OTTONE di Frisinga
Raffaello Morghen
Cronista e storico dell'età medievale, nato intorno al 1114, morto nell'abbazia di Morimund (in Borgogna) il 22 settembre 1158. Figlio di Agnese, figlia di Enrico [...] interpretazione organica e unitaria della storia. Incongruente è anche l'atteggiamento di O. di fronte all'impero. Se nella scomunica lanciata da Gregorio VII contro Enrico IV egli vede simbolicamente la fine della sesta età e il trionfo della Chiesa ...
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Uomo politico francese, nato ad Angers il 7 maggio 1811, morto a Parigi il 6 gennaio 1886. Crebbe in un ambiente eminentemente cattolico; e dei principî fin d'allora da lui professati diede saggio con [...] relazione col partito politico al quale aveva per tanti anni appartenuto, polemizzò col vescovo d'Angers, che volle colpirlo della scomunica minore; se non che, il nunzio pontificio a Parigi ebbe l'accortezza di dichiararla come nulla e non avvenuta ...
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INNOCENZO VI, papa
Pierre Gasnault
Étienne Aubert, figlio di Adhémar, appartenente alla piccola nobiltà di Pompadour, nacque nel villaggio di Monts, parrocchia di Beyssac (Corrèze), negli ultimi decenni [...] mese di aprile a Paterno presso Ancona, restituiva alla Chiesa i territori da lui usurpati. In compenso, gli fu revocata la scomunica che lo aveva colpito e ricevette il vicariato di Rimini, Pesaro, Urbino e Fossombrone, con l'obbligo di pagare un ...
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VITALIANO, papa, santo
Umberto Longo
VITALIANO, papa, santo. – Secondo il biografo del Liber pontificalis, era originario di Segni e figlio di un certo Anastasio. Non si possiedono notizie che lo riguardino [...] convocò a Roma l’arcivescovo ravennate una prima e una seconda volta sotto pena di scomunica e destituzione. Mauro non si presentò, ma a sua volta minacciò di scomunica Vitaliano, ciò che comportò l’immediata rottura dei rapporti tra le due sedi. Di ...
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ORSINI, Matteo Rosso
Paola Pavan
ORSINI, Matteo Rosso. – Nacque a Roma intorno al 1230 da Gentile, secondogenito di Matteo Rosso di Giangaetano Orsini, e da Costanza de Cardinale.
Il casato della madre [...] Martino IV (Morghen, 1979, pp. 113 s.).
Il nuovo pontefice si affrettò a lanciare l’interdetto su Viterbo e la scomunica sui violatori del conclave, ma anche a favorire Carlo d’Angiò: abrogò le disposizioni di Niccolò III, nominò il sovrano senatore ...
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AGAPITO II, papa
Girolamo Arnaldi
Romano di nascita, fu papa dal 10 maggio 946 al dicembre (prima del 15) 955. Secondo una notizia del Liber de ecclesia Lateranensi di Giovanni Diacono (sec. XII; in [...] , tenutosi alla presenza dei re di Francia e di Germania, riconobbe Artoldo come legittimo arcivescovo di Reims e minacciò di scomunica Ugo il Grande, qualora questi non si fosse recato a fare atto di sottomissione innanzi ad un nuovo sinodo che fu ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] habendo residuum civitatis". Il legato papale, recatosi a Venezia per una estrema mediazione, fu accolto a sassate. Ne seguì la scomunica del 25 ottobre 1308, ma a fine novembre la resistenza fu vinta e la città - che è ora una "piccola Venezia ...
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MONTEFELTRO, Guido di
Tommaso di Carpegna Falconieri
MONTEFELTRO, Guido di. – Conte di Montefeltro, figlio di Montefeltrano (morto nel 1253), a sua volta figlio di Buonconte di Montefeltrano, nacque [...] . Recatosi presso il papa con l’assenso del re di Sicilia Carlo II d’Angiò, nell’ottobre del 1294 fu assolto dalla scomunica e riebbe i suoi beni allodiali e i suoi domini, questi ultimi come vicario della Chiesa. Nel 1295 tentò inutilmente di ...
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CENCIO (Cintius, Cinchius, Quintus, Crescentius)
Lorenzo Baldacchini
Di ragguardevole famiglia romana (suo padre fu praefectus Urbis anteriormente al 25 aprile del 1051), nacque nella prima metà del [...] ultima analisi, il suo atteggiamento nei confronti del re Enrico IV. Riferisce infatti il biografo di Gregorio VII che, subito dopo la scomunica, C. si recò insieme con un Nicola e con un Bertramo alla corte germanica, che lì si accordò col sovrano e ...
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FIESCHI, Niccolò
Giovanni Nuti
Appartenente al ramo ligure della potente famiglia dei conti di Lavagna, nacque, forse a Genova, verso il 1230 da Tedisio, fratello del papa Innocenzo IV, e da Simona, [...] una posizione di cauta neutralità nella lotta tra guelfi e ghibellini: ciò gli valse, da un lato, la revoca della scomunica e gli consentì, dall'altro, di potersi dedicare alla cura dei suoi vasti interessi economici in Genova.
Risulta infatti che ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...