PASCAL, Carlo
Giorgio Piras
– Nacque a Napoli il 21 ottobre 1866 da Stefano e Maria Gaetana Lapegna (la famiglia era di lontana origine francese) e fu fratello del matematico Ernesto (1865-1940).
Laureatosi [...] di filologia e di istruzione classica, XXXII (1904), pp. 1-9; Graecia capta. Saggi sopra alcune fonti greche di scrittori latini, Firenze 1905; Seneca, Catania 1906; La falsa corrispondenza tra Seneca e Paolo, in Rivista di filologia e di istruzione ...
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CASTAGNA, Niccola
Ciro Cuciniello
Nacque a Città Sant'Angelo (Pescara) il 21 ott. 1823 da Michelangelo e da Raffaela Della Cananea.
Il padre Michelangelo (nato a Città Sant'Angelo il 21 febbr. 1783 [...] Cesare Cantù..., ibid., XXX (1915), pp. 393-404, 442 s., 538-550; XXXI, pp. 63 76; G. Casati, Dizionario degli scrittori italiani, Milano 1925, II, p. 88; Catalogo della collezione di libri ed opuscoli riguardanti l'Abruzzo od appartenenti ad autori ...
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DRAGO (Dracco, Dracon), Luigi Onorato
Elisa Mongiano
Di famiglia nizzarda, oriunda della Provenza, nacque a Sospello (Nizza) nel 1512. Compì studi giuridici, conseguendo il dottorato in diritto civile [...] legalis, Parma 1688, p. 296; S. Alberti, Istoria della città di Sospello …, Torino 1728, pp. 173, 523; O. De Rossi, Scrittori piemontesi, Torino 1790, p. 133; T. Vallauri, Storia della poesia in Piemonte, I, Torino 1841, p. 286; I. B. Toselli ...
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In un paese come l’Italia, per lunghi secoli senza unità politica e ancora oggi vivacemente policentrico e multilingue, le accademie, in particolare quelle sorte tra Cinquecento e Seicento, hanno avuto [...] modo dello ’mprendere e del dichiarare le scritture de’ buon poeti, degli ornati retorici e degli altri simili ottimi scrittori […] è aperta tutta la forza delle parole, notata la grandezza e maestà delle sentenze, scoperto l’artificio (Bargagli 1569 ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] -85). Questi aggiornamenti non avvengono attingendo direttamente alla lingua viva di Firenze, ma sempre per la mediazione di letterati e scrittori che si ispirano ad essa (per la forma in -o della prima persona dell’➔imperfetto, per es., è decisiva l ...
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CITTADINI, Celso
Gianfranco Formichetti
Nacque il 1º apr. 1553 a Roma da nobile famiglia che vantava tra i propri avi Cecco Angiolieri; il padre Francesco era procuratore della corte romana dove si [...] nel 1824 venne riscoperto dall'abate De Angelis che subito dopo ne denunciò però la scomparsa (L. De Angelis, Biogr. d. scrittori sanesi, I, Siena 1824, p. 248).
Dopo una breve presenza a Roma nella biblioteca di Francesco De Rossi, lo scritto passò ...
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Con il termine italoamericano ci si riferisce per lo più alla parlata fortemente mista degli emigrati italiani d’America, descritta fin dagli studi di Livingston (1918) e Menarini (1947). Tale parlata [...] (1893), I misteri di Bleeker Street (1899), I sotterranei di New York (1916). Segue le tracce di Ciambelli lo scrittore Paolo Pallavicini con il romanzo Tutto il dolore, tutto l’amore (ripubblicato nel 1937 in Italia), ambientato fra gli emigrati ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] spesso l’effetto del paradosso, come nel seguente esempio di Karl Kraus sul tema della brevità:
(3) Ci sono certi scrittori che riescono a esprimere già in venti pagine cose per cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe (Detti e contraddetti ...
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(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] dal regime rese possibile la pubblicazione in catalano di molte opere scritte prima della guerra civile, o date alle stampe da scrittori in esilio. La maggior parte delle opere di J. Pla i Casadevall, V. Riera i Llorca, J.M. Espinàs, M. Rodoreda ...
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Il sistema e il modo di separare in un testo scritto i periodi e i vari elementi della proposizione con segni convenzionali (segni d’i.), per rendere più chiaro il senso, indicare le pause e le inflessioni [...] dalla metà del Settecento.
Con l’invenzione della stampa il sistema interpuntivo acquistò regolarità per opera di scrittori (P. Bembo), trattatisti (O. Lombardelli, G. Vittori da Spello), tipografi (A. Manuzio, G. Giolito ecc.). Dal Cinquecento ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).