Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] l'esistenza di questa pretesa servitù, di cui non è traccia nel diritto scritto. Del pari non v'è accordo tra gli scrittori sul punto se le chiese rientrino tra gli edìfici destinati al culto pubblico che per gli articoli 556 e 572 cod. civ. sono ...
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. Nome di etimologia incerta (per lo più riconnesso con αἴθω "ardo"), equivalente a domus "casa". Da questo primo significato derivano gli altri due di "sepolcro" e "tempio", perché il sepolcro era considerato [...] indica la nicchia contenente il cadavere o il vaso cinerario.
Aedes nel significato di tempio è di uso frequentissimo negli scrittori, e doveva esser di uso comune nella lingua viva; ma in realtà aedes e templum sono cose essenzialmente diverse, e ...
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POLONIA (A. T. 51-52)
Riccardo RICCARDI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Giovanni MAVER
Stato dell'Europa, confinante a N. con la Lettonia, la Lituania, la Germania (Prussia Orientale) e il territorio [...] di nuovo un distacco maggiore - poiché restano in buona parte distinti la cultura, i gusti, i bisogni e le aspirazioni degli scrittori e dei lettori: da un lato la parte più progredita della nobiltà e l'alto clero, dall'altro le masse della piccola ...
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PALEOTTI, Vincenzo
Giuseppe Ermini
Giureconsulto, nato nel 1425, morto nel 1498 a Bologna. Addottoratosi in diritto civile presso l'università bolognese nel 1446, v'iniziò nel 1451 l'insegnamento del [...] , chiamatovi dal duca Ercole. Ebbe tra i suoi scolari il giurista Ippolito Marsili. Abbiamo di lui consigli e ripetizioni varie e un trattato De dote (in Tract. univ. iur., IX).
Bibl.: G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1783. ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] articolato nei ceti e nelle comunità minori.
Non allo S. ma essenzialmente alla società volgono la loro attenzione gli scrittori socialisti, i quali non riconoscono allo S. una funzione autonoma, perché lo considerano uno strumento al servizio degli ...
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PACE (Pacius), Gillio
Pietro Vaccari
Giureconsulto, filologo, filosofo, nato nel 1550 a Vicenza e morto a Valenza nel 1635. Scolaro a Padova di reputati maestri, tra i quali il Menochio e il Panciroli, [...] molto equilibrio e con molta chiarezza dei diversi metodi usati nelle scuole di diritto dai primi glossatori agli scrittori più recenti. Insegnò più tardi a Montpellier, Padova e Valenza. Può essere considerato degno continuatore della scuola dell ...
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BORGARUCCI
Luigi Firpo
Famiglia distintasi nel sec. XVI con vari personaggi, originaria di Canziano in Umbria, già castello di Gubbio, ma appartenente al ducato d'Urbino. Negli anni fra il 1520 e il [...] , Venezia 1745, p. 447; G. Fontanini-A. Zeno, Biblioteca dell'eloquenza italiana, II, Venezia 1753, p. 478; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1716 s.; N. F. Haym, Biblioteca italiana, IV, Milano 1803, pp. 9, 207, 284 ...
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RAMPONI, Francesco
Giuseppe Ermini
Giureconsulto italiano, nato da cospicua famiglia bolognese, laureatosi in diritto nel 1350 e morto a Bologna il 15 settembre 1401. Lesse a lungo diritto civile nell'ateneo [...] pontefici. Nel 1399 si trovò ad essere momentaneamente bandito dalla città dalla fazione dei Gozzadini. Suoi consilia si trovano editi insieme con quelli del Calderini (Lione 1550).
Bibl.: G. Fantuzzi, Notizie degli scrittori bolognesi, Bologna 1789. ...
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INDUSTRIA (lat. industria)
Francesco COPPOLA D'ANNA
George MONTANDON
Ugo Enrico PAOLI
Carlo RODANO
Gino OLIVETTI
Giuseppe Menotti DE FRANCESCO
Mario ROTONDI
Sta a significare propriamente l'abilità [...] B. Franklin, il quale coniò la frase: "Il tempo è denaro", assegnava al lavoro solo sei ore su ventiquattro. Nel 1779 uno scrittore lamentava che in Francia si lavorasse solo due ore il giorno. Si continuava, come nel Medioevo, a dipingere l'uomo d ...
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BRENZONE (Brenzoni), Laura
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Nacque da Nicolò e da Bianca Fracastoro a Verona nella seconda metà del sec. XV. Di lei, ricca e avvenente, si sa soltanto ciò che ci è stato tramandato dai letterati (Panfilo [...] di letterati che rinnovano nella città la spensieratezza della stagione umanistica, anche se l'offerta lirica dei vari scrittori, qualora si faccia eccezione per Giovanni Cotta e Giorgio Sommariva, non supera il livello di una decorosa mediocrità ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).