MENGOLI, Pietro
Marta Cavazza
MENGOLI, Pietro. – Nacque a Bologna da Simone e da Lucia Uccelli secondo diversi studiosi nel 1625, ma più probabilmente nel 1626.
Quest’ultima data è dedotta da una testimonianza [...] e in particolare s. Dionigi l’Aeropagita (per lui non ancora diventato lo Pseudo-Dionigi), il suo traduttore Giovanni ScotoEriugena, l’ermetismo e infine la demonologia, tema centrale tanto nella tradizione neoplatonica che in quella ermetica. Non ...
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uno
Termine utilizzato (sia come sostantivo sia come aggettivo) in ambito logico per classificare l’elemento di un insieme o di una classe qualsiasi; in relazione alla serie dei numeri naturali, per [...] del molteplice, a scandire un processo di derivazione e di ritorno del creato all’uno. Tale u. è connotato, da ScotoEriugena, proprio per la sua «superessenzialità» (superessentialitas) e per il suo essere al di là di essere e non-essere (superesse ...
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platonismo
La filosofia, la dottrina, il pensiero di Platone, negli sviluppi e nelle rielaborazioni che si susseguirono nel corso dell’antichità, nonché gli influssi che il pensiero platonico ha esercitato [...] sec. rappresentò l’età aurea del p. medievale (nell’Alto Medioevo forti motivi platonici sono presenti nell’opera di ScotoEriugena sotto l’influenza dello pseudo-Dionigi, di Gregorio di Nissa e di Massimo il Confessore). Nel 13° sec. il progressivo ...
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gerarchia angelica (gerarcia)
Attilio Mellone
Nella tradizione cristiana l'ordinamento degli angeli comportava il raggruppamento in g. e in ordini o cori. D., oltre a vari accenni, se ne occupò di proposito [...] santi o vero divini (Cv II V 5; cfr. Dionigi Coel. hier. III 1, in Patrol. Gr. III 164, traduzione di ScotoEriugena, in Patrol. Lat. CXXII 1044c; Alessandro d'Hales Glossa in quatuor libros Sententiarum II 9 2, ediz. Quaracchi, II 83; Tomm ...
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MARZIANO CAPELLA, Minneo Felice
N. Gozzano
Scrittore africano vissuto a cavallo tra i secc. 4° e 5°, autore del romanzo allegorico De nuptiis Mercurii et Philologiae, una sorta di enciclopedia delle [...] ed esemplare della cultura profana. Si moltiplicarono le copie e i commenti, fra i quali vanno citati quelli di Giovanni ScotoEriugena e di Remigio di Auxerre, cui spetta la redazione del testo vulgato. Ciò avvenne durante il periodo della c.d ...
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SUGER
F. Cecchini
Nato nel 1081 e morto nel 1151, S. fu eminente uomo di Chiesa e di Stato, storiografo, committente e organizzatore a Saint-Denis, di cui fu abate dal 1122 alla morte, di uno dei più [...] patrono dell'abbazia, nella cui biblioteca erano conservati i manoscritti con le traduzioni effettuate da Giovanni ScotoEriugena.I più recenti interventi critici hanno tuttavia evidenziato il carattere generico e convenzionale del simbolismo della ...
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apparenza
La famiglia di termini ricollegabili alla nozione di apparenza (φαινόμενον; φαίνεσϑαι; ecc.), connessa a quella di «opinione» (δόξα) e contrapposta a «verità», è presente nei filosofi presocratici, [...] antichità riprendono la contrapposizione dualistica fra a. e verità (o realtà intelligibile). In epoca carolingia, ScotoEriugena, differenziandosi dall’esemplarismo, articola il rapporto fra idee (divine) e molteplicità della creazione sulla base ...
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agostinismo
Indirizzi, correnti e dottrine di pensatori che si richiamano ad Agostino, in partic. le scuole filosofiche e teologiche sorte nell’ordine agostiniano. L’a. non si può intendere come un sistema, [...] di Agostino influiscono sull’avversario di Gotescalco, ScotoEriugena; l’idealismo platonizzante opera sulla cultura ’a., la nuova tendenza della scolastica che, attraverso Duns Scoto (il quale mantiene la preminenza della volontà sull’intelletto e ...
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Gotescalco d’Orbais Teologo (n. in Sassonia 805 ca
m. 868 ca.). Figlio del conte di Sassonia Bernone, entrò giovanissimo nell’abbazia di Fulda e, diventato adulto, cercò (829) di sottrarsi alla vita [...] e, anche senza sostenere le tesi stesse di G., tuttavia ribadirono la dottrina della doppia predestinazione, e anche ScotoEriugena, sollecitato da Incmaro, finì col sostenere idee contrarie a questo. Da allora vari concili si pronunciarono a favore ...
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Protonoè
Occorre una sola volta nel Convivio ed è glossato da D. stesso: Questo [Empireo] è lo soprano edificio del mondo, nel quale tutto lo mondo s'inchiude, e di fuori dal quale nulla è; ed esso non [...] del mondo), mettendo in luce le prerogative che la dottrina neoplatonica aveva fissato per la seconda ipostasi; cfr. ScotoEriugena Annotationes in Marcianum, ediz. C.E. Lutz, Cambridge Mass. 1939, 10: " Pronoes id est Providentia; maior filiarum ...
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scoto
scòto (o scòtto) agg. e s. m. – Propriam., relativo o appartenente all’antico popolo celtico degli Scoti (o Scotti), originarî dell’Irlanda, che invasero nel sec. 4° d. C. la Caledonia e diedero il loro nome al paese (Scozia). Nel linguaggio...