SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] , ambedue derivati dalla s. geroglifica: la ieratica, costituita da segni essenzializzati, con tratti aggiuntivi cura di M. Cohen, Parigi 1963; G.R. Cardona, Antropologia della scrittura, Torino 1981; Anthropologie de l'écriture, a cura di R. Lafont, ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] .
La maggior parte degli studiosi faceva derivare l'alfabeto dalle scritture egiziane (sia dalla geroglifica sia dalla ieratica, o perfino dalla demotica); altri dalle scritture a caratteri cuneiformi (sia babilonese che assira, o anche sumera ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] curia romana, ne trasse ispirazione a tutte le sue numerose scritture, tra le quali primeggia l'Istoria del Concilio tridentino. architettonici, con rigoroso ordine inteso ad aumentare la ieratica impressione di verticalità, nel duomo di Siena si ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] rito bizantino risiede in Atene; ivi è anche la scuola ieratica (seminario) di Giovanni il Teologo con una ventina di , in una lunga serie di opere letterarie, ormai fissate nella scrittura. Fra queste, i monumenti più antichi e più gloriosi sono ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] vivono sulla riva del lago Erhhai a E. di Ta-li fu. Non hanno scrittura, ma molti di essi studiano il cinese.
I Sifan (barbari occidentali) vivono a O linea verticale; i visi esprimono una fissità ieratica: è uno strano miscuglio di primitività e di ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] Ōj in, sotto il cui regno la tradizione registra l'introduzione della scrittura e dei testi cinesi per opera di Achiki (284 d. C.) e dinastie (secoli V e VI): essenziali la solennità ieratica e le prescrizioni rituali. Le pieghe delle vesti si ...
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Il significato moderno della parola non è quello che essa aveva in antico e che in via secondaria continua ad avere anche oggi. Arte fu per gli antichi l'opera dell'uomo in quanto si distingua dall'operare [...] più importante, commento e soggetto dell'immagine. La figura è scrittura, non ha un valore proprio, e presto sorge l'idea della rappresentazione: prima la Madonna sul trono, più solenne e ieratica che nel Nord, non fosse altro per la sua origine ...
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OPERA
Gastone ROSSI-DORIA
. Nella definizione più comune questo termine designa un componimento di genere drammatico, concepito verso il 1600 da umanisti fiorentini e romani, cui concorrono le arti [...] , all'accorata concentrazione lirica, dalla ieratica solennità all'irresistibile ribellione, il discepolo tema], i due primi di carattere solenne, l'ultimo in allegro e in scrittura fugata a un dipresso come avverrà presso G. B. Lulli; altre sinfonie ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] presenza di una crescente e correlata eclissi della scrittura drammatica, gli studiosi devono fondatamente parlare della preminenza su tema biblico). Americane sono la ricerca orientalistica, ieratica, oracolare ("un guarire che attraversa tutto il ...
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VICO, Giambattista
Fausto Nicolini
Filosofo, storico, giureconsulto e critico letterario.
1. Primi anni (1668-1686). - Terzultimo degli otto figliuoli di Antonio, figlio d'un contadino maddalonese e [...] alla mente certe considerazioni sull'origine del linguaggio e della scrittura, che, senza darvi maggiore importanza di quella, tenuissima , assumono sempre più il tono d'un'alta, ispirata, ieratica poesia. Si direbbe quasi che l'irruzione d'una luce ...
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ieratico
ieràtico (raro geràtico) agg. [dal lat. hieratĭcus, gr. ἱερατικός, der. di ἱεράομαι «esercitare il sacerdozio», da ἱερός «sacro»] (pl. m. -ci), letter. – 1. a. Sacerdotale, per lo più con riferimento ai sacerdoti di popoli antichi:...
demotico
demòtico agg. e s. m. [dal gr. δημοτικός, der. di δῆμος «popolo»] (pl. m. -ci). – 1. agg. e s. m. Propr., popolare, volgare. In partic., scrittura d., tipo molto rapido di scrittura ieratica (v. ieratico), venuta in uso in Egitto...