Forma occidentalizzata del nome dello scrittore siriaco nestoriano ῾Abd-Īshō῾ bar Bĕrīkā (m. 1318). Metropolita di Nisibi e Armenia, fu fecondo poligrafo. Scrisse un commento a tutta la Scrittura, compilò [...] trattati di dogmatica (Libro della perla sulla verità della fede), pubblicò canoni e leggi ecclesiastiche e molte poesie. È noto soprattutto per un catalogo in versi degli scrittori siriaci. ...
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Epigramma, secondo il valore della parola greca, vuol dire iscrizione, e dallo scopo poetico di lasciare il ricordo d'una vita, d'un'impresa, d'un'offerta, ecc., nacque questo breve componimento letterario [...] dell'epigramma, la caratteristica del settecento: in cui da Parnell e Prior a Young e a Goldsmith molti furono i poeti e scrittori che ne diedero qualche saggio - anche Swift e Addison e Pope e Johnson - ma solo per incidente; e d'altra parte invece ...
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Poeti e drammaturghi inglesi, chiamati dal Swinburne the Dioscuri of English poetry, i quali composero la maggior parte delle loro opere in collaborazione. La critica moderna ha assegnato a Beaumont un [...] posto più alto come poeta, riuscendo acutamente a ripartire la produzione spesso intrecciata dei due scrittori; ma in un esame complessivo della loro opera letteraria le due personalità non si possono dissociare.
Francis Beaumont nacque nel 1584 o ' ...
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ISENBRANT (o Ysenbrant), Adriaen
Sophie A. Deschamps
Pittore. Ne è ignota la data di nascita, morì nel 1551 a Bruges. Maestro a Bruges nel 1510, il suo nome figura nell'elenco dei pittori incaricati [...] della decorazione della città in occasione dell'entrata trionfale di Carlo V (1520). Sanderus e J.P. van Male, scrittori d'arte suoi contemporanei, lo ricordano come uno dei buoni pittori dell'epoca, eccellente nei nudi e ottimo ritrattista. Povero d ...
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Scrittore francese, nato a Digione il 25 dicembre 1742, morto a Parigi il 3 febbraio 1812. Sebbene tentasse il teatro con una tragedia, Médée (1799), tuttavia la sua migliore attività si svolse nel campo [...] della critica, ove portò un temperamento combattivo: attaccò, quasi con una certa compiacenza, gli scrittori più in auge, non solo Saint-Lambert, Delille, ma anche lo stesso Voltaire, che gli affibbiò il soprannome di Inclément. Redattore con ...
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Scrittore, nato il 19 agosto 1909 a Varsavia, nella cui università frequentò dal 1927 al 1931 la facoltà di lettere.
Esordì nel 1936 con un volume di novelle (Drogi nieuniknione, Strade inevitabili) che, [...] insieme al racconto Lad serca (Armonia del cuore, 1938) lo mise in prima linea fra i giovani scrittori polacchi: per la penetrazione psicologica, la capacità di ritrarre personaggi e situazioni, lo stile vigile e riflessivo. Confermò tali doti, ...
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Scrittore sloveno, nato a Dosloviče il 9 febbraio 1871. Ordinato sacerdote nel 1894, fu parroco in diversi luoghi di provincia e dal 1918 vive a Lubiana.
Per la ricchezza e varietà della sua produzione [...] letteraria e più ancora per l'insinuante fluidità del suo stile, F. è uno dei più popolari scrittori sloveni. A tale popolarità hanno contribuito soprattutto i suoi racconti (Sama, Sola, 1912; Dekla Ančka, La ragazza A., 1913) e romanzi (Iz modernega ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] sempre salvo tutto ciò che di buono e di importante, di peregrino e di nuovo qui e lì si ritrova anche in questi scrittori, e specialmente in alcuni di essi di più forte personalità, e non di rado anche in quelli che sembrerebbero più aduggiati da ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Con l’espressione sperimentalismo si indica la forte tensione verso la ricerca stilistica [...] uomini che si muovono in un nulla assoluto. Nei romanzi successivi, in particolare Molloy (1951) e Watt (1958), lo scrittore irlandese si rivela un “manierista del nulla”: la scrittura si affanna in descrizioni dettagliate di particolari inutili, in ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] ristampato e arricchito (1623 e 1691, in tre volumi) con limitate aperture ad autori d’altre epoche e a scrittori non fiorentini o di ambito tecnico-scientifico, divenne il baricentro delle discussioni linguistiche del Seicento sia per gli oppositori ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).