CIONI, Filippo
Renzo Ristori
Nacque a Firenze il 14 dicembre 1461 da Cione di Giovanni e da una Alessandra della quale non conosciamo il cognome.
I Cioni erano una famiglia di artigiani e commercianti [...] IlSavonarola e la critica tedesca, Firenze 1900, pp. XXIX ss.) nella quale sosteneva vigorosamente la tesi della invalidità della scomunica lanciata contro il Savonarola e aggiungeva che gli avversari di lui - i "tiepidi" -, che l'avevano promossa e ...
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BIANDRATE, Guido di
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Figlio di Raineri di Guido il Grande, il B. nacque prima del 1193, dato che in un documento dell'agosto 1218 è qualificato come "maior... annis vigintiquinque". Viene ricordato [...] vicini (e in particolare di Novara e di Vercelli), favorita anche dall'indebolimento dell'autorità imperiale in Italia dopo la scomunica di Ottone IV nel 1210. Mentre i cugini Uberto e Goffredo nell'estate del 1210 furono costretti a venire a patti ...
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PAVINI, Giovanni Francesco
Matteo Melchiorre
– Nacque a Padova intorno al 1424, uno dei quattro figli (gli altri furono Pietro, Alvise e Bartolomeo) del lanaiolo padovano Giacomo Pavino «a Cartis». [...] dei canonici e del vescovo.
Ricevuta nel frattempo l’ordinazione sacerdotale, sul finire del 1450 Pavini incorse in una scomunica per condotta di vita impropria (uso di armi, colluttazioni con altri ecclesiastici con effusione di sangue, gioco ai ...
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CATO (Cati), Ludovico
Tiziano Ascari
Figlio di Renato, nacque a Ferrara nel 1490 da antica famiglia, originaria di Lendinara. A Bologna fu discepolo di C. Ruini e a Ferrara di G. Calcagni. Si laureò [...] al marzo1524. Assieme agli inviati speciali M. Casella ed E. Pio ottenne dal papa l'assoluzione dall'interdetto e dalla scomunica e la conferma del possesso di Nonantola, San Felice e della Romagna estense, che il duca aveva rioccupato a sede vacante ...
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BERNARDO da Bologna (al secolo Floriano Toselli)
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Bologna il 17 dic. 1699, da Bartolomeo e da Teodora Castelli. Dopo aver studiato nel collegio Panolini di Bologna, vestì [...] costituzione Salutare che i violatori della clausura femminile "etiamsi non ad malum finem" sarebbero incorsi nella immediata scomunica "soli Pontifici reservatam". B. rimediò prontamente con una nuova edizione (Modena, 1745), in cui si sottoponeva a ...
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DELLA TORRE, Tiberio
Nadia Covini
Figlio di Martino, dei Torriani signori di Milano, e di una nobile friulana, Clarice dei signori di Zuccqla, il D. nacque molto probabilmente dopo il 1274, anno in [...] Cividale, come risulta da una lettera del 12 sett. 1315 con la quale il patriarca dava incarico al D. di prosciogliere dalla scomunica gli usurpatori dei beni del capitolo di Aquileia.
L'11 luglio 1317 il D. fu nominato vescovo di Tortona. Secondo l ...
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AIELLO, Niccolò d'
Mario Del Treppo
Figlio di Matteo, vicecancelliere del Regno di Sicilia, divenne arcivescovo di Salerno nel 1181. Il primo suo atto a noi noto è la consacrazione del tempio di Montevergine, [...] Svevia. Divenuto re Filippo, i negoziati continuarono col nuovo papa Innocenzo III, che giunse persino a minacciare di scomunica l'intera Germania se i principi tedeschi non fossero intervenuti per la liberazione dell'Aiello. Liberato nei primi mesi ...
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BORNATI, Corradino
Anna Morisi Guerra
Nacque da antica famiglia bresciana nel 1397; diciassettenne, fu mandato dal padre, Virgilio, a Padova perché vi seguisse gli studi giuridici, ma dopo cinque anni [...] contro la città, il B., non si sa se spontaneamente o per obbedienza, si fece latore della bolla di scomunica dagli accampamenti alla piazza e la lesse pubblicamente. Arrestato per questo suo atto, mentre il convento veniva depredato, sfuggì ...
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ADENOLFO da Cuma (Cumanus)
Mario Del Treppo
Napoletano di nascita, nel 1329, nominato professore di diritto civile all'università di Napoli (ma è dubbio che egli vi abbia effettivamente insegnato), fu [...] 1344 - maggio 1345). Quando l'indignazione per l'uccisione di Andrea d'Ungheria (18-19 sett. 1345) e la scomunica papale consigliarono la regina Giovanna I di dare veramente corso alla giustizia, essa stessa volle integrare la bolla di Clemente VI ...
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ADRIANO II, papa
Ottorino Bertolini
Appartenne a famiglia dell'aristocrazia romana, da cui erano usciti altri due papi: Stefano IV (816-817) e Sergio II (844-847). Nell'842 cardinale prete del titolo [...] vero istigatore dei misfatti del fratello, A., se il 12 ott. 868, in S. Prassede, rinnovò contro di lui la scomunica maggiore e l'esclusione da tutti gli uffici ecclesiastici e gli vietò di allontanarsi dalla città oltre quaranta miglia, tuttavia non ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...