La letteratura cinese tra passato e globalizzazione
Maria Rita Masci
All’inizio del 21° sec. nell’ambito della produzione letteraria cinese sono giunte a maturazione alcune tendenze che si erano delineate [...] . La freschezza dello sguardo e la totale irriverenza non disgiunte da un forte senso dell’ironia hanno fatto di questo scrittore allora appena diciottenne un vero prodigio. Han Han si divide oggi fra la scrittura e le corse automobilistiche, ha un ...
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Mauro Novelli
Franzen e i romanzi della natura violata
Sempre più spesso lettori, giornalisti e critici fanno ricorso al termine anglosassone ecofiction, un ombrello sotto il quale trovano riparo opere [...] beninteso, ci sia stato solo questo. E visto che parliamo di conferme, diciamo allora che due tra i nostri scrittori più talentuosi e raffinati, Tommaso Pincio e Gabriele Frasca, ci hanno offerto quest’anno un risultato estremamente maturo e per ...
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Rivista culturale inglese (1940-50), mensile, fondata e diretta da C. Connolly, prevalentemente indirizzata verso i problemi di estetica. Dal 1940 al 1941 ne fu condirettore S. Spender e in quegli anni [...] la rivista fu un punto di incontro di scrittori d’avanguardia. Sotto l’imperversare della guerra diede una voce particolarmente efficace e sincera alla cultura antifascista europea. ...
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Scrittore iugoslavo, morto a Belgrado il 13 marzo 1975; premio Nobel per la letteratura nel 1961. Dopo due nuovi volumi di Pripovetke ("Racconti", 1931,1936), A. si affermò definitivamente come uno dei [...] maggiori scrittori europei con la trilogia composta durante l'occupazione della Iugoslavia da parte dei fascisti (che lo deposero dalla sua carica di ambasciatore a Berlino) e comparve, nel 1945, all'atto della liberazione: Na Drini ćuprija ("Il ...
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HAURÉAU, Barthélemy
Alfred Jeanroy
Letterato, nato l'8 novembre 1812 a Parigi, dove morì il 29 aprile 1896. Prima giornalista e critico, si dedicò poi all'erudizione e fu tra quelli che promossero più [...] efficacemente gli studî sugli scrittori latini del Medioevo.
I suoi primi lavori sono: l'Histoire littéraire du Maine (1843-9; 2a ed. 1872-82), De la philosophie scolastique (1850, 2a ed. 1872-80), Gallia christiana, t. XIV-XVI (1856-65). Eletto ...
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visual design
<vìʃiuël diʃàin> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. – Locuzione attualmente preferita a graphic design, o grafica, e che segnala un’estensione disciplinare alla progettazione [...] . Fanno capo al v. d. i progetti relativi alle merci comunicative e ai sistemi grafici, di tipo notazionale, scrittorio, raffigurativo. Kinross ha infine sottolineato la capacità del graphic design di applicare una propria consapevolezza estetica ad ...
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INNOCENTIA
Red
− Nell'arte fastosa del periodo imperiale romano, moltiplicante sia le statue degli dèi e degli imperatori in oro, in argento, in bronzo, nella ricca cornice architettonica di grandiose [...] proporzioni, di preziose incrostazioni marmoree e musive, sia le argenterie e i gioielli, gli scrittori latini di tradizione catoniana considerarono quest'arte corruttrice dei costumi, una manifestazione di luxuria, e, proclamando i principî etici ...
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DARDANO (Δάρδανος)
S. Meschini
Figlio di Zeus e della atlantide Elettra, padre di Ilo e di Erittonio, capostipite dei Troiani e quindi antenato di Priamo. Secondo Omero (Il., iii, 215 ss.), fu re indigeno [...] di Troia; secondo altri scrittori si trovavano re di questo nome a Samotracia, in Arcadia e a Creta. Virgilio (Aen., iii, 167; vii, 210) fa trasmigrare l'eroe in Italia dove avrebbe fondato Cori e Cortona, che derivano il loro nome da Corythus suo ...
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credo quia absurdum
Espressione lat. («credo perché assurdo») che è stata più volte usata a indicare polemicamente un atteggiamento radicalmente fideistico che caratterizzerebbe, o dovrebbe caratterizzare, [...] il credo cristiano; la formula, che letteralmente non si ritrova in nessuno degli scrittori cristiani, deriva con ogni probabilità da alcune formulazioni paradossali del De carne Christi (cap. 5) di Tertulliano. La stessa frase viene anche impiegata, ...
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Scrittore e critico letterario lituano (n. Balčiai, Kaunas, 1936 - m. 2010). Le sue prime prove narrative hanno destato molto interesse e acceso un vivace dibattito per lo psicologismo e il lirismo che [...] nel sud-ovest della Lituania, in cui si descrivono persone e realtà destinate a scomparire. Dopo aver lavorato nelle redazioni di diverse riviste, A. è divenuto caporedattore di Metai ("L'anno"), il mensile dell'Associazione degli scrittori lituani. ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).