LODI
MMaria Pia Alberzoni
Città e sede vescovile a circa 30 km a sud-est di Milano, in una posizione strategica per i collegamenti viari e fluviali in direzione del Po, Lodi cercò di contrastare Milano [...] pacificare i conflitti esistenti nella regione padana ‒ indispensabile premessa per lo svolgimento della crociata. La conseguenza fu la scomunica e la messa al bando delle città ribelli, con la privazione dei diritti ad esse garantiti dalla pace di ...
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ALBA DE LISTE (Alvadeliste), Diego Enríquez de Guzmán conte di
Roberto Zapperi
Appartenente ad un'antica e nobile famiglia castigliana, il 26 genn. 1585 fu nominato da Filippo II viceré di Sicilia.
Insediatosi [...] . L'A. intimò allora ai giudici di non presentarsi in nessun caso al Tribunale dell'Inquisizione, provocando così la scomunica nei loro confronti da parte degli inquisitori.
Fatti assolvere i giudici dall'arcivescovo di Palermo, l'A. rimise la ...
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DULCINO (Dulcini), Guglielmo (Guillaume)
Daniela Stiaffini
Originario di Montauban nella Francia sudoccidentale, nacque in data imprecisata nella seconda metà del secolo XIII. Entrato nell'Ordine domenicano, [...] pontefice, dietro la promessa della salvezza della vita e di una pensione annua di 3.000 fiorini d'oro, e lo assolse dalla scomunica papale: Pietro da Corvara il 25 luglio 1330 fece la sua abiura ed il 24 agosto entrò in Avignone, dove mori tre anni ...
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BONIFACIO, conte e duca di Lucca
Carlo Guido Mor
Capostipite italiano, e primo di questo nome, della dinastia che resse il ducato di Lucca (poi marchesato di Toscana) quasi senza interruzione fino al [...] uno scabino, in un placito tenuto a Lucca dal vescovo cittadino unitamente a quello di Corsica per una causa di conferma della scomunica, di un sacerdote.
Nel primo dei due placiti B. è indicato col titolo di "dux", mentre nel secondo è chiamato dal ...
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GUGLIELMO CAPPARONE
HHubert Houben
Si tratta probabilmente di un condottiero tedesco venuto in Italia al seguito dell'imperatore Enrico VI. Quando Marcovaldo di Annweiler, su ordine dell'imperatrice [...] Gerardo di S. Adriano, a trattare la pace. Secondo i Gesta Innocentii III, il papa avrebbe tolto a G. la scomunica, mentre questi avrebbe giurato di rispettare la tutela del papa per Federico II. In seguito il cardinale entrò solennemente a Palermo ...
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CADAMOSTO (de Cadamosto), Paolo
Anna Morisi
Nacque da antica famiglia lodigiana nella prima metà del secolo XIV. Il C. era canonico "Reghinensis" o, più correttamente, "Regiensis" (di Reggio Emilia) [...] nel dicembre 1366, Androin de La Roche, succeduto ancora una volta all'Albornoz, gli imponeva di dare ufficialmente notizia della scomunica inflitta a Tommaso de Tacchis, abate di Cerreto, e ad altri ecclesiastici per la loro insolvenza. Non ci sono ...
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CORSINI, Corsino
Anna Benvenuti Papi
Figlio di Iacopo di Ugolino e di Lisabetta di Giovanni Bartoli, nacque a Firenze nel 1369 da famiglia di rango equestre.
Suo padre, appartenente all'arte dei medici [...] fratello Luigi. Questi, nel terzo decennio del secolo, rovinato da debiti contratti con alti dignitari pontifici, incorse addirittura nella scomunica, che il papa Martino V estese ai di lui figli e consorti fino al quarto grado. Il C., che aveva ...
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GIOVANNI XII papa
Giovanni Battista Picotti
Ottaviano, figliuolo di Alberico "principe e senatore di tutti i Romani", era nel 954 succeduto nel titolo e nell'autorid dei padre: il quale, ritenendo non [...] di resistenza, si ritirò a Tivoli. Citato davanti a un sinodo presieduto dall'imperatore (6 novembre), non comparve e minacciò la scomunica. Il 4 dicembre, fu eletto in sua vece un laico, Leone VIII, con l'obbligo che in avvenire non fosse scelto ...
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ORDELAFFI
Augusto Campana
Signori di Forlì e di altre terre di Romagna. Le notizie più antiche date dalle cronache sono leggendarie o inesatte. È stato supposto, forse a ragione, che provenissero da [...] 1333 in poi fonda un vero e proprio stato, con Forlì, Forlimpopoli, Cesena e ingrandimenti varî, e nel 1337, dopo una prima scomunica, ne è fatto vicario. Ma gli urti con la Chiesa si rinnovano spesso. Quando il legato cardinale Albornoz inizia la ...
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VETO
Arnaldo Bertola
. È comunemente detto veto il diritto di opposizione (intercessio) che avevano nel diritto pubblico romano il magistrato e il tribuno: v. intercessione. Si chiama anche veto, la [...] escludere ogni immistione estranea e a garantire l'indipendenza degli elettori, condannava il veto od esclusiva, comminando la scomunica, latae sententiae, riservata al futuro pontefice, contro il cardinale o altro partecipante al conclave che se ne ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...