PAOLI, Ugo Enrico
Filologo, nato il 9 maggio 1884 a Firenze ove si laureò in lettere nel 1906; prof. nei ginnasi-licei, poi nell'univ. di Genova di letteratura latina (1938-44), quindi di antichità greche [...] del mondo greco e romano, ivi 1960. Il P. si è anche occupato della letteratura umanistica (Prose e poesie latine di scrittori italiani, Firenze 1928; 4ª ed., 1953; edizione di "Il Baldus" e le altre opere latine e volgari di Teofilo Folengo, Firenze ...
Leggi Tutto
FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] come una rassegna-canone (stilata con intelligente purismo e vivo senso di lingua e stile) delle epoche e degli scrittori esemplari (o da evitare).
La pubblicazione degli Esempi (che ebbero un'ininterrotta fortuna come libro di testo fino agli ...
Leggi Tutto
Stato dell’America Meridionale. Confina a N con il Perù, a E con la Bolivia e l’Argentina; a S e a O è bagnato dall’Oceano Pacifico. Il territorio si allunga per 4200 km circa nel senso della latitudine [...] di critica. L’esperienza del colpo di Stato del 1973 provoca in vari casi la scelta dell’esilio e fa sì che molti scrittori non possano prescindere da un forte richiamo alla storia. È il caso di Donoso, che continua a scrivere fuori dal C. e dopo ...
Leggi Tutto
A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] italiani. Già nel secondo Trecento, anche se non scontata, questa prevalenza è chiara e presto viene accettata anche dagli scrittori di altri volgari, a partire dai veneti, in testa nel percorso verso l’elevazione del toscano-fiorentino a lingua ...
Leggi Tutto
COSMA da Matera
Maria De Marco
La scarsezza e la precarietà della documentazione a noi nota relativa a questo agiografo e traduttore dal greco, originario della regione di Matera e attivo intorno alla [...] nella seconda metà del sec. X, e che C. invece confonde con un omonimo alquanto più tardo, Simeone detto "nuovo teologo", scrittore di teologia e di mistica, di cui conosciamo sia la data di morte (12 marzo 1022) sia la biografia, dall'ingresso nel ...
Leggi Tutto
Filologo italiano (Roma 1905 - ivi 1979), figlio di Giuseppe. Prof. di filologia medievale e umanistica all'univ. di Macerata (1965) e dal 1966 alla Scuola Normale di Pisa. Entrato giovanissimo (1928) [...] dal 1939), della quale pubblicò un primo volume (1964), lasciandone incompiuto un secondo dedicato al De gestis Cesaris. Numerosi altri scritti sono stati riuniti in Dante e Boccaccio, e altri scrittori dall'Umanesimo al Romanticismo (post., 1983). ...
Leggi Tutto
La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] , c’è e si muove sosteneva che un italiano comune era sempre esistito e che non si doveva rinunciare all’autorità degli scrittori, delegando la norma al solo uso vivo. Che la lingua non potesse ridursi al lessico, e men che meno alla nomenclatura ...
Leggi Tutto
Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] richiesta di intervento era venuta da un ministro dello Stato unitario, e il dibattito non riguardava le scelte di un singolo scrittore o di un gruppo di letterati, ma il popolo dell’intera nazione da poco unificata. La Relazione del 1868 provocò un ...
Leggi Tutto
La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] simile contesto che vanno a collocarsi gli esemplari di libro di famiglia più evoluti e distesi di quei «mercanti scrittori» toscani – secondo la celebre formula di Christian Bec (1983) – che vissero fra Tre e Quattrocento e che talvolta riuscirono ...
Leggi Tutto
Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] accade nel resto dell’Italia, a nord e a sud.
In Toscana il volgare letterario si identifica con la lingua materna degli scrittori. Nella prosa, i Libri della famiglia di Leon Battista Alberti e la Vita civile di Matteo Palmieri (1406-1475), dediti a ...
Leggi Tutto
scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).