COLONNA, Landolfo
Massimo Miglio
Figlio di Landolfo, come risulta da una bolla di Bonifacio VIII del 3 febbr. 1298, nacque intorno al 1250; la famiglia era del ramo dei Colonna signori di Gallicano. [...] di Chartres Roberto di Joigny: i canonici rivendicavano la diretta dipendenza dall'autorità pontificia, ma il vescovo usò la scomunica ed ottenne da Giovanni XXII giudizio a lui favorevole. La lettera è conservata parzialmente alla fine del Liber ...
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CHIAVELLI, Alberghetto
Pier Luigi Falaschi
Figlio di Tomasso e forse la personalità di maggior rilievo della famiglia che esercitò il potere signorile a Fabriano, solo in anni recenti ha potuto deporre [...] dei Gozzolini a Fabriano, dall'ottobre 1323 al febbraio 1324, ne potrebbe essere la prova. I primi, colpiti da scomunica per ribellione al Papato e per nefandezze incredibili consumate, a dire dei guelfi, contro la religione, conquistarono alla causa ...
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GIACOMO da Poirino (al secolo Giovanni Luigi Marrocco)
Carlo M. Fiorentino
Nacque a Poirino, presso Torino, il 10 marzo 1808 da Antonio Marrocco, piccolo possidente, e da Giovanna Fabar. Compiute le [...] precedente) il papa aveva annuito all'ipotesi che potessero essere amministrati i sacramenti a un moribondo anche se colpito da scomunica (Pirri, II, 2, p. 267).
Tale eventualità si verificò nel giugno 1861, in occasione della morte del Cavour, e ...
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BERARDO d'Orte
Alessandro Pratesi
Nato nel 1017, fu monaco e poi abate (primo di questo nome) dell'abbazia imperiale di Farfa, succeduto nel governo della comunità monastica a Suppone un mese dopo la [...] . B. si pose al suo fianco e nell'ultimo giorno del sinodo lateranense, il 3 marzo 1078, il papa gli minacciò la scomunica se entro otto giorni non avesse fatto ammenda della sua condotta: può darsi che l'avvertimento non cadesse nel vuoto, se nel ...
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ARQUER, Sigismondo
Aldo Stella
Nacque a Cagliari (da famiglia che si diceva "de sangue noble y limpia de infaçones de Aragón", ma che apparteneva piuttosto al ceto borghese dell'alta burocrazia), probabilmente [...] e teologicamente nullo il condono, s'itnprigionarono e, nell'autunno del 1555, simandarono in Spagna i promotori della strana scomunica. Gli Aymerich non si diedero per vinti, anzi ricorsero a una serie di espedienti sleali pur di conseguire la ...
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LAGONISSA, Fabio
Raissa Teodori
Nacque a Napoli nel 1584 (o, meno probabilmente, nel 1585), figlio cadetto di Giovanni Battista, dell'antica e nobile famiglia campana dei La Gonessa (poi Leonessa) duchi [...] per quei nobili che non avessero restituito, secondo previste modalità, beni mobili della Chiesa in loro possesso. Minacciando di scomunica l'intero Consiglio e dando libero corso al monitorio, il L. colse l'occasione per dare seguito alla direttiva ...
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CENCI, Baldassare
Enrico Stumpo
Nacque a Roma il 4 genn. 1647 da Virginio e da Vittoria Veraspi. Venne avviato giovanissimo alla carriera ecclesiastica, mentre il fratello Tiberio, destinato alla carriera [...] Savoia, poi a Nizza. Ma anche da questi luoghi egli continuò a reggere la legazione, dopo aver lanciato la'scomunica contro gli invasori, e negando l'annessione del Contado Venassino alla Francia, proclamata dal Parlamento di Provenza.
Con la morte ...
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BENEDETTO
Marina Rossi
Vissuto nella prima metà del sec. XI, era priore di S. Michele della Chiusa e nipote per parte di madre dell'abate Benedetto I. Nel 1029 si trovava a Limoges, proprio quando vi [...] Ademaro di Chabannes, che entrò subito con lui in una violenta polemica in cui furono scambiate accuse di eresia, minacce di scomunica e di intervento del papa. Il contrasto si svolse dapprima in incontri personali di Ademaro con B. e con Bernardo ...
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ARIMONDI, Bernardo
Geo Pistarino
Canonista, originario di Parma arcidiacono della Chiesa narbonese, quindi rettore in temporalibus della Marca anconitana. Si trovava presso la Curia romana quando, tra [...] capitolare l'annalista Iacopo D'Oria trasse un dimenticato privilegio di papa Innocenzo IV che vietava la sanzione della scomunica sulla città di Genova senza espressa licenza del pontefice: ciò che permise ai Genovesi di dichiarare la nullità del ...
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BERALDO
Clara Gennaro
Non si sa dove e quando sia nato questo vescovo di Tivoli, né quale sia stata la sua formazione. Lo troviamo designato come "episcopus Tiburtinus electus" in una lettera del 21 [...] a Gerardo, vicario del vescovo, e a Giovanni di Paolo, canonico tiburtino, chiedendo loro di promulgare sentenza di scomunica contro qualsiasi persona che arrecasse molestia ai frati minori. Il fatto che Alessandro IV si rivolgesse al vicario del ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...