Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] e Beauharnais vs. Illinois). La padronanza e il rispetto del linguaggio di questi giudici li colloca in prima fila tra gli scrittori di lingua inglese. Come ebbe a dire Cardozo di un altro grande maestro dello stile, Louis D. Brandeis, "la sua prosa ...
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PITTORIO, Ludovico
Giancarlo Andenna
PITTORIO (Bigi, Bigus), Ludovico (Luigi). – Il suo vero nome era Ludovico (o Luigi) Bigi (Bigus). Nacque a Ferrara da Giovanna e da Simone Bigi, nel 1452 secondo [...] Ferrara, Biblioteca comunale, Mss., cl. I.326: G. Savonarola, Prediche quattro e lettere varie; Antonelli, 362: G. Faustini, Biblioteca degli scrittori ferraresi, t. II, cc. 243v-251r-v; t. III, c. 234r-v; G. Savonarola, Lettere, a cura di R. Ridolfi ...
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Niecollucci, Amadio
Sotto tale pseudonimo edificante, e solo vagamente anagrammatico, fu pubblicato a Venezia nel 1630, presso Marco Ginammi (rist. 1648), un testo espurgato dei Discorsi con il titolo [...] De’ discorsi politici e militari libri tre, scelti fra gravissimi scrittori da Amadio Niecollucci toscano. In questa loro unica edizione italiana nel Seicento, i Discorsi di M. conservano una «fisionomia strutturalmente fedele» (Quaglio 1969, p. 418 ...
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ciocca
Francesco Vagni
. Ricorre una sola volta, in If XXXII 104 Io avea già i capelli [di Bocca degli Abati] in mano avvolti, / e tratti glien'avea più d'una ciocca, nel significato proprio, che appare [...] già chiaramente definito negli scrittori del Trecento; dato il tono realistico dei passi in cui compare sia in D. che negli altri autori, si può asserire con sicurezza che il vocabolo si fosse affermato nella lingua d'uso del tempo (cfr. Boccaccio ...
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Scrittore libanese (n. Biskintā 1889 - m. in Libano 1989) di famiglia arabo-cristiana; studiò dapprima presso scuole russe in Libano e poi in Ucraina a Poltava. Nel 1911 si trasferì negli USA e nel 1920 [...] fondò a New York con altri scrittori l'associazione letteraria ar-Rābiṭa al-qalamiyya; nel 1932 tornò in Libano. Collaborò con riviste letterarie arabe e scrisse numerose opere, volte ai problemi politici e sociali della realtà quotidiana. Tra i suoi ...
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Scrittore e critico letterario russo (n. Dobrinka, gov. di Tambov, 1884 - m. in campo di prigionia 1937). Svolse un'intensa attività giornalistica, che culminò nella direzione (1921-27) della prima importante [...] rivista sovietica, Krasnaja nov´ ("Novale rossa"), attorno alla quale seppe riunire scrittori come M. Gor´kij, Vs. V. Ivanov, V. V. Veresaev, L. N. Sejfullina. Scrisse numerosi articoli, saggi e recensioni che furono poi riuniti in varie raccolte, ...
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Erudito (Verona 1765 - Padova 1844); insegnò in varî istituti e dal 1815 nell'univ. di Padova. Poligrafo fecondissimo, si occupò di diritto e di storia, dedicando però gran parte della sua attività alla [...] letteratura italiana (Petrarca, Cesarotti, Alfieri) e alle traduzioni di scrittori francesi; curò una raccolta di lettere di Petrarca e nel 1824 dimostrò che due lettere manoscritte di Petrarca, che alcuni (tra i quali Foscolo) avevano ritenuto ...
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Retore ateniese (sec. 5º-4º a. C.), noto per la fittizia orazione contro Socrate (Κατηγορία Σωκράτους) scritta pochi anni dopo la morte del filosofo, di cui abbiamo solo indirette notizie attraverso i [...] Memorabili di Senofonte, gli accenni di Isocrate, e di altri scrittori. Il libello è connesso con il Gorgia platonico, o che l'abbia ispirato o che, al contrario, sia una risposta a esso. ...
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Vaso che nell'antichità serviva ad attingere il vino dai crateri (v. attingitoio). Gli antichi scrittori (Athen., X, p. 424 a-d; Suida s. v.) narrano che lo schiavo adibito all'ufficio di coppiere, di [...] solito un bellissimo efebo, detto κυαϑότης, e pincerna dai latini, versava dai crateri nelle coppe dei banchettanti tanti ciati, quanti erano ordinati dal re del festino. Sembra che il vaso fosse di bronzo, ...
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Scrittore inglese nato a Westminster nel 1731, morto a Boulogne-sur-Mer nel 1764. Figlio d'uu pastore anglicano, mortogli il padre, prese anche egli gli ordini, ma presto si unì ad uno scapigliato gruppo [...] di artisti e scrittori. Fu soprattutto un satirico. L'opera sua più nota è: The Rosciad (1761), feroce satira degli attori del tempo, dalla quale si salvano solo Garrick e alcune attrici. L'eco che ebbe fu vivacissima: il Ch. divenne il "terrore del ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).