Scrittore polacco (n. Borzecino, Cracovia, 1930). Autore di racconti satirici (Słoń, 1957, trad. it. L'elefante, 1963; Deszcz "Pioggia", 1962), si è imposto a livello internazionale con la sua drammaturgia [...] che, muovendo dalla tradizione polacca di grandi scrittori come S. I. Witkiewicz e W. Gombrowicz, ha colto in chiave grottesca le contraddizioni della società comunista: Policja (1958; trad. it. La polizia, 1963), Indyk (1960; trad. it. Il tacchino, ...
Leggi Tutto
LATOUCHE, Hyacinthe-Joseph-Alexandre Thabaud, detto Henri de
Carlo Pellegrini
Scrittore francese, nato a La Châtre il 2 febbraio 1785, morto a Aulnay (presso Parigi) il 9 marzo 1851. Giovane, viaggiò [...] Pauline de Flaugergues), è mediocre; ma nel complesso la sua figura è assai interessante, perché esercitò un'influenza notevole su parecchi scrittori del suo tempo.
Bibl.: P. Bonnefon, H. de L. et G. Sand, d'après des documents inédits, in Revue d ...
Leggi Tutto
PREZZOLINI, Giuseppe
Emilio Gentile
PREZZOLINI, Giuseppe (Vincenzo). – Nacque il 27 gennaio 1882 a Perugia, figlio secondogenito di Luigi e di Emilia Pianigiani. Il primogenito era Torello, nato il [...] in legge nel 1856, partecipò volontario alla terza guerra d’indipendenza. Liberale conservatore, cultore di letteratura, amico di scrittori e poeti, fra i quali Giosue Carducci, intraprese nel 1861 a Torino la carriera burocratica. Nel 1872 sposò ...
Leggi Tutto
migranza
s. f. Condizione, stato di chi è costretto a migrare; talvolta usato anche con sfumatura ironica.
• «Per me è stato un modo diverso di pensare al tema dell’identità, di prendere le distanze [...] da quegli scrittori africani, e ce ne sono tanti, che vivono in Francia da quarant’anni, ma si comportano come se fossero appena arrivati, non si accorgono di essere ancorati a un paese immaginario che non esiste più, e continuano a sentirsi i ...
Leggi Tutto
Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] quella del resto dell’A.; il governo coloniale inglese creò università africane e ciò da un lato consentì il formarsi di scrittori educati nel loro paese, e dall’altro creò un pubblico di lettori africani. In area francofona, invece, la politica di ...
Leggi Tutto
Scrittore e critico letterario catalano (Sant Quintín de Mediona 1851 - Barcellona 1898). Coltivò studî di letteratura classica e tradusse Orazio in catalano. Esercitò un'influenza notevole sugli orientamenti [...] della cultura catalana, indicando e scoprendo, con giudizî quasi sempre giusti, scrittori come Maragall, Bartrina, ecc. Postuma è stata pubblicata una scelta dei suoi scritti in catalano (Obres escollides, 1914) e in castigliano (Obras escogidas, 2 ...
Leggi Tutto
Gesuita belga, nato ad Anversa il 18 luglio 1809, morto a Liegi il 1 dicembre 1873. Si consacrò interamente agli studî di bibliografia, e si deve a lui la Biblioteca degli scrittori della Compagnia di [...] aveva già preso parte attiva alla seconda edizione. Gli autori vengono elencati in ordine alfabetico, e il nome di ogni scrittore è accompagnato da una breve notizia biografica.
Bibl.: V. Van Tricht, La Bibliothèque des écrivains de la Compagnie de ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Irene Zavattero
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il significato del modernismo europeo è legato alla rottura con le costrizioni vittoriane [...] letterari (celebre quello londinese di Bloomsbury, frequentato da Virginia Woolf e dalla sorella Vanessa, pittrice, dal critico e scrittore Lytton Strachey e dal romanziere Edward Morgan Forster e altri) e di fermento editoriale, nella quale si può ...
Leggi Tutto
Vedi SIRI dell'anno: 1966 - 1997
SIRI (Σῖρις)
P. Zancani Montuoro
Città sulla costa ionica d'Italia fra le foci del fiume omonimo - oggi Sinni - e dell'Akiris (Strab., vi, 264; Pl., iii, 15, 97).
Celebri [...] scrittori antichi, come Aristotele e Timeo, ne attribuivano la fondazione ad un gruppo di profughi da Troia, che avrebbero portato con loro il Palladio ed il culto di Atena Iliade; altre fonti tutte trasmesse a noi da Strabone e da Ateneo (XII, 523 c ...
Leggi Tutto
Racconto di avventure in cui domina il meraviglioso, negli episodi come nei personaggi, anonimo e popolare, di fonte e tradizione orale (➔ favola). La f. ebbe sin dai tempi remoti vastissima diffusione [...] in Oriente (Mille e una notte), mentre in Occidente fu in epoche diverse utilizzata a fini artistici da scrittori che ne fecero pretesto per elaborazioni raffinate nella loro apparente ingenuità e primitività, o, ispirandosi al modello popolare ...
Leggi Tutto
scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).