Raffaele Liucci
Gli anni di piombo diventano romanzo
Da Marco Tullio Giordana a Enrico Deaglio, sempre più registi e scrittori si cimentano con le vicende del terrorismo e delle stragi mafiose. Ma la [...] della strage con la complicità dei servizi di intelligence italiani e atlantici. Da qui il dibattito pro e contro regista e scrittore si è subito infuocato sulla Rete, sulla stampa, in video e trasmissioni tv. Se da un lato le critiche di Sofri ...
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Umanista (n. 1424 - m. Milano 1500 circa). Insegnò a Milano lettere latine e greche dedicandosi a edizioni e traduzioni di scrittori cristiani; particolarmente va ricordato il Sanctuarium (1480), raccolta [...] agiografica condotta con acuto senso critico, fonte interessante anche per le notizie che dà su opere d'arte ...
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Khatibi, Abdelkebir. – Scrittore marocchino (El Jadida 1938 - Rabat 2009). Laureato in sociologia alla Sorbona di Parigi, appartiene alla generazione degli scrittori degli anni Sessanta che si è confrontata [...] con la decolonizzazione e la conquista dell’indipendenza da parte degli Stati del Maghreb. Nei suoi scritti ha applicato una decostruzione e una ricostruzione della lingua francese, cuore della cultura ...
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GIOVANNETTI, Eugenio (App. II, 1, p. 1060)
Giornalista e scrittore, morto a Roma il 1° maggio 1951.
Bibl.: P. Pancrazi, Scrittori d'oggi, I, Bari 1946; G. Bellonci, in Giornale dell'Emilia, Bologna, 2 [...] giugno 1951; E. Falqui, in Il Tempo, Roma, 3 maggio 1951; id., in Idea, 11 maggio 1952 ...
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Critico e poeta spagnolo (Castellón de Ampurias, Gerona, 1863 - Madrid 1953). Fondò la Revista Nueva, attorno alla quale convennero gli scrittori della "generazione del '98"; poi collaborò a La Estafeta [...] literaria e El Español di Madrid. Come poeta, è stato sensibilissimo all'influsso della lirica francese. Tra le sue opere di critica: Dramaturgia castellana (1891); Desde la platea. Divagaciones y críticas ...
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Scrittore di lingua tedesca (Praga 1885 - ivi 1948), di origine ebraico-boema. Nel 1928 fondò, con altri, la Federazione degli scrittori proletar-rivoluzionarî tedeschi. Arrestato nel 1933 a Berlino in [...] seguito all'incendio del Reichstag, e rilasciato solo perché cittadino cecoslovacco, si arruolò nelle guardie rosse durante la guerra civile di Spagna (1937-38). Emigrato nel 1939 a New York e negli anni ...
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LINDEGREN, Johan Erik
Poeta e critico svedese, nato a Luleå il 5 agosto 1910; con Ekelöf e Vennberg uno degli scrittori d'avanguardia che ha tentato di dare un programma al movimento poetico antitradizionalista [...] detto "40-tal" (cioè degli anni quaranta). Idee psicoanalitiche e surrealistiche erano in piena voga in Svezia già intomo al 1930, ma solo nel decennio successivo esse trovarono giustificazione e sistemazione ...
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Scrittore giapponese (n. Kyoto 1949). Autore di successo, si è fatto interprete dello smarrimento di una generazione cresciuta nel benessere del dopoguerra con romanzi caratterizzati dal taglio cinematografico [...] , Kaze no uta o kike («Ascolta la canzone del vento»), con il quale ottenne nello stesso anno il premio Gunzo come migliore scrittore esordiente. Dall'ottobre 1986 ha viaggiato tra la Grecia e l'Italia (in partic. in Sicilia e a Roma) e nel 1991 ...
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Letterato (Venezia 1706 - ivi 1743). Amico di A. Zeno e di G. Gozzi, promosse o curò a Venezia e a Padova edizioni di scrittori cinquecenteschi, nonché la raccolta di Rime di diversi antichi scrittori [...] toscani (1740); si occupò dello stile di Della Casa in un dialogo intitolato Il Tasso; compose rime amorose, giocose, Carmina latini ...
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Movimenti artistici e letterari d’avanguardia sorti dopo la Seconda guerra mondiale; più in particolare, il movimento letterario cui diedero vita critici e scrittori italiani sul finire degli anni 1950.
La [...] , fenomenologia), si tradusse in un consistente aggiornamento scientifico nel lavoro dei critici, cui corrispose, da parte di molti scrittori, il rifiuto della letteratura allora in auge (e in particolare di autori come G. Bassani, C. Cassola, G ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).