BERNABEI, Tommaso, detto il Papacello
Maria Teresa Calvano
Nacque a Cortona tra il 1490 e il 1500, e in questa città si svolse la sua attività giovanile che lo vide attivo insieme con Turpino Zaccagna [...] ampia e sonora, adeguandosi sia pur modestamente ai nuovi modi romani, tra Raffaello e Giulio Romano. In questo stesso anno 1872, pp. 47, 129, 196, 274; C. Pini-G. Milanesi. La scrittura d'arte italiana, Firenze 1876, disp. n. 8; J. A.Crowe-G. B ...
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FERRARI, Giovan Francesco
Franco Pignatti
Le notizie intorno alla sua vita sono quanto mai scarse. Nella Biblioteca modenese G. Tiraboschi riporta la testimonianza dell'erudito Francesco Forciroli, [...] Antonio Colonna da Lepanto e si accenna alla cittadinanza romana ottenuta dal letterato francese in quell'anno. Infine, narrazione aneddotica, senza punte di particolare originalità. La scrittura denuncia in maniera evidente le letture e le fonti ...
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PISARI (Piseri), Pasquale
Siegfried Gmeinwieser
PISARI (Piseri), Pasquale. – Compositore, nato intorno al 1725 a Roma. Si ignorano i nomi dei genitori (il padre sarebbe stato un muratore; cfr. Schilling, [...] Roma nel marzo 1778. La data del 27 marzo, ripresa dall’Antologia romana del 1777-78 (IV, p. 400) sarà un refuso, se già polifonici egli distingue tra «stile armonico» (che designa la scrittura polifonica regolare) e «in concerto» (che allude a una ...
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GRANDI, Orazio
Paolo Zublena
Nacque a Montecatini (l'odierna Montecatini Terme) il 13 genn. 1851 da Arcangelo, avvocato, amico di G. Giusti e di F. Carrara, e da Enrichetta Del Grande Pierallini. Trascorse [...] a Roma.
Intanto il G. si dedicava con passione alla scrittura. A venticinque anni fece uscire il suo primo romanzo, Margherita, cui protagonista, un pittore, si muove nella vita artistica romana e fiorentina.
All'attività di romanziere il G. affiancò ...
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BAROTTO (Varotta), Marcantonio
Carlo Ginzburg
Le sole notizie sulla vita del B. ci sono fornite da una "scrittura" compilata sulla base delle confessioni da lui rese in Udine al protonotario della Santa [...] vera, perché diceva fra mi, la vera chiesa et la vera fede è una sola, queste di costoro sono tante, quella della Chiesa Romana è una sola, tutti loro s'accordano e questi non, tutti questi sono huomini et tutti vogliono a suo modo, forsi che Calvino ...
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BRANCUTI (Brancuto), Fabrizio
Salvatore Caponetto
Se ne ignora la data di nascita e di morte. Nacque a Cagli, città del ducato di Urbino, nel secondo decennio circa del Cinquecento da una famiglia di [...] vita, sorretta dal comune amore per la poesia e la Sacra Scrittura: a lui il poeta dettava di notte la versione poetica dei , avendo deciso di abbandonare il servizio del duca e la Chiesa romana. Giunto ai confini con la Francia, in Piemonte, il B. ...
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GASTALDON, Stanislao
Rossella Pelagalli
Nato a Torino il 6 apr. 1861 da Luigi e da Luigia Grazioli, apprese dal padre le prime nozioni musicali. Trasferitosi a Firenze, studiò pianoforte con T. Meliani, [...] Carlos di Lisbona, con la direzione di L. Mancinelli. La rappresentazione romana, di cui fa menzione lo stesso G. Puccini in una lettera detta Blanche Lescaut, fu apprezzata dalla critica per la scrittura chiara ed elegante.
Frattanto il G. compose l' ...
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LACCETTI, Valerico
Elena De Luca
Nacque a Vasto il 18 giugno 1836 da Antonio, capo plotone della guardia d'onore del re, e da Glafira dei conti Mayo.
Ricevette una buona formazione letteraria, studiando [...] della Corona d'Italia.
Nel 1875 tornò a esporre alla mostra romana degli Amatori e cultori, nelle sale di piazza del Popolo. Presentò .
Negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla scrittura di opere teatrali. Il dramma storico Arrigo VIII re ...
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DELLO SCHIAVO, Antonio
Paolo Procaccioli
Nacque quasi sicuramente a Roma nella seconda metà del sec. XIV da Giovanni di Pietro.
Appartenente a una famiglia la cui nobiltà supposta dall'Isoldi, non è [...] la sua attività di storiografo e la sua scrittura non risentono degli influssi innovatori del primo umanesimo D. Studio preparatorio alla nuova edizione, in Arch. della R. Soc. romana di storia patria, XIII (1890), pp. 295-345, e nella prefazione di ...
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GODEMINI, Cesare
Leendert Spruit
Nacque a Pistoia da Francesco (o Girolamo: le fonti sono contrastanti) e da Maria Maddalena Marchetti l'8 (o il 16) ott. 1688. Compì i primi studi con i padri gesuiti [...] non vi era nulla di contrario a quanto insegna la Scrittura circa la creazione. In origine la filosofia cartesiana, introdotta la messa all'Indice da parte della omonima congregazione romana (1663), senza concedere tuttavia che essa fosse da ...
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visigotico
viṡigòtico agg. (pl. m. -ci). – Dei Visigoti, uno dei due gruppi (l’altro è costituito dagli Ostrogoti) in cui si divise l’antica popolazione germanico-orientale dei Goti, stanziato in età romana nel Ponto e di qui penetrato, tra...
s, S
(èsse) s. f. o m. – Diciottesima lettera dell’alfabeto latino; della sua forma originaria nella scrittura si hanno scarse notizie per la fase anteriore al greco, non sapendosi con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci prendessero...