine un'iscrizione con la data d'inizio della scrittura (1168). Sempre pisano, e legato a questo gruppo, è lo biblioteca del Sacro Convento, II, I libri miniati di età romanica e gotica, Assisi 1988; C. Bertelli, Sant'Ambrogio da ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] sia aniconici. All'ambiente palatino e alla grande riforma della scrittura è collegabile la legatura dell'Evangeliario di Metz (Parigi, nel 1296-1298), con Filippo principe di Taranto e di Romania (1294-1331), quartogenito di Carlo II d'Angiò (1285- ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] polemica si situa il giudizio di s. Agostino sulle immagini romane nelle quali i ss. Pietro e Paolo sono rappresentati ai 1979; A.M. Piemontese, Arte persiana del libro e scrittura araba, Scrittura e civiltà 4, 1980, pp. 103-156; Islamic Bindings ...
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ROMA - Pittura
G. Curzi
A. Tomei
La perdita degli apparati decorativi dei grandi cantieri romani del sec. 4°, solo in parte risarcita dalla sopravvivenza di un episodio semiprivato come il mausoleo [...] l'adozione di artificiosi caratteri mutuati dall'epigrafia romana che, nell'accentuato contrasto tra pieni e filetti e nelle reiterazioni di tratti ornamentali alle terminazioni, richiamano la scrittura del c.d. Virgilio augusteo, un codice di ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] anche se l'ideogramma per "città" usato nella scrittura geroglifica, con la sua pianta rotonda (quindi assai era Dja al momento della sua fondazione (Narmouthis in età greco-romana). Il tempio era dedicato alla locale dea delle messi, che si ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] del dogma.Sotto papa Giovanni I (523-526) nella catacomba romana di Commodilla venne rappresentata M. in trono con il Bambino sulle degli ultimi episodi in cui la Madre di Dio viene citata dalle Scritture canoniche (At. 1, 14), M. è stante in mezzo ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...