Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] », 1893-97); M. Valančius, pedagogo e moralista, autore di opuscoli su temi educativi e agricoli. Si segnalano inoltre lo scrittore D. Poška e il poeta A. Strazdas; il pubblicista L. Ivinskis, il predicatore e novelliere A. Tatarė. Il passaggio ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] prefazione alla terza edizione (1726) della Biblioteca dell’eloquenza italiana, libro che è in sostanza una bibliografia di scrittori, ma nella prima parte «tratta dell’origine, e del processo dell’Italiana favella» (come avverte il frontespizio ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] il secondo e il terzo quarto del Cinquecento» (Castellani 1980: I, 22); tale innovazione fu recepita favorevolmente dagli scrittori italiani fin dal XVI secolo e divenne normale nella lingua letteraria.
A giudicare dalle forme moderne ragliare < ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] casi previsti dalla ➔ legge Tobler-Mussafia, e l’enclisi libera fu preferita fino all’Ottocento, soprattutto dagli scrittori del neoclassicismo: «Se non daranla, rapirolla» (Monti I, 184), anche con elementi diversi dal verbo (preposizioni, avverbi ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] gli Elementi, l’Anima, il Corpo, l’Uomo. Il titolo, anziché evocare il debito verso l’uno o l’altro scrittore del Trecento o verso le Tre Corone nel loro complesso, richiama l’idea della ‘costruzione’, dell’impianto architettonico: suggerisce dunque ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] (1922), p. 57. e di S. Wedkiewicz, Cracovia 1930, la voce B. G. in Encici. Ital., VI, p. 796, e quella nel repertorio Scrittori di Roma, Roma 1938, pp. 836-838; altri profili in Riv. ital. di letter. dialettale, IV (1932), pp. 97-101, e in Romana, V ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] queste cene (Dec. VIII, 9)
Attraverso i secoli (si rimanda a D’Achille 1990 per dettagli) il costrutto compare in scrittori e generi differenti: dalla poesia del Petrarca (come si è visto nell’es. 77 tratto da Rerum Vulgarium Fragmenta, CCCXXIV) alle ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] di standardizzazione su base esclusivamente toscana. Se esempi di scrittura letteraria furono forniti soprattutto da scrittori operanti nelle corti padane, i propugnatori della teoria cortigiana (➔ cortigiana, lingua) guardarono come modello alla ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] . Tale costruzione, normale nel fiorentino parlato e scritto del Trecento, venne accolta in modo generalizzato dagli scrittori italiani dei secoli successivi, intenzionati a far proprio il modello offerto dalla lingua di ➔ Dante, ➔ Francesco ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] & Munaro 2009: 8).
Gli usi letterari possibili nel nostro tempo sono sotto gli occhi di tutti, e allora per gli scrittori normalmente (ma l’inconsapevolezza, il difetto di percezione, sono di tutti) si tratta di uso soppesato nel suo sapore, nei ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).