Padre della Chiesa (Cesarea di Cappadocia 335 circa - Nissa 394 circa), uno dei "grandi Padri cappadoci". Buon conoscitore di Platone e profondamente influenzato da Origene, ma anche da Metodio d'Olimpo, [...] , dall'amico Gregorio di Nazianzo; raggiunse il fratello ad Annesi ove si diede allo studio della Bibbia e degli scrittori ecclesiastici. Basilio, divenuto vescovo di Cesarea (370), lo fece eleggere a Nissa, ma il vicario del Ponto, Demostene, riuscì ...
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Storico (Richmond, Yorkshire, 1683 - Hildersham, Cambridge, 1750). Si rese noto per una violenta disputa con R. Bentley (1717). Qualche anno dopo fu in Italia, e scrisse una vivace Letter from Rome (1729), [...] l'età apostolica: e procedeva alla discussione di tutti i fatti miracolosi attestati dopo quella data dagli scrittori ecclesiastici, con un metodo razionalistico irrobustito e reso persuasivo dal comparativismo della critica deistica. M. aveva già ...
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Tradizioni ecclesiastiche, culto e teologie russe
Il Constantinus Orthodoxus in Russia nei secoli X-XV e la ricezione del Constitutum
Alessandro Maria Bruni
Questo contributo presenta la storia del [...] circa), sotto il regno del quale la Rus’ riceve il battesimo dai greci, è paragonato all’imperatore romano. Gli scrittori dell’XI e XII secolo vedono un chiaro parallelismo tipologico con il gran principe di Kiev. Le conseguenze della conversione di ...
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BALSAMO (Balsamone), Ignazio (al secolo Ercole)
Carlo Ginzburg
Nacque a Trani (secondo il Minieri Riccio, a Specchia) nel 1543, da agiata famiglia.
Il 5 marzo 1561 fu accolto come novizio nella Compagnia [...] , II, Napoli 1794, p. 19; C. Minieri Riccio, Notizie biogr. e bibl. degli scrittori napoletani fioriti nel sec. XVII, Milano-Napoli-Pisa 1875, p. 2; C. Villani, Scrittori ed artisti pugliesi antichi, moderni e contemporanei, Trani 1904, pp. 97 s.; H ...
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MODERNISMO (ted. Reformkatholizismus)
Mario Niccoli
Con questo termine o, più esattamente, con quello di modernismo cattolico si indica quel movimento di riforma interna del cattolicismo patrocinato [...] ogni costo nella Chiesa per operare una riforma in essa e non contro di essa.
È stato osservato - da scrittori modernisti o filomodernisti - che la tendenza ad armonizzare i dati centrali della rivelazione neotestamentaria con le forme mutevoli della ...
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L'editoria cattolica dall'Unita alla fine del fascismo
Albertina Vittoria
Tipografi e libri di argomento religioso dopo l’Unità
L’unificazione del paese comportò conseguenze anche sul versante della [...] e ardenti, i laici ed ai veterani i giovani o quasi giovani». Su questa strada dovevano continuare a camminare gli scrittori cattolici che Papini incitava a «essere i missionari laici e volontari in terra cristiana», e anzi a riacquistare «lo spirito ...
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BENEDETTO BISCOP, Santo
J. Higgitt
BENEDETTO BISCOP, Santo (Biscop Baducing)
Nobile inglese originario della Northumbria (ca. 628-689), protettore del monachesimo e committente di arte monastica del [...] (674) e di Jarrow (681 o 682).La sua opera è stata descritta in anni immediatamente successivi alla sua morte da due scrittori, entrambi monaci nei suoi monasteri: l'anonimo autore di una vita di s. Ceolfrido, il principale discepolo di B., e Beda il ...
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AURIEMMA, Tommaso
Alberto Merola
Nacque a Napoli nel 1614. Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1632 e insegnò alcuni anni lettere e teologia morale; si dedicò poi alla predicazione che svolse specialmente [...] del Regno di Napoli, I, Napoli 1782, p. 483; C. Minieri Riccio, Notizie biogr. e bibliogr. degli scrittori napoletani fioriti nel sec.XVII, I, Milano-Napoli 1875, p. 68; J. De Guibert, La spiritualité de la Conpagnie de Jésus, Roma 1953, p. 389 ...
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CALDERINI, Apollinare
Valerio Castronovo
Nacque a Ravenna in data non precisabile. Appartenente ad una famiglia legata da tempo ai Farnese - per il tramite del cardinal Ranuccio, vescovo di Ravenna [...] dell'opera di C. vale la pena, semmai, di ricordare quelle che lasciano trasparire il disegno più immediato dello scrittore ravennate in relazione alla situazione politica della penisola, e a quella dei Farnese in particolare, il cui governo era ...
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I Chazari nella storia del giudaismo. - Il popolo dei Chazari (ebraico kazārīm, kūzārīm, e anche qāzār; arabo khazar) ha una notevole importanza storico-religiosa per l'adesione delle cerchie dirigenti [...] per averne ancor più particolareggiata informazione, e riuscì a fargli avere una sua lettera, in ebraico, a tale intento. Già lo scrittore ebreo Yĕhūdāh al-Bargelōnī, in un suo libro scritto fra il 1090 e il 1105, cita la lettera responsiva di Yōsēf ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).