Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] , la fondazione nel 1850 di quella che doveva diventare l’influentissima «Civiltà cattolica», da parte di un collegio di scrittori gesuiti, era avvenuta sotto il segno di una visione «altra» della nazione, guelfa e antiliberale. La divulgazione di ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] "costituisce una delle più dirette e delle più utili applicazioni" (Nuove tavole di vitalizi di G. B. Vasco,in Scrittori classici italiani di economia politica, Milano 1804, XXXV, p. 453), gli era suggerita dalla stessa esigenza che, nell'ambito ...
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filosofia
Dal gr. φιλοσοφία «desiderio di sapere». Il termine indica un ambito disciplinare assai variegato e uno sviluppo storico tutt’altro che lineare. La definizione della f. occidentale è parte [...] dell’Impero, si diffuse tra tutti i ceti sociali ed entrò in competizione con le varie scuole filosofiche: i primi scrittori cristiani – Minucio Felice, Giustino, Eusebio – fecero l’apologia di un’unica vera f., non priva di echi pagani. Paolo mise ...
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GRAZIANO
Diego Quaglioni
Poche personalità nella storia del pensiero e dell'esperienza giuridica dell'età intermedia sono così avvolte dall'oscurità, e al tempo stesso così presenti alla tradizione, [...] mano G, "que claramente no es un copista" (ibid., p. 448) e che si aggiunge a quelle di sei diversi scrittori, nel decennio 1142-52, per introdurre auctoritates e dicta, per emendare errori e operare modifiche alla lettera del testo, per rifondere ...
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Cittadinanza
John Bendix
Introduzione e definizione
Quello di cittadinanza è un concetto squisitamente occidentale, che deve la sua forma attuale alla Rivoluzione francese e alla tradizione repubblicana, [...] sudditi, uguali nella loro sottomissione a un sistema di norme pubbliche emanate da un potere sovrano. Tuttavia altri scrittori di questo periodo, pur continuando a sostenere la sottomissione dei cittadini ai dettami dei governanti, cominciarono a ...
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DE AUGUSTINIS, Matteo
Silvio De Majo
Nacque a Felitto (nella provincia di Salerno) da Domenico e da Angela Migliaccio il 15 aprile del 1799, come riferiscono i suoi contemporanei Moreno e De Sterlich: [...] tra il 1835 e il 1841 recensiva sul Progresso oltre sessanta opere, soprattutto di economia e dei maggiori scrittori napoletani coevi. Ad analoghe esigenze divulgative ed informative rispondevano i molti articoli che andava pubblicando tra il 1839 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
A Giovanni Botero, ex gesuita dallo spirito inquieto e profondamente religioso, curioso osservatore del mondo e studioso di grande vigore, dotato di buona tempra di polemista, spetta il merito di aver [...] citare a tal proposito «ora Niccolò Machiavelli, ora Cornelio Tacito», lo aveva spinto a cercare nelle pagine di quegli scrittori gli argomenti della loro fama, e che, avendo scoperto che l’uno fondava «la ragione di Stato nella poca conscienza ...
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VIABILITÀ, REGNO DI SICILIA
Decaduto il sistema viario romano nell'Alto Medioevo, il quadro insediativo delineatosi con la conquista normanna si impostò su un nuovo tessuto viario a forma stellare composto [...] une étude sur le mouvement réformiste au 13e siècle, Paris 1865; Bartolomeo di Neocastro, Historia Sicula (1250-1293), in Cronisti e scrittori sincroni napoletani, a cura di G. Del Re, II, Napoli 1868, pp. 423-427; Niccolò Jamsilla, De rebus gestis ...
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MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] del cardinale, al quale è dedicata e che l’aveva promossa con convinzione. Fu un insuccesso, dovuto certamente anche alla fama di scrittore oscuro ed enigmatico del M., fama confermata dallo stile e dai temi del libro. Il M. stesso nel 1676 scrive a ...
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BONCOMPAGNI, Cataldino
Roberto Abbondanza
Dall'anno del suo dottorato bolognese (1397) si può inferire che nacque intorno al 1370. Secondo la generalità degli autori, era figlio di Apollonio da Visso, [...] 1, Parisiis 1739, p. 226; G. Carafa, De professoribus gymnasii Romani, II, Romae 1751, p. 506; G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 4, Brescia 1763, pp. 2369-2370; J. A. Fabricius, Bibliotheca latinamediae et infimae aetatis…, I, Florentiae ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).