Benedetto XIII Antipapa
Benedetto XIII
Antipapa (Illueca 1329 ca.-Peñíscola, Valenza, 1422). Pedro Martínez de Luna, membro di un’importante famiglia feudale dell’Aragona e valente canonista, sostenne [...] l’antipapa Clemente VII, al quale successe nel 1394. La sua elezione fu riconosciuta in Spagna, Portogallo, Scozia e Francia. Dichiarato deposto e scomunicato dai concili di Pisa (1409) e di Costanza (1417), rimase progressivamente isolato. ...
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Arcivescovo di Canterbury (Reading 1573 - Londra 1645). Consigliere di Carlo I, in opposizione con la teologia calvinista e puritana, fu animato sul piano dogmatico da spirito latitudinario; anche nei [...] testarda intransigenza, doveva condurre Carlo I e L., unico confidente ascoltato dal sovrano, alla rovina. La ribellione della Scozia, in difesa della propria libertà religiosa e dell'indipendenza politica, si trasformò nel 1639 in guerra aperta. E ...
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Missionario presbiteriano scozzese (Moulin, Perthshire, 1806 - Edimburgo 1878), in India. Sostenuto da lord W. Bentinck, poté diffondere il presbiterianesimo e l'educazione religiosa nelle Indie; sostenitore [...] (egli volle che si predicasse in inglese), fu peraltro avversario della politica indiana di G. Canning (The Indian mutiny, 1858). Tornato in Scozia (1865), fece istituire una cattedra di storia delle missioni a Edimburgo, e ne fu il primo titolare. ...
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Ecclesiastico inglese (Bell Inn, Gloucester, 1714 - Newburyport, Mass., 1770), esponente del risveglio evangelico nel sec. 18º. Collaborò dapprima con J. Wesley (v.) agli inizî del movimento metodista, [...] ma se ne distinse per il più rigido calvinismo predestinazionistico. Dal 1740 il suo distacco dal metodismo fu definitivo. Fu attivo come predicatore in Inghilterra, nel Galles, in Scozia e nelle colonie inglesi d'America. ...
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Abate di Wearmouth e Jarrow (n. 642 - m. Langres 716). Chiamato (674) da s. Benedetto Biscop a Wearmouth, nel 678 lo accompagnò a Roma. Dalla visita riportò molti codici. Fondò poi (682) Jarrow, e dei [...] due monasteri divenne abate alla morte (690) di s. Benedetto. Lavorò in seguito a imporre il rito romano in Irlanda e Scozia. ...
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LAMBETH, Conferenze di
Riunioni plenarie della Comunione anglicana che hanno luogo periodicamente nel palazzo dell'arcivescovo di Canterbury.
Quella del 1948 (5 luglio-8 agosto) ha approvato 118 risoluzioni [...] nella vita sociale e politica e raccomandando di consultare i teologi nelle trattative di unione con altre chiese (di Scozia, dell'India del Sud, Norvegia, Danimarca e Irlanda) proponendo a modello quella realizzata con i Vecchi Cattolici. ...
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Prelato e politico inglese (Beverley, Yorkshire, 1430 - Wisbech Castle 1500), vescovo di Rochester (1472), di Worcester (1476) e di Ely (1486); nel 1475 fu per breve tempo, insieme a Th. Rotherham vescovo [...] sotto Riccardo III ed Enrico VII, che nel 1486 lo incaricò di partecipare alle trattative per una pace triennale con la Scozia; fondò il Jesus College a Cambridge, favorì l'umanesimo e le arti, protesse e sovvenzionò l'università di Cambridge. ...
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Ecclesiastico e diplomatico inglese (Ropesley, Lincolnshire, 1448 circa - Winchester 1528). Nominato da Enrico VII lord del sigillo privato (1485), divenne poi vescovo di Exeter (1487) e di Bath e Wells [...] commerciale con l'arciduca Filippo (1496), nel 1494 fu fatto vescovo di Durham allo scopo di sorvegliare Giacomo IV di Scozia, di cui sventò l'invasione (1497) con la sua resistenza nel castello fortificato di Norham. Concluse il matrimonio della ...
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Arcivescovo di Canterbury (m. Oxford 1313); studiò a Parigi, della cui università era rettore prima del 1297; cancelliere di Oxford (1288) e arcidiacono di Essex, fu eletto arcivescovo nel 1293. Personalità [...] ) di contribuire col clero alle spese per la spedizione in Francia, e si oppose energicamente (1300) all'attacco della Scozia di cui papa Bonifacio s'era dichiarato defensor. Nel 1308 ritornava in Inghilterra dopo essere stato in esilio a Bordeaux. ...
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(o presbiterianismo) Sistema di organizzazione ecclesiastica, proprio, in origine, del calvinismo. In opposizione a ogni forma di episcopalismo monarchico o di congregazionalismo democratico, è caratterizzato [...] libertà di culto privato al tempo di Guglielmo III, nel 1689. Tra le Chiese presbiteriane è importante specialmente la Chiesa di Scozia, fondata da J. Knox nel 1560 e organizzata compiutamente da A. Melville (1578) in una lega di Chiese strette da un ...
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scozia
scòzia s. f. [dal lat. scotia, gr. σκοτία «canaletto, gocciolatoio», der. di σκότος «oscurità»]. – In architettura, modanatura formata da una superficie concava compresa fra due listelli piani; è una delle modanature che nell’architettura...
scozzese
scozzése agg. e s. m. e f. – 1. Della Scòzia (ingl. Scotland), regione settentrionale della Gran Bretagna: il popolo s.; la lingua s. (o lo scozzese, s. m.), la lingua parlata in Scozia, appartenente al gruppo delle lingue celtiche...