Teologo e scrittore cisterciense (Colonia 1180 circa - Heisterbach, Renania, 1240 circa). Fu priore di Heisterbach. Il suo Dialogus magnus visionum et miraculorum è una ricca raccolta di racconti edificanti [...] cui attinsero largamente nel Medioevo scrittori e oratori sacri; importante anche una Cronaca dei vescovi di Colonia (1167-1238). ...
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Critico letterario italiano (Siderno 1930 - Roma 2024). Saggista e giornalista professionista, ha concentrato i suoi interessi sugli aspetti più innovativi del Novecento, facendosi interprete sia delle [...] segnalano: La letteratura del benessere (1968); La rivoluzione della letteratura (1973); L'estrema funzione (1975); Alberto Savinio scrittore ipocrita e privo di scopo (1979; nuova ed. Alberto Savinio, 1991); Lo schiaffo di Svevo (1990); Le caramelle ...
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Scrittore, pubblicista, sociografo ungherese, proveniente dalla piccola nobiltà, ma d'impostazione prettamente popolare, nato il 19 dicembre 1900 a Szentjánospuszta. Dagli anni Venti F. partecipa al movimento [...] degli scrittori populisti e si batte, al fianco del politico Endre Bajcsy-Zsilinszky, per la soluzione del problema dei "tre milioni di mendicanti", dei ceti agricoli più poveri dell'Ungheria. Il Viharsarok ("L'angolo delle tempeste", 1937) è una ...
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GRÜNANGER, Carlo
Germanista, nato a Trieste il 10 dicembre 1891; professore di filologia germanica nell'università di Milano (dal 1948).
Si è occupato di linguistica e di letteratura germanica antica, [...] e anche di scrittori tedeschi contemporanei. Ha pubblicato, tra l'altro: Bibliografia degli studi italiani di letteratura tedesca (Milano 1936), Studi hebbeliani (ivi 1937), Lineamenti di una storia della religione germanica (ivi 1943), Storia della ...
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Francesco da Barberino
Cesare Federico Goffis
Poeta (Barberino di Val d'Elsa 1264-Firenze 1348). Studiò da notaio a Bologna, qui e a Firenze esercitò la professione e conobbe i principali scrittori, [...] fra cui Dante. Nel 1304 si recò nel Veneto, poi in Provenza e in Francia, ben accolto nelle corti e fra i letterati. Tornato in Firenze dopo la morte di Enrico VII, fu vittima della peste. Scrisse Documenti ...
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Stato dell’Europa centrale, esteso prevalentemente sul versante N della sezione centro-occidentale del sistema alpino. Stato interno, senza sbocco al mare, confina a N con la Germania, a E con l’Austria [...] Dumur, cofondatore del Mercure de France; E. Gilliard, fondatore a Losanna, assieme al critico d’arte P. Budry, al poeta e scrittore C.F. Ramuz e altri, degli innovatori Cahiers vaudois (1914-19); M. Raymond; A. Béguin, fondatore nel 1941 dei Cahiers ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] più grandi scrittori della letteratura latina, nella quale la sua opera rappresenta una svolta decisiva; a lui si deve inoltre la creazione del latino ecclesiastico. Tra le prime opere, composte dopo la conversione al cristianesimo (190-195) vi è l' ...
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Scrittore e critico svizzero (Zurigo 1883 - Zollikon, Zurigo, 1972), docente di letteratura tedesca all'università di Zurigo. Particolarmente sensibile ai problemi dell'irrazionalismo e del simbolismo, [...] ha dedicato molti dei suoi numerosi studî agli scrittori svizzeri (Gestalten und Wandlungen schweizerischer Dichtung, 1922; C. F. Meyer, 1925; Spittelers Weg und Werk, 1933) e a esponenti della letteratura decadente (Rilke, 1922; Thomas Mann, 1955). ...
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Pittore fiorentino del XIV secolo, il cui nome ci è tramandato dalle fonti come quello di un maestro burlone e spensierato. È ancora stilisticamente indefinito, quantunque i vecchi scrittori concordi, [...] dal Boccaccio sino al Vasari, lo lodino come uno dei maggiori contemporanei di Giotto.
Un Bonamico fiorentino è ricordato in un documento pisano del 10 marzo 1336 e fu figlio di Martino, non di Cristofano, ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] etnografia dei Celti. Pare che egli abbia avuto conoscenza diretta della Kελτική meridionale. Numerose sue citazioni sono confluite in scrittori più tardi (FHG, 15, 16-18; 33; 55). Un contemporaneo di Posidonio, Luciano di Samosata, ci parla del dio ...
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scrittore
scrittóre s. m. (f. -trice) [lat. scriptor -ōris, der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»]. – 1. a. ant. Scrivano, copista. Per estens., chi scrive ispirato da altri: Ma questo vero è scritto in molti lati Da li scrittor...
scrittoria
scrittorìa s. f. [der. di scrittore, nel sign. ant. di «scriba, copista»]. – Nella curia papale, l’ufficio, la carica di scrittore apostolico (v. scrittore, n. 1 b).