Giapponese, letteratura
Maria Teresa Orsi
La trasformazione del romanzo in un prodotto di mercato, parte di un'economia basata sul consumo e sulla produzione di massa, già emersa in Giappone negli ultimi [...] di Murakami e che viene a costituirne uno dei poli di maggior attrazione: da questo punto di vista, lo scrittore condivide una stessa scelta con altri autori che nutrono la propria arte con esperienze extraletterarie e soprattutto musicali, da Tsuji ...
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Nato a Zamora, da famiglia asturiana, il 25 aprile 1852, morto a Oviedo il 13 giugno 1901. Fu professore di diritto romano all'università di Oviedo; critico letterario, novelliere, romanziere, esercitò [...] con la sua opera complessa e varia una notevole influenza sugli scrittori del suo tempo e specialmente sulla cosiddetta generazione del 1898. Ebbe maggior fama nella critica che nel romanzo, e fu soprattutto apprezzato come filosofo, psicologo e ...
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SELIGMAN, Edwin Robert Anderson
Economista americano, nato a New York il 25 aprile 1861. Dal 1885 ha insegnato economia politica alla Columbia University, di cui è professore emerito dal 1931. Ha fatto [...] e finanziarie. Seguace della scuola liberale e partigiano nello stesso tempo del metodo storico, è fra quegli scrittori americani che dànno grande importanza alle ricerche storico-statistiche. È direttore del Political Science Quarterly, dei Columbia ...
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POTAPENKO, Ignatij Nikolaevič
Ettore Lo Gatto
Scrittore russo, nato nel governatorato di Cherson nel 1856, morto a Leningrado il 16 maggio 1929. Cominciò la sua carriera nel 1881, ma solo un decennio [...] del suo realismo, e l'umorismo delle trovate e dei tipi. Soprattutto notevoli i suoi racconti della vita del clero, allo scrittore ben nota, essendo egli stesso figlio di un pope. Meno fortunati dei romanzi e delle novelle furono i suoi drammi, che ...
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FRANCI, Adolfo
Giornalista, nato a Firenze il 27 novembre 1895, morto a Roma il 31 gennaio 1954. Fu redattore, fra l'altro, della Fiera Letteraria, nell'iniziale periodo milanese; critico letterario [...] giornali, fra cui il Corriere della Sera.
Curò traduzioni di J. Benda, A. Gide, F. Jammes, e altri scrittori francesi; raccolse in un gustoso volumetto, Il servitore di piazza (Firenze 1920), impressioni, aneddoti, ritratti di un suo vagabondaggio ...
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GAMUCCI, Bernardo
Laura Asor Rosa
Non si hanno notizie biografiche riguardo a questo antiquario e architetto, e verosimilmente anche matematico, di antica e importante famiglia sangimignanese attivo [...] XVI secolo. Fu autore di Libri quattro dell'antichità della città di Roma, raccolte sotto brevità da diversi antichi et moderni scrittori, stampato a Venezia nel 1565 presso la tipografia di G. Varisco.
Il libro si inserisce nel filone delle guide ...
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Stato interno dell’Europa orientale, confinante con la Slovacchia a N, l’Ucraina a NE, la Romania a E, la Serbia e la Croazia a S, la Slovenia e l’Austria a O.
Il territorio ungherese si presenta per [...] (J. Nyirő, S. Márai, L. Zilahy, L.C. Szabó ecc.). Il fallimento della rivolta popolare del 1956, cui presero parte scrittori, anche comunisti, molti dei quali vennero arrestati (T. Déry, G. Háy, Z. Zelk), diede vita a un’ennesima emigrazione di ...
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Scrittore e saggista giapponese (Kamo, Hiroshima, 1898 - Tokyo 1993). Raggiunta la notorietà prima della seconda guerra mondiale per brevi racconti in cui si equilibrano ironia e pacato pessimismo, si [...] e di narrazioni di un genere autobiografico e intimistico (watakushi shōsetsu, "romanzo dell'io"). Maestro e guida per molti scrittori più giovani, I. è apprezzato anche per la qualità pacata e distaccata delle sue opere, che rifiutano retorica e ...
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Mitico autore della letteratura ermetica della tarda età ellenistica. Per letteratura ermetica si intende un gruppo di scritti di argomento filosofico-religioso che circolarono nel mondo greco-romano nei [...] cosmogonia incentrata sulla creazione dell'uomo e sulle condizioni della sua liberazione spirituale attraverso la conoscenza. Gli scrittori che si definirono 'ermetici' vollero attribuire le dottrine dei filosofi classici a quelli che pensavano ne ...
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Critico letterario italiano (Mantova 1915 - Milano 1998); prof. univ. dal 1965, ha insegnato lingua e letteratura italiana nell'univ. di Torino. Nei saggi di letteratura italiana e francese raccolti negli [...] su Le Maccheronee di T. Folengo (1956) ha fatto della critica stilistica lo strumento per un'interpretazione storica degli scrittori. Ha studiato in particolare il Cinquecento (Il classicismo dal Bembo al Guarini, 1966; T. Tasso, 1966; Retorica e ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).