Libri feudorum
GGianfranco Stanco
I Libri feudorum (Consuetudines feudorum, 1892; Das Langobardische Lehnrecht, 1896), nati nell'ambiente scientifico dei giuristi longobardisti, consistono in una raccolta [...] da Federico II nel 1220 e inviate ai maestri e scolari dello Studio di Bologna "quatinus eas faciatis in vestris scribi codicibus, et de cetero legatis solempniter tamquam perpetuis temporibus valituras" (De Vergottini, 1952, p. 161 e n. 2).
I Libri ...
Leggi Tutto
serpe (serpente)
Domenico Consoli
Le due forme, anche se di ragione etimologica parzialmente diversa, sono adoperate da D. indifferentemente: basti vedere le occorrenze nel c. XXV dell'Inferno.
Nella [...] ponam inter te et mulierem, et semen tuum et semen illius " (3, 14-15), e, in area metaforica, con riferimento agli scribi e farisei: " Serpentes, genimina viperarum, quomodo fugietis a iudicio gehennae? " (Matt. 23, 33).
Forse un'eco di questo senso ...
Leggi Tutto
Eretico (n. Sinope 85 d. C. circa - m. 160 circa). Di agiata condizione, si trasferì a Roma; quando espose le sue tesi sulla totale inconciliabilità tra Nuovo e Vecchio Testamento fu subito scomunicato. [...] ai profeti, incluso lo stesso Giovanni Battista. A conferma di ciò M. ricorda l'atteggiamento di Gesù Cristo, ostile agli scribi, ai farisei, ai dottori della legge, ribadendone le parole così precise nel mostrare la differenza tra la sua dottrina e ...
Leggi Tutto
PARABOLA (gr. παραβολή "collocazione di una cosa accanto a un'altra", quindi "comparazione", "similitudine")
Nicola Turchi
Per essa un argomento per sé difficile e astruso viene chiarificato ravvicinandolo [...] dell'insegnamento di Gesù e da essa appunto il popolo coglieva la differenza che separava detto insegnamento da quello degli scribi e dei farisei.
Il genere parabolico non è del tutto ignoto all'Antico Testamento (apologo degli alberi che domandano ...
Leggi Tutto
GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] VI e VII secolo (Petrucci). Il manoscritto presenta molte correzioni, con un lavoro di revisione compiuto dall'autore stesso o da scribi a lui vicini, non in una sola volta (Dekkers): si conferma anche per quest'opera l'esistenza di diverse versioni ...
Leggi Tutto
La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Vicino Oriente ed Egitto
Willem van Zeist
Lucio Milano
Daniele Morandi Bonacossi
Le origini e i primi sviluppi
di Willem van Zeist
I dati archeobotanici [...] non sono facili da valutare, ma possiamo averne un'idea sulla base dei calcoli di previsione fatti dagli scribi delle grandi istituzioni centralizzate. Durante il Nuovo Regno egiziano l'amministrazione faraonica considerava che la quota di lavoro ...
Leggi Tutto
Vedi NIPPUR dell'anno: 1963 - 1996
NIPPUR (v. vol. V, p. 526)
R. Dolce
Dal 1948 a oggi lo scavo di questa città mesopotamica è stato condotto, talvolta in collaborazione con altre istituzioni, dall'Oriental [...] consumati nel «tempio alto», sulla ziqqurat.
A S della zona dei templi si sviluppa un vasto quartiere, definito «degli scribi» per la ricca documentazione epigrafica che ne proviene, costituito da due aree di case private, con attestazione d'uso dall ...
Leggi Tutto
SCRITTURA
Armando Petrucci
(XXXI, p. 232)
Storia della scrittura. - Ove si considerino s. tutte le "tracce grafiche dotate di significati convenzionali" (G.R. Cardona) che gli uomini hanno adoperato [...] Anche in Cina, data la complessità del sistema grafico, l'uso della s. rimase appannaggio di una ristretta categoria di scribi e di letterati, che costituirono l'ossatura amministrativa dell'impero. Nel Mediterraneo dal 2000 circa a.C. a Creta, sede ...
Leggi Tutto
FILELFO, Giovanni Mario
Franco Pignatti
Nacque a Costantinopoli il 24 luglio 1426, primogenito di Francesco e di Teodora Crisolora. L'anno seguente il padre tornò in Italia con la famiglia e tenne il [...] che li conoscesse già da prima; il giorno dopo l'esame fu ripetuto ed egli dettò in prosa e in versi a dodici scribi su temi proposti al momento. È questo il primo di una serie di exploits che egli collezionò nella sua carriera, guadagnandosi fama e ...
Leggi Tutto
schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] di intrattenere il padrone e soddisfare i suoi bisogni sessuali. Gli schiavi più istruiti erano utilizzati come scribi, sacerdoti, pedagoghi, intellettuali, medici, architetti e amministratori. Questi godevano di un trattamento migliore e per lo più ...
Leggi Tutto
scriba
s. m. [dal lat. scriba, der. di scribĕre «scrivere»] (pl. -i). – 1. a. letter. ant. Scrivano, amanuense; talvolta, trascrittore: Ché a sé torce tutta la mia cura Quella materia ond’io son fatto s. (Dante). b. Nell’uso attuale, in senso...
usus scribendi
locuz. lat. (propr. «modo di scrivere»), usata in ital. come s. m. – In filologia, il complesso delle abitudini linguistiche, grammaticali e stilistiche, peculiari di uno scrittore, di una scuola o anche di un’epoca: l’usus...