(o serbo-croato) L’insieme dei dialetti parlati nella Serbia e nella Croazia, e in parte anche nell’Istria, nella Slovenia, nel Montenegro e nella Repubblica della Macedonia del Nord, appartenenti, con [...] la cui lingua costituì a lungo un modello di purezza ed eleganza.
Nel 18° sec., con le riforme asburgiche, gli scrittori scoprirono il popolo: il francescano dalmata A. Kačić Miošić si indirizzò ai «poveri contadini», senza distinzione di stirpe o di ...
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In ambito linguistico e letterario, con purismo si intende ogni dottrina e atteggiamento critico-normativo, a carattere tradizionalista, che rifiuta e condanna con intransigenza ➔ neologismi, tecnicismi, [...] secolo d’oro nella Toscana del Trecento, in quanto il linguaggio toscano, portato alla sua massima grazia dai grandi scrittori del Trecento, rispetto agli altri dialetti neolatini si era già costituito come puro, perfetto e leggiadro, e questi pregi ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ristampato e arricchito (1623 e 1691, in tre volumi) con limitate aperture ad autori d’altre epoche e a scrittori non fiorentini o di ambito tecnico-scientifico, divenne il baricentro delle discussioni linguistiche del Seicento sia per gli oppositori ...
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Paleografo, filologo, storico della cultura medievale tedesco (Altendorf 1906 - Monaco di Baviera 1991). Dal 1953 è stato professore ordinario di filologia latina medievale nella università di Monaco. [...] P. Lehmann, il B. ha studiato i problemi della scrittura latina nell'età altomedievale e in particolare i centri scrittorî tedeschi di età carolingia (Die südostdeutschen Schreibschulen und Bibliotheken in der Karolingerzeit, I, 2a ed., 1960; Libri ...
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Costrutto sintattico consistente nel susseguirsi di due costruzioni diverse in uno stesso periodo, la prima delle quali resta incompiuta, mentre la seconda porta a compimento il pensiero; per es.: Io, [...] pazienza. Più genericamente, qualsiasi costrutto in cui non viene osservata la sintassi normale. Frequente nel parlare familiare e nei proverbi, è spesso utilizzato dagli scrittori, o per maggiore efficacia o per riprodurre il linguaggio del popolo. ...
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Filologo, morto a Napoli il 24 agosto 1971. Direttore del Grande dizionario della lingua italiana dell'Utet, era passato, nel 1961, dalla cattedra di filologia romanza a quella di letteratura italiana, [...] il Novecento raccogliendo, in Testimonianze del Novecento letterario (post. 1972), soltanto alcuni dei suoi interventi su scrittori di questo secolo (Panzini, Soffici, Bacchelli ma soprattutto D'Annunzio e Pirandello). Un'originale interpretazione ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] della moda italiana in Polonia.
Punto di arrivo dell’elaborazione poetica cinquecentesca è l’opera di J. Kochanowski, scrittore bilingue, che nella sua produzione più tarda (Treny «Lamenti», 1580) preannuncia la temperie successiva: la sua opera sarà ...
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BERGANTINI, Gian Pietro
Gian Luigi Beccaria
Nacque a Venezia il 4 ott. 1685. Ancor giovane si trasferì a Bologna per studiare nel collegio dei gesuiti S. Luigi Gonzaga; dopo otto anni trascorsi a Bologna, [...] da coloro che si battevano per l'allargamento del canone, e per l'inclusione più larga nei lessici di voci di scrittori non toscani, o per una maggiore libertà e novità terminologica. Si pensi agli spogli che furono condotti per le Voci italiane ...
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RONCONI, Alessandro
Latinista, nato a Firenze il 2 novembre 1909. Professore di letteratura latina all'università di Urbino (1938-48), di Bari (1948-51), di Pisa (1952-54), poi di Firenze; condirettore, [...] di filologia classica.
È autore di saggi, commenti e contributi a testi critici latini, di studî e articoli su scrittori latini, di ricerche grammaticali e stilistiche; ha inoltre pubblicato pregevoli volumi: Il verbo latino: principi di sintassi ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] nuove scuole di retorica che hanno un’adeguata espressione in Anselmo di Besate, fino a grandi temperamenti di teologi e di scrittori come Pier Damiani, Lanfranco di Pavia, Anselmo d’Aosta.
Più notevole la vita intellettuale tra la fine del 9° e l ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).