MOCENIGO, Andrea
Elena Valeri
MOCENIGO, Andrea. – Nacque a Venezia nel 1473 da Leonardo e da Cristina Trevisan, figlia del patrizio veneto Andrea.
Il padre, appartenente a una delle famiglie più influenti [...] sconfitta dai collegati di Cambrai. Una missione particolarmente delicata, conclusasi dopo sei mesi di trattative con la revoca della scomunica alla città il 24 febbr. 1510, come lo stesso M. non avrebbe mancato di rammentare nella sua opera storica ...
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COSTANZA/ANNA, IMPERATRICE DI NICEA
GGian Luca Borghese
Figlia dell'imperatore Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, sorella dunque di Manfredi, futuro re di Sicilia, C. nacque intorno al 1231. [...] duramente condannato da papa Innocenzo IV al concilio di Lione il 25 giugno 1245, allorché Federico II vide rinnovata la propria scomunica anche per quel suo nuovo legame familiare con l'eretico e scismatico Giovanni duca di Vatatze.
C. dal canto suo ...
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BERTOLDO di Andechs
Gianfranco Spiazzi
Nacque nel 1180 o nel 1181, ultimo figlio maschio di Bertoldo IV duca di Merania e marchese d'Istria. Avviato alla carriera ecclesiastica, divenne preposito di [...] 'imperatore a Verona, si recò a Lione per presenziare al concilio ecumenico che si concluse con la solenne condanna, scomunica e deposizione dell'imperatore.
Vi fu allora chi espresse dubbi sulla sincerità di questa conversione politica. Ma B. invero ...
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GREGORIO
Diego Quaglioni
Di origine probabilmente lucchese, nacque intorno agli anni Ottanta del secolo XI. Nel primo documento a noi noto G. compare in qualità di arcidiacono della cattedrale di Lucca, [...] vescovi e agli abati, purché liberamente eletti. Il papa promise inoltre che Enrico V non sarebbe mai stato colpito da scomunica per aver messo le mani sul pontefice e sui cardinali.
Il sinodo Lateranense del marzo 1112 avrebbe in seguito dichiarato ...
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FORZATÈ, Giovanni Battista
Lorenza Pamato
Nacque a Padova il 24 giugno del 1207, figlio di Forzatè, della nobile famiglia padovana Tanselgardi (o Transelgardi) Forzatè. Fu canonico in cattedrale e dal [...] , in parte insofferente al suo controllo; agì però talvolta in modo eccessivo e incorse in ripetuti richiami papali, infine nella scomunica. Per governare la diocesi si servì di vicari in spiritualibus et temporalibus, e di agenti laici, fra i quali ...
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PIZZETTI, Ippolito
Francesco Erbani
PIZZETTI, Ippolito. – Nacque a Milano il 30 gennaio 1926 da Ildebrando, musicista e compositore, e da Irene Campiglio. Nella seconda metà degli anni Trenta si trasferì [...] . Rese in italiano Il Vicario di Rolf Hochbuth (Milano 1964, con prefazione di Carlo Bo), andando anche lui incontro alla scomunica vaticana che colpì il dramma dell’autore tedesco. Seguirono la traduzione de Il mio nome sia Gantenbein di Max Frisch ...
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FISSIRAGA, Bongiovanni
François Menant
Appartenente a una delle principali famiglie guelfe di Lodi, fu vescovo della città dal 1252 al 1289. Non si conosce la sua data di nascita, né è noto dove conseguì [...] 242; G.B. Molossi, Mem. d'alcuni uomini illustri della città di Lodi, I, Lodi 1776, pp. 176 s.; C. Vignati, Una scomunica di Ottone Visconti arcivescovo di Milano (dal 1278 al 1284), in Arch. stor. lombardo, s. 1, VIII (1881), pp. 453-458; G. Agnelli ...
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BONICELLI, Michelangelo
Gino Benzoni
Nato nel 1569, entrò nell'Ordine dei minori osservanti. Era "lettore di theologia" nel convento di S. Francesco della Vigna a Venezia, quando la contesa dell'interdetto [...] e incondizionata l'adesione alla prassi della Signoria. Convinte inoltre le ripetizioni delle più vigorose affermazioni sarpiane: la scomunica, se invalida, è "voce sola priva di effetto", quella che colpisce Venezia è "nulla" in quanto "il giudicato ...
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BERENGARIO di Sant'Africano
Clara Gennaro
Figlio di un Donadeo (più improbabile la sua appartenenza a una famiglia Donadei), B. nacque a Saint-Afrique nella diocesi di Rodez e Vabres, nel dipartimento [...] periodo del suo vicariato a Siena egli continuò la lotta contro i fraticelli, intrapresa dal suo superiore, lanciando anche la scomunica (28 maggio 1314) contro un gruppo di questi che aveva il suo centro nella cattedrale della città. Non sappiamo ...
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FANTUZZI, Bonifacio
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna intorno al 1450, figlio di primo letto del mercante Fantuzzo di Tuzzolo. Grazie all'eredità dello zio omonimo, pure mercante, poté compiere gli studi [...] una delle prime prove pubbliche del F.: nell'ottobre 1502, per incarico di Giovanni (II) Bentivoglio, minacciato di scomunica da Alessandro VI, il F. arringò i capifamiglia del quartiere di Porta Ravennate, invitandoli alla difesa della libertà dì ...
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scomunica
scomùnica s. f. [der. di scomunicare]. – 1. Nella Chiesa cattolica, pena canonica medicinale o censura ecclesiastica che esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione...