CECCARONI, Agostino
Sergio Cella
Nacque a Calisese (Cesena) il 4 nov. 1867, figlio di Rinaldo e di Adelaide Guidi. Studiò dapprima nel seminario di Cesena, poi ne uscì per seguire e completare gli studi [...] stampa, Roma 1919, p. 555; T. Rovito, Letterati e giornalisti ital. contemporanei, Napoli 1922, p. 93; G. Casati, Dizionario degli scrittori d'Italia, Milano a. d. (ma 1926), II, p. 114; S. Cella, Giornalismo e stampa period. a Fiume (1813-1947), in ...
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CI
Ci (come vi) può avere diversi valori.
1. Può essere un pronome ➔personale atono di 1a persona plurale.
• In funzione di complemento ➔oggetto
Tu ci hai sentito (= hai sentito noi)
• In funzione [...] ma non rispecchia la reale pronuncia, a meno che il lettore non elida mentalmente la i. Questa soluzione era adottata da molti scrittori del secondo Ottocento che intendevano riprodurre le movenze dell’oralità
e ci ho la moglie anch’io (G. Verga, I ...
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ARLIA, Costantino
Luigi Lerro
Nacque il 23 ag. 1829 ad Aiello Calabro. Laureatosi in giurisprudenza a Napoli, entrò in magistratura e quindi al ministero di Grazia e Giustizia, ove prestò lungamente [...] di Stabia 1904, pp. 1-15; necrologio in Giorn. stor. d. letterat. italiana,LXVI (1915), 2, p. 308; V. G. Galati, Gli scrittori delle Calabrie, I, Firenze 1928, pp. 229-231; G. Mazzoni, L'Ottocento,Milano 1934, p. 550; Encicl. ital., IV, p.401. ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] di pastorella borghese, in cui la corteggiata replica al corteggiatore nella propria lingua e in malo modo (➔ scrittori stranieri, italiano degli).
Altri reperti recentemente hanno arricchito il panorama della nostra lirica più antica, documentando ...
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L’opera in volgare di Francesco Petrarca (Arezzo 1304 - Arquà 1374) si esaurisce nelle 366 liriche d’amore che compongono i Rerum vulgarium fragmenta (indicato più comunemente, a partire dal Quattrocento, [...] norma linguistica. All’indomani delle Prose bembiane la pressione del modello è tale da condizionare le scelte anche di scrittori non lirici, come garantisce l’iter redazionale dell’Orlando furioso (➔ Ludovico Ariosto).
Dopo l’apoteosi del XVI secolo ...
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GASPARINI, Evelino (Evel)
Emanuela Sgambati
Nacque ad Altivole, nel Trevigiano, il 24 sett. 1900 da Antonio e da Enrichetta Sarto. Rimasto presto orfano, prima del padre poi della madre, ebbe come tutore [...] fra il 1941 e il 1947 - usciti in limitata tiratura come corsi universitari e riuniti poi nel volume Scrittori russi. Puškin, Lermontov, Gogol´, Dostoevskij, Tolstoj, Čechov, Leont´ev (Padova 1966) - che si svilupperà questa sua straordinaria ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] bene cosa il dottore volesse dire, e quale equivoco avesse preso, gli troncò il nastro in bocca (ivi, III)
Altri scrittori, coetanei coevi di Manzoni, hanno invece un repertorio più vasto. Mazzini usa il trapassato remoto nella frase causale in cui ...
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Il termine enumerazione (dal lat. enumeratio «enumerazione») fa riferimento a un procedimento discorsivo, comune in ogni tipo di testo, sia scritto che orale, che prevede che un concetto generale venga [...] di culto religioso (si pensi agli elenchi tipici dei riti, ad es., le litanie cristiane); è stata poi utilizzata da scrittori e poeti di tutti i tempi che le hanno riconosciuto efficacia argomentativa, descrittiva, narrativa, e le hanno così fatto ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] continuando a rappresentare un modello fino alla prima metà dell’Ottocento, non sfugge all’accusa di arcaismo mossa dagli scrittori più influenzati dai modelli europei, cioè francesi: lo stile sintattico ricco di nessi subordinativi del Casa, per es ...
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BALBI, Giovanni (Iohannes Balbus, de Balbis, de Ianua)
Alessandro Pratesi
Genovese di nascita, rivestì nella città natale l'abito domenicano. Secondo una tradizione non controllabile, la famiglia sarebbe [...] presso il convento domenicano di Genova.
Secondo il Giustiniani, il B. sarebbe morto nel 1298.
Bibl.: R. Soprani, Li scrittori della Liguria..., Genova 1667, pp. 130 s.; J. Quétif-J. Echard, Scriptores ordinis Praedicatorum recensiti..., I, Lutetiae ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).