(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] e Ǧ. al-Ġiṭānī, autore di raffinati romanzi popolati di personaggi attinti da un passato antico. In Siria emergono Mīnah, autodefinitosi «scrittore del mare e del realismo socialista» e divenuto noto nel mondo arabo con il romanzo al-Širā‛wa ’l-āṣifa ...
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Antropologia e linguistica
Modo di rappresentare visivamente, attraverso tracce grafiche, i segni linguistici o le loro sequenze.
Nei segni linguistici si distinguono un significante e un significato; [...] del linguaggio naturale (G.R. Cardona, 1981). Questo non significa affermare che non esistono differenze tra sistemi scrittori che esprimono graficamente e foneticamente una lingua parlata (s. alfabetiche) e sistemi che esprimono in forma grafica un ...
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Indianista e letterato italiano (Torino 1840 - Roma 1913). Insegnò sanscrito e glottologia a Firenze dal 1863 al 1890, e letteratura italiana, oltre che sanscrito, a Roma dal 1890 al 1908. In indologia [...] natalizi in Italia e presso gli altri popoli indo-europei (1878); Storia comparata degli usi funebri in Italia e presso gli altri popoli indo-europei (2a ed. 1878). Ancora oggi utile il suo Dizionario biografico degli scrittori contemporanei (1879). ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] lingua stessa in chi – il restante 10% – l’aveva fino ad allora praticata prevalentemente per iscritto e, scrittori compresi, secondo modelli abbastanza rigidi.
Che al momento del raggiunto traguardo dell’Unità la situazione linguistica italiana nel ...
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Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] a tutti i livelli, in tutti i registri, in tutte le funzioni comunicative, con una naturalezza che scrittori non toscani dovevano faticosamente procurarsi con esiti spesso approssimativi.
Nei molti anni di insegnamento allo Studio padovano (1592 ...
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Filologo e dantista italiano (Taviano, Sambuca Pistoiese, 1867 - Firenze 1941); dapprima bibliotecario, poi prof. di letteratura italiana nelle univ. di Messina (1901-12) e di Firenze (1923-37); dal 1912 [...] di filologia testuale, alle quali il B. attese particolarmente negli ultimi suoi anni (La nuova filologia e l'edizione dei nostri scrittori da Dante al Manzoni, 1938), e che segnano un nuovo, fecondo indirizzo ponendo il B., insieme con V. Rossi, a ...
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Filologo tedesco (Brunswick 1793 - Berlino 1851), prof. nelle univ. di Königsberg (1818) e di Berlino (1825). Grecista, latinista, germanista, studioso di metrica; insigne soprattutto per il metodo della [...] , 1874) in un certo numero di canti indipendenti, in base a rigidi criterî razionali. Curò le edizioni di varî scrittori latini; tra esse specialmente notevoli sono quelle di Terenziano Mauro, Aviano, Lucrezio, con ottimo commento critico, e poi di ...
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CARLINO, Marco Antonio (Ateneo)
Claudio Mutini
Sull'incertezza che può sussistere circa il nome è lo stesso C. a fornire spiegazioni: in un capitolo della sua opera, La grammatica volgar dell'Atheneo [...] del latino parlato in seguito alle invasioni barbariche, ha potuto, per merito di un numero assai esiguo di buoni scrittori, assurgere alla nitidezza della lingua letteraria.
Secondo Partenio il latino è ormai una lingua straniera tale da essere ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] L. Mosendz, O. Ol´žyč) e di Varsavia (J. Lypa, N. Livc´ka-Cholodna) e, dopo la Seconda guerra mondiale, degli scrittori operanti nella Germania Occidentale e in Austria (il critico letterario G. Shevelov, i narratori U. Samčuk, J. Klen, I. Bahriany e ...
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MARCHESI, Concetto (App. I, p. 820)
Luigi MORETTI
Latinista, morto a Roma il 12 febbraio 1957. Dopo la caduta del fascismo (luglio 1943) era stato nominato rettore dell'univ. di Padova, ma, instaurata [...] 1950; Divagazioni, Venezia 1951; Il cane di terracotta, Bologna 1954, nei quali ha raccolto, oltre a scritti di fantasia, saggi su scrittori latini, dal 1° sec. a. C. al 1° d. C., su Omero e su alcuni autori cristiani. Ma attività preminente del ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).