Scrittrice francese, nata a Lillebonne (Seine-Maritime) il 1° settembre 1940. Nel 2011 l’editore Gallimard ha pubblicato, nella prestigiosa collana Quarto, una raccolta dei suoi lavori più importanti sotto [...] il titolo Écrire la vie, inserendo di fatto il suo nome nell’élite degli scrittori francesi.
Cresciuta a Yvetot, in Normandia, dove i suoi genitori gestivano una piccola attività commerciale, si è impegnata negli studi di lettere fino a diventare ...
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VONNEGUT, Kurt Jr
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, nato a Indianapolis, Ind., l'11 novembre 1922; vive oggi nel Massachusetts. Questo narratore "mezzo satirista mezzo profeta", vicino [...] molti modi al più recente "umor nero" del teatro americano, che era all'inizio soprattutto riconosciuto, e confinato, tra gli scrittori di fantascienza, ha assunto nuova statura e rilievo con un libro del 1969, il famoso Slaughterhouse-Five (trad. it ...
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RETTÈ, Adolphe
Diego Valeri
Poeta francese, nato a Parigi nel 1863, morto a Beaune nel 1930. Nel 1888 fondò con Gustave Kahn la seconda Vogue; poi diresse, con Henri Mazel, l'Ermitage. Collaborò inoltre [...] a varie riviste, sostenendo con vivace spirito polemico le idee simboliste e l'opera degli scrittori amici. Più tardi si staccò dal gruppo, tentando una poesia d'ispirazione più libera e vasta, attinta direttamente dalla vita della natura. Egli ...
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PUMPURS, Andrejs
Arverds Svãbe
Scrittore lettone, nato a Lieljumprava il 22 settembre 1841, morto in Riga il 23 giugno 1922. Figlio di un fattore, ricevette nella scuola parrocchiale un'istruzione meno [...] e falegname. Nel 1858-72 lavorò da agrimensore a Vidzeme; fu in questo periodo che, venuto a contatto con gli scrittori lettoni e con gli ambienti accademici, scrisse le sue migliori opere liriche. Il carattere popolare della sua poesia e i motivi ...
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PILLAT, Ion
Ramiro Ortiz
Poeta romeno, nato a Bucarest nel 1891. Si può dire (col Crăinic) il rappresentante più autorevole della poesia romena contemporanea tradizionalista. Ciò non toglie che il suo [...] stile conosca tutte le più moderne raffinatezze che tuttavia sa inquadrare nella tradizione della poesia romena dei grandi scrittori dell'Ottocento. Traduttore di Francis Jammes, Jean Moréas e Rainer Maria Rilke, il suo tradizionalismo è più ...
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ROCOCCIOLA, Domenico
Domenica Fava
Tipografo, nato a Modena nel sec. XV, ivi morto intorno al 1506. Nella Modena del Quattrocento il R. rispecchia con la sua attività i bisogni e le tendenze culturali [...] della sua città. La produzione della sua officìna ci rivela i nomi dei maggiori letterati e scrittori modenesi del tempo. Dalla sua tipografia infatti sono uscite le opere poetiche del Paganelli, di Gio. Maria Parente e di Francesco Rococciola, ...
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QUETIF, Jacques
Innocenzo Taurisano
Domenicano, nato a Parigi il 6 agosto 1618, morto ivi il 2 marzo 1698. Fece i voti tra i domenicani il 19 settembre nel 1635, e presto si dedicò a studî storico-critici [...] e bibliografici. Viaggiò molto in Belgio e Germania per raccogliere materiale relativo agli scrittori del suo ordine, e fu in rapporto epistolare con tutti i grandi eruditi del suo tempo. Alla sua morte lasciò uno stragrande numero di note, che ...
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INSEGNA
G. Forni
− Contrassegno distintivo per indicare a vista e simbolicamente un'autorità (eventualmente con le specifiche funzioni e i poteri connessi), una dignità, uno stato giuridico, una unità [...] militare, un mestiere o professione. Hanno valore di i., e di fatto sono denominati insignia dagli antichi scrittori, anche simboli e vesti o loro parti di forma e colore speciale, caratteristici e proprî di determinati personaggi, ordini politici e ...
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ASTORI, Giuseppe Celestino
Antonella Dolci
Nacque a Bergamo nel maggio del 1728, da Domenico e da Anna Maria Rota.
A quattordici anni compose un epigramma latino Ad Deiparam Virginem,Bergamo 1742, stampato [...] su un foglio volante, senza nome d'autore e attribuito all'A. da B. Vaerini (Gli Scrittori di Bergamo,I,Bergamo 1788, p. 133). In questa poesia l'A. cercava di riprodurre il sistema quantitativo latino secondo uno schema assai semplicistico ...
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Nella critica letteraria, tendenza della letteratura contemporanea verso forme di evasione dalla sfera dell’umano e del razionale in un mondo visionario e allucinato, surreale più che surrealistico, in [...] i termini della realtà riappaiono scorporati e levitanti come per l’attesa o l’annunciazione di un incanto o magia. Fra gli scrittori che, in misura diversa, possono rientrare in tale tendenza, sono M. Jacob, J. Cocteau, R.M. Rilke, F. Kafka, R ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).